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Vince la tradizione

Tempo di lettura: 3 minuti

TRIESTINA-TRENTO 0-1
MARCATORI: st 47’ Anastasia (rig.).

TRIESTINA: Roos, Germano st 25′ Pavlev), Struna, Rizzo (st 25′ Moretti), Bileveld, Voca, Jonnson, st 25′ D’Urso), Correia, Vicario st 14′, Thordarson), El Azrak, Vertainen (st 14′ Krollis). All. Santoni.
TRENTO: Tommasi, Frosinini (st 37′ Bernardi), Trainotti, Cappelletti, Vitturini, Di Cosmo (st 30′ Vallarelli), Rada, Giannotti, Anastasia, Sipos (st 25′ Peralta), Disanto. All. Gabbiani.
ARBITRO: Zago di Conegliano.
NOTE. Ammoniti Rizzo, Vertainen, Voca, Jonnson, Giannotti.

Vince la tradizione: che la Triestina, negli ultimi tempi, riesca a vincere la prima partita ufficiale stagionale davanti al suo pubblico, resta la solita illusione. E’ ancora il Trento a venir via dal Rocco, dal manto erboso rinnovato e ben resistente, con i tre punti in tasca ed il passaggio al secondo turno della Coppa, al termine di una partita resa difficilissima dalla temperatura che ha costretto i giocatori, per arrivare alla fine, spesso a camminare che correre.

La Triestina è decisamente un cantiere aperto: a sprazzi ha fatto vedere qualche buon spunto, qualche buona intenzione ma ben poco altro.
Qualche solito problema in difesa, un po’ troppo morbida, un centrocampo, per i più esigenti, abbastanza evanescente, un attacco che, per ora, non c’è proprio.
Qualche giocatore merita di esser rivisto, qualcuno sembra un po’ lontano dai livelli necessari ad una squadra che vuole primeggiare nella categoria: ma c’è la logica del mercato da considerare che, con tutta probabilità, cambierà ancora l’assetto della squadra.

Per la prima al Rocco della nuova stagione, Santoni si affida ai giocatori che ha utilizzato maggiormente nel periodo di preparazione. Quindi, poche le sorprese, con ovviamente gli ultimi arrivati solamente in panchina e, ancora più di qualche giocatore, non convocato, sia per qualche guaio fisico da smaltire, che per evidente questione di mercato.
La giornata e l’orario non invogliano molti tifosi ad essere presenti quando la Triestina, in completa tenuta bianca esce dagli spogliatoi assieme alla formazione trentina, vestita in completo arancione, seguita da uno sparuto manipolo di tifosi vocianti.

Cerca di prendere l’iniziativa la Triestina ma, dopo qualche minuto, sono gli ospiti a farsi più pericolosi con una puntata di Disanto che scodella al centro per il debole colpo di testa di Sipos, assolutamente libero a centroarea. Cross si dimostra pronto e abbranca il pallone.

La formazione alabardata si scuote: prima Voca prova un pallonetto dalla distanza che finisce alto di poco, poi El Azrak cerca di accentrarsi e viene messo giù. Va a cercare la botta da fermo ma Tommasi si oppone alla grande. Continua l’azione ci prova ancora da fuori la squadra alabardata con Germano e Tommasi risponde nuovamente, salvando la sua porta.
Sale la Triestina che corre molto: El Azrak sembra imprendibile per i trentini, costretti a fermarlo con le cattive. Di Santo si fa vedere ancora una volta sulla fascia sinistra e decide di concludere a rete direttamente: Croos fa buona guardia e ferma a terra.

Croos deve salire ancora in cattedra: i trentini, quando attaccano, trovano campo abbastanza libero perchè la difesa alabardata è un po’ troppo morbida. Giannotti potrebbe approfittarne ma il portiere alabardati è molto reattivo e respinge.

Rallenta il gioco più di quello che dovrebbe, il Trento sembra più motivato, riesce a imbastire azioni più interessanti di quelle degli alabardati che faticano non poco a mettere assieme due passaggi che contino. Come dire che la partita comincia a trascinarsi da una parte e dall’altra: d’accordo, c’è molto caldo, ma qualcosina in più si potrebbe dover vedere.

Arrivano due minuti di sfoggio di palleggio per Vertainen che, sulla fascia destra dell’area trentina, si esibisce con finte e contro finte cercando invano poi di servire qualche compagno per la conclusione: un suo passaggio arretrato arriva a Voca che, invece di concludere, cerca ancora un assist che non si concretizza per l’intervento dei difensori ospiti.

Cambia due uomini la Triestina dopo una decina di minuti dall’inizio della ripresa: Vertainen cede la posizione al nuovo arrivato Krollis e Vicario viene rilevato da Thordarson: non cambia l’assetto se non per lo spostamento a destra di El Azrak, come non cambia l’andamento della partita, condizionata indubbiamente dal gran caldo, in un momento che permette ai giocatori molta meno autonomia sul piano fisico.
Si va avanti al rallentatore, segno evidente di quanto sia pesante la situazione atmosferica e, quando sembrano materializzarsi i supplementari, la frittata la confeziiona la Triestina con un retropassaggio su cui si avventa Anastasia che Moretti, alla disperata, ferma ma fallosamente in area. Ineccepible il rigore che lo stesso Anastasia trasforma, regalando al Trento il secondo turno di Coppa.

Triestina ovviamente da rivedere: Santoni avrà cosa meditare sulla situazione e sulle condizioni dei suoi giocatori, sperando di poterli rivedere in qualche amichevole prima dell’inizio del campionato. Ma ancora tanto, tantissimo lavoro da fare.