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Unione profeta in (Pro)Patria

Tempo di lettura: 4 minuti

Triestina-Pro Patria: 2-0 (6′ Adorante (T), 93′ Crimi (T))
Triestina: Matosevic, Germano, Masi, Piacentini, Rocchetti (79′ Malomo), Gori, Celeghin, Tessiore (73′ Pezzella), Tavernelli (65′ Felici), Paganini, Adorante (79′ Minesso). All. Gentilini.
Pro Patria: Del Favero, Molinari, Lombardoni, Sportelli, Perotti (79′ Piran), Ferri,Bertoni (77′ Citterio), Nicco (68′ Pitou), Ndrecka, Stanzani (60′ Castelli), Piu (60 Chakir). All. Vargas.
Arbitro: Mucera di Palermo. Assistenti: Pilleri di Cagliari e Rignanese di Rimini.
Note: cielo quasi sereno, temperatura gradevole, terreno in ottime condizioni. Spettatori presenti circa 2000
Ammoniti: Piacentini, Bertoni, Rocchetti, Lombardoni, Citterio; espulso Ndrecka.

Una Triestina gagliarda raccoglie anche meno di quanto avrebbe meritato alla luce della quantità delle occasioni create, della qualità del gioco e della feroce determinazione con la quale ha aggredito in ogni singolo contrasto un’avversaria piuttosto compassata, tranquilla in classifica nonostante le tre sconfitte consecutive (che salgono a quattro dopo oggi pomeriggio) e per nulla intenzionata a dannarsi l’anima per tentare di contrastare l’onda anomala rossoalabardata. E’ l’ennesima perla della gestione Gentilini, che a parte l’inopinato quanto costoso passaggio a vuoto di Mantova, ha consentito all’Unione di rialzare la testa nel momento più buio di una stagione disgraziata, restituendole consapevolezza nei propri mezzi, morale e, ciò che più conta, punti in classifica. Punti che dopo la vittoria sulla Pro Patria permettono di mantenere una lunghezza di vantaggio sull’ultimo posto, ma consentono anche di riavvicinarsi al gruppo delle quintultime grazie alle sconfitte di Sangiuliano City, Albinoleffe e Mantova (quest’ultima, proprio ad opera del Piacenza fanalino di coda), riportando a 6 lo svantaggio dall’ultimo posto disponibile per potersi giocare la salvezza ai playout, che per regolamento non deve superare le 8 lunghezze. Anzi, per quanto visto in campo contro la Pro Patria, nelle ultime 7 partite e nonostante un calendario piuttosto complicato la Triestina potrebbe anche accarezzare l’idea di recuperare ancora almeno una posizione in classifica.

Nella partita contro i bustocchi, orfani per l’occasione della tradizionale casacca a righe verticali bianche e celesti, l’Unione crea tantissimo grazie soprattutto ad un atteggiamento molto aggressivo nel pressing alto sui portatori di palla lombardi, che frutta una elevatissima quantità di palloni recuperati e fulminee ripartenze. Come spesso succede, il goal a freddo (veloce ma per niente casuale, nato da una precisa triangolazione Tessiore-Germano-Adorante) facilita il compito, ma stavolta, come successo in occasione del successo di due settimane fa sulla Juventus, la Triestina non accusa cali di tensione a metà della frazione, atteggiamento che in passato aveva portato notevoli sconquassi ed era costato carissimo. Anzi, l’Unione contiene agevolmente l’invero flebile reazione degli ospiti e riprende a costruire con continuità. Sono Tessiore e Germano, supportati da un ottimo Paganini, a mantenere alto il baricentro dell’azione, permettendo di tenere gli ospiti lontanissimi dalla propria area di rigore. In effetti, nei 90 minuti non si registrano occasioni degne di nota né pericoli corsi dalla retroguardia biancorossa, con Matosevic praticamente inoperoso. Per voler trovare il pelo nell’uovo, l’unica nota stonata è la quantità di occasioni sprecate che avrebbero permesso di chiudere la pratica ben prima dei minuti di recupero. Complice la gran giornata del portiere Del Favero, autore di almeno tre interventi portentosi, ma anche di poca precisione in fase finale (ad esempio, ma non solamente, da parte di Adorante) la partita rimane in bilico fino alle battute finali, pur non dando quasi mai l’impressione di poter cambiare di padrone. Ma, si sa, sull’1-0 può sempre succedere di tutto: un errore, un rimpallo, una svista, un rigore…. E non far rimanere al Rocco tre punti questa sera avrebbe avuto risvolti drammatici per il proseguio della stagione.

Ora l’Unione è attesa da due partite difficilissime in quattro giorni: mercoledì trasferta a Meda per affrontare il Renate (in uno stadio da 2500 posti), domenica prossima derby tradizionalmente dal grande fascino contro un Vicenza arrabbiato alla rincorsa del miglior piazzamento possibile nei playoff.

Augusto Gentilini

La cronaca:

Al 6′ Triestina già in vantaggio: magia di Tessiore che restituisce di tacco la palla a Germano all’altezza del fallo laterale destro, palla precisissima per l’assist a centro area per Adorante che, tutto solo, deve solo scagliare la palla in rete. Triestina aggressiva soprattutto nel pressing sui portatori di palla a centrocampo, gli alabardati recuperano una caterva di palloni: in una di queste rapide ripartenze, all’11’ è lo stesso Tavernelli a provarci da lontano, Del Favero deve volare sotto la traversa per deviare il pallone in calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner è Piacentini a colpire di testa da centro area, ma la sua conclusione è di poco alta sulla traversa. A 30′ gran tiro di Paganini da una trentina di metri dopo una cavalcata sulla sinistra finisce sul fondo sulla destra di Del Favero. Un minuto dopo la Triestina è nuovamente pericolosissima con Adorante, che dall’altezza del dischetto del rigore conclude a botta sicura ma il pallone sfila sul fondo a pochi centimetri dal palo. Al 42′ nuova colossale occasione per la Triestina: Paganini, completamente libero da pochi passi viene pescato in sospetta posizione di fuorigioco (l’assistente segnala l’irregolarità, Mucera non è d’accordo), ma la sua conclusione viene deviata in calcio d’angolo da un miracolo di Del Favero. Il primo tempo finisce con la Triestina avanti con il minimo scarto, risultato che alla luce delle occasioni create e dell’iniziativa sembra piuttosto stretto.

Al 57′ un cross dalla destra di Tessiore pesca Adorante completamente libero poco più avanti del dischetto del rigore: la conclusione di testa dell’attaccante alabardato finisce incredibilmente sul fondo. Errori come questi possono costare carissimi. Al 63′ grandissima azione di Tavernelli, che recupera in corsa almeno 5 metri al difensore bustocco, conquista il pallone, arriva sul fondo, rientra e colpisce a rete da posizione defilata: a salvare la porta degli ospiti è l’ennesimo miracolo di Del Favero. All’89’ Paganini tira d’esterno destro dal fondo a circa due metri dal palo ma colpisce l’esterno della rete. Nei 4 minuti di recupero la Triestina mantiene l’iniziativa tenendo il pallone lontano dalla propria area. E’ il prologo del raddoppio: Crimi si impadronisce del pallone poco fuori dall’area, si presenta come un fulmine davanti a Del Favero e lo fulmina con un preciso piatto destro verso il palo lontano. Siamo al 93′, non c’è più tempo per altre emozioni: finisce con la Triestina a godersi un successo più che meritato

SERIE C
I RISULTATI
ALBINOLEFFE-PRO VERCELLI 0-1
ARZIGNANO-PADOVA 0-1
FERALPISALO’-VICENZA 2-0
LECCO-PORDENONE 0-0
NOVARA-JUVENTUS N.G. 2-0
PERGOLETTESE-RENATE 3-0
PIACENZA-MANTOVA 4-2
PRO SESTO-TRENTO 1-1
TRIESTINA-PRO PATRIA 2-0
VIRTUS VERONA-SANGIULIANO CITY 3-1

LA CLASSIFICA
FERALPISALO’ PUNTI 57;
PRO SESTO 55;
LECCO, PORDENONE 52;
VICENZA 50;
RENATE 45;
PRO PATRIA, NOVARA, PADOVA 43;
VIRTUS VERONA, ARZIGNANO 42;
TRENTO, JUVENTUS N.G. 41;
PRO VERCELLI 39;
PERGOLETTESE 38;
MANTOVA 35;
ALBINOLEFFE, SANGIULIANO CITY 34;
TRIESTINA 29.
PIACENZA 28.

IL PROSSIMO TURNO (15/3; 18.00)
RENATE-TRIESTINA (14.30)
LECCO-FERALPISALO’
MANTOVA-ARZIGNANO
PADOVA-PRO SESTO
PORDENONE-PIACENZA
PRO PATRIA-NOVARA
PRO VERCELLI-JUVENTUS N.G.
SANGIULIANO CITY-ALBINOLEFFE
TRENTO-PERGOLETTESE
VICENZA-VIRTUS VERONA (20.30)