Finalmente, è arrivato…… Superati vari ostacoli trovati sul percorso, la sinergia tra la Biblioteca Civica, il Comune di Trieste e la Regione Friuli Venezia Giulia è riuscita a chiudere un lungo percorso iniziato qualche anno orsono, portando alla conoscenza di tutti i lettori ed a titolo totalmente gratuito (https://archivio.ilpiccolo.it/sfoglio/), le copie in formato digitale del giornale “Il Piccolo” dal suo inizio, nel dicembre 1881, al dicembre 2006.
Ovviamente, il giornale di Trieste nei vari periodi storici cambiava nominativo (Giornale di Trieste, Giornale Alleato ecc.. ), usciva in vari orari (Ultime Notizie, Ultimissime , Piccola della Sera , Piccolo Delle Ore Diciotto ..) rimanendo però sempre e comunque “il” giornale della città, con le sue notizie di cronaca, sportive, politiche, le quali venivano gestite ed indirizzate anche a seconda del periodo in cui si svolgevano: primi del ‘900, prima e seconda guerra mondiale, varie crisi europee e balcaniche, per arrivare infine alla guerra dell’ex Jugoslavia
Quelli che non cambieranno mai sono i risultati sportivi che troverete integri con aneddoti e notizie, passando ovviamente “in primis” dalle corse all’Ippodromodi Montebello che, almeno in passato, erano uno degli appuntamenti di spicco di una città che ha sempre avuto una tradizione ippica di spessore, partendo da fine ‘800 ed arrivando ai tempi nostri. Che dire poi del calcio con in testa la Triestina, il Ponziana e tutte le varie società che solcavano i campi nei vari anni, arrivando poi al basket prima targato Ginnastica Triestina e poi, più avanti, cavalcando ancora successi con Hurlingham, lasciando molto spazio anche ai campionati minori.La Pallamano di vertice del team Lo Duca con le prime battaglia iniziate al padiglione della ormai Ex Fiera di Montebello negli anni ’70, e a seguire i grandi successi della compagine triestina con i vari Pellegrini, Grio, Calcina, Pischianz , Andreasich, Manzin, Bozzola , Schina .. tutti protagonisti poi sul parquet del vecchio Chiarbola .
Da vedere certamente con curiosità le pubblicità inserite (in special modo quelle di inizio ‘900) che in ogni epoca cambiavano aspetto e tutte le piccole cose che, magari, una volta leggendo il giornale passavano davanti senza grossa importanza.
Dietro a tutto questo rimane l’ enorme lavoro del team della Biblioteca Civica che ha cercato e trovato i pochi numeri mancanti nell’Archivio del Piccolo, all’Archivio di Stato , in Biblioteca Statale e nella Nazionale di Firenze: tutti poi scannerizzati nella propria sede, grazie al supporto esterno di una ditta specializzata che con più di 600.000 fogli ha chiuso l’opera, poi gestita dal gruppo Gedi per l’inserimento in linea con tutti i supporti previsti .
Credit by Giorgio Smilovich