Adesso mancano solo poche ore: venerdì alle 11.30 la sala stampa del “Rocco” ospiterà la conferenza stampa in cui i nuovi proprietari della Triestina si paleseranno per raccontarecos’è che li ha spinti ad investire un bel po’ di soldi per diventare i soci di maggioranza di una società di calcio e della Triestina in particolare.
Le modalità dell’intervento, sembra deciso e concluso in poche ore, il conseguente foraggiamento dei conti alabardati sufficiente a ripianare il dovuto stagionale mentre Milanese, rimasto rappresentante dei soci di minoranza, aveva provveduto alla fideiussione per l’iscrizione, sono situazioni che – nella Trieste solitamente “sonnolenta” quando si tratta di aiutare lo sport, fanno quasi sensazione. Salvata la partecipazione della squadra alla prossima serie C, adesso si tratta di capire che tipo di progetto abbiano in mente i nuovi proprietari che, a quanto è dato sapere, di confidenza con il calcio non dovrebbero averne tanta.
Il loro mestiere è fare tutt’altre cose, molto all’avanguardia, molto moderne, molto legate alla comunicazione dei “social”, mestiere che sembra vada a gonfie vele, sicuramente di cui si parla molto in ambienti – se non diciamo corbellerie – molto lontani dallo sport vero (s’interessano di e-sport, piuttosto, in poche parole i giochi di sport) ma più vicine a quelli degli “influencer”, creature che, per chi ha parecchi anni sulla schiena, è ancora molto difficile e complesso capire perchè siano così necessari… Ma è l’età, abbiate pazienza.
Torniamo alla Triestina: dalle voci raccolte sembra che la prima novità sia già entrata in nsocietà: Giancarlo Romairone dovrebbe aver valutato positivamente il progetto sottopostogli ed aver accettato l’incarico di direttore sportivo e forse generale. probabilmente lo scopriremo venerdì mattina e magari farà parte anche lui della presentazione ufficiale.
Sulle cose da scoprire potrebbe non esserci limite: dal capire magari su chi si punta per la panchina, alle intenzioni sulla costruzione della rosa, dal fissare la data del ritiro, a capire che tipo di ruolo giocherà Mauro Milanese, finora “”one men band” e quindi abituato a fare, disfare e decidere in prima persona. E’ nel consiglio di amministrazione, rappresenta il capitale di minoranza, plausibile anche che possa limitarsi a questo compito o a fare il “facilitatore” dei possibili incontri triestini e tramite con il mondo che conta locale.
Sempre illazioni, ovvio sucui “improvvisare” fino a venerdì. Quando tutto sarà più chirao, si potrà iniziare a discutere.