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Triestina agli ottavi, ma quanta fatica

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Triestina-Giana Erminio 1-1 (81′ Fall (G), 84′ Malomo (T))

Triestina: Agostino, Moretti, Malomo, Rizzo, Germano, Correia, Vallocchia (91′ Petrasso), Pavlev, El Azrak (54′ Fofana), Minesso (89′ Ballarini), Vertainen (54′ Lescano). All. Bordin

Giana Erminio: Zacchi, Caferri, Corno, Minotti (91′ Verde), Groppelli (89′ Messaggi), Lamesta, Marotta, Pinto (88′ Ballabio), Franzoni, Mbarik Fall (85′ Piazza), Maguette Fall. All. Chiappella

Arbitro Virgilio di Trapani, assistenti Fratello di Latina e Turrini di Firenze

Ritorno al Rocco per una Triestina che entra in gioco al secondo turno dei playoff contro la giovane formazione di Gorgonzola ed ha a disposizione due risultati su tre per passare al turno successivo. Serata di inizio estate e terreno, finalmente, in condizioni spettacolari. Bordin spiazza nuovamente tutti schierando una formazione inedita con Facendo Leccano relegato in panchina. Gli ospiti, un po’ perché non hanno alternative, un po’ perché è nel loro DNA aggrediscono da subito, anticipano spesso soprattutto i passaggi a centrocampo e partono in contropiede che, ogni volta che arrivano ai limiti dell’area non mancano di mettere in ambasce la difesa alabardata, specie con Mbarik Fall, ariete centrale velocissimo e dal fisico possente. La Triestina capisce che lasciare l’iniziativa agli avversari alla lunga diventerebbe fortemente rischioso e progressivamente alza il baricentro della sua azione, diventa più precisa nei passaggi ed inizia a costruire in attacco molte situazioni pericolose, che però non vengono mai concretizzate infrangendosi sulla difesa ospite o con gli attaccanti alabardati che inspiegabilmente cercano un ultimo passaggio anziché tentare la battuta a rete. Correia torna ad essere la solita diga a centrocampo, ed ogni volta che recupera un pallone lo trasforma in assist, lanci, situazioni di vantaggio numerico. Vallocchia ed El Azrak creano sulla sinistra, la formazione di Gorgonzola finisce il primo tempo difendendosi e limitandosi a cercare di ripartire. Manca però il goal che toglierebbe ansie ed apprensione nella ripresa. Una ripresa, però, che i lombardi iniziano con costante possesso palla e Triestina che commette il rischioso errore di tornare a limitarsi a difendere il pareggio. I primi cambi di Bordin non fanno che abbassare ulteriormente il baricentro, con l’uscita di El Azrak a cui subentra Fofana, mentre l’ingresso del bomber Lescano non aggiunge alcunché ad una pericolosità offensiva alabardata totalmente evanescente. Da quel momento la Triestina smette completamente di creare gioco, limitandosi a cercare di ripartire, peraltro facendolo in modo assolutamente approssimativo, con lanci velleitari sempre preda dei giocatori in bianco o con passaggi imprecisi, contrasti persi. Gli ospiti perlomeno ci provano e vengono premiati dal vantaggio, che l’Unione ha solo il merito di pareggiare immediatamente alla prima ed unica occasione, a dimostrazione che con solo un po’ più di propositività attiva la partita avrebbe potuto dimostrarsi di gran lunga meno complicata. Secondo tempo regalato con pure un grandissimo brivido finale, ma la Triestina va agli ottavi, probabilmente oltre i propri meriti.

Primo tempo

Primo squillo della Triestina al 5′: una ripartenza porta Vallocchia da solo sulla fascia sinistra, il suo cross somiglia ad un pallonetto che Zacchi non può che deviare sul fondo togliendolo da sotto la traversa, con Vertainen che sarebbe stato pronto alla deviazione decisiva. All’11’ millimetrico intervento in scivolata di Malomo che toglie la palla dal piede di Fall, lanciato tutto solo davanti a Zacchi appena dentro l’area di rigore. Al 13′ nuovo pericolo per la Triestina: Vallocchia toglie il pallone dai piedi di Pinto che si stava apprestando a battere a rete libero nel cuore della difesa alabardata. Al 21′ corner di El Alzrak raccolto di testa da Vertainen che fa da sponda di testa, pallone che viene raccolto nuovamente di testa a pochi passi dalla porta da Minesso che spedisce alto. Al 27′ un violento tiro da 30 metri di Germano, si spegne di poco a lato, Zacchi era comunque sul pallone.

Secondo tempo

Al 73′ Pavlev raccoglie di testa molto decentrato un lunghissimo cross dalla destra, cerca l’angolo opposto ma la mira e larghissima. All’81’ arriva il rigore per la Giana Erminio decretato dal VAR per evidente atterramento di Fall in area: è lo stesso Fall a trasformarlo spiazzando completamente Agostino. All’86’ arriva il pareggio con un colpo di testa di Malomo direttamente su calcio d’angolo calciato dalla destra. In pieno recupero un vero flipper sulla linea di porta grazia la Triestina, con un palo colpito, palla che non aspetta che di essere spinta in rete e Agostino che compie almeno un miracolo. Triestina graziata.