(Photo Credit: Profilo Instagram Jarrod Uthoff)
Come di consueto, la Pallacanestro Trieste scombina le previsioni e piazza un colpo a sorpresa finora mai entrato fra i “sussurri” di un suo possibile interessamento. Dal Giappone arriva infatti il trentaduenne americano Jarrod Uthoff, ala grande di 206 centimetri dotato di un lunghissimo curriculum che lo ha visto primeggiare in NCAA con gli Hawkeyes di University of Iowa, per poi trascorrere gran parte della carriera in patria soprattutto in G-League con qualche fugace incursione in NBA a Toronto, Dallas, Houston, Memphis e Washington. La sua prima (e unica) esperienza europea la vive a San Pietroburgo in VTB United League. Le ultime tre stagioni, durante le quali viaggia quasi in doppia doppia, le trascorre nel paese del Sol Levante a Mikawa, Kyoto e Yokohama.
Bianco mancino dotato di ottima tecnica di tiro -anche da tre punti- e capacità di ball handling nonostante l’altezza (è perfettamente in grado di spingere un contropiede sui 28 metri), ha grande propensione al rimbalzo e dunque può ricoprire più ruoli, da quelli più profondi nel pitturato a quelli più esterni. Una sua caratteristica è il tiro su una gamba in allontanamento dall’avversario, che ricorda, fatte le debite proporzioni, l’azione tipica di Dirk Nowitzki. In altre parole, una specie di Francesco Candussi più dinamico soprattutto in difesa, ma con le stesse caratteristiche offensive difficilmente battezzabili dagli avversari. Il suo arrivo scombina le previsioni sull’eventuale riconferma di Justin Reyes, che al netto delle sue condizioni fisiche veniva ormai data per scontata. Posto che Mike Arcieri & Co. sono capaci di sorprendere ancora, la presenza contemporanea nel roster di Jeff Brooks e Jarrod Uthoff renderebbe forse ridondante quella del portoricano, sebbene le sue capacità di giostrare da “tre” lo rendano comunque ancora un obiettivo percorribile. A questo punto inutile fare previsioni, la sensazione è che il roster verrà chiuso entro pochi giorni con gli ultimi due arrivi da oltre oceano, che le idee siano già perfettamente chiare ma che occasioni dell’ultimo momento relative a giocatori magari a lungo corteggiati ma finora ritenuti fuori portata sarebbero colte al volo.
Una curiosità extra cestistica: Uthoff arriva a Trieste con la moglie Jesse, figlia di un deputato repubblicano al Congresso degli Stati Uniti.
Il messaggio di benvenuto di Michael Arcieri rivela quanto Uthoff sia stato a lungo oggetto del suo interesse: “L’aggiunta di Jarrod alla nostra organizzazione e alla nostra squadra è motivo di grande ottimismo ed entusiasmo. È un giocatore che seguiamo da anni. Un talento d’élite e versatile nel ruolo di ala, che segna da tutte e tre le posizioni e mette una pressione enorme sulla difesa con i suoi passaggi e la lettura del campo. La sua esperienza in NBA, Europa e Asia è inestimabile per il nostro roster, per la sua chimica e per la coesione interna. Porta a Trieste un grande QI cestistico, un’etica del lavoro instancabile, una passione per il gioco e il miglioramento quotidiano, e un desiderio di competere che migliorerà la nostra squadra in modo enorme. Siamo entusiasti di avere Jarrod e la sua famiglia in biancorosso e li accogliamo nella nostra bellissima città con il massimo entusiasmo e calore possibili”.