Secondo arrivo “straniero” per la Pallacanestro Trieste, che annuncia l’ingaggio del lungo statunitense AJ Pacher, il cui nome era da giorni segnalato come possibile innesto nel roster a disposizione di Marco Legovich dopo l’addio di Andrejs Grazulis, e che andrà a ricoprire proprio lo spot lasciato libero dal lettone. 30 anni, numero 4 di 208 cm, dotato di discreta stazza, può giocare sia fronte che spalle a canestro, ed all’occorrenza può ricoprire anche il ruolo di centro. Accreditato di buon tiro anche dalla media distanza (oltre 40% da tre, 53% da due, sotto il 70% dalla lunetta nell’ultima stagione), è un giocatore versatile, oltretutto dotato di abbondante esperienza in Europa (Basilea in Svizzera, Vasas in Ungheria e Pau Orthez in Francia, oltre ad una lunga militanza nella A2 italiana). Nell’ultima stagione ha giocato a Ferrara, affermandosi come migliore nel campionato per media di valutazione nella regular season, realizzando oltre 16 punti a partita conditi da quasi 8 rimbalzi.
“Abbiamo seguito con interesse la carriera di Pacher negli ultimi anni – ha dichiarato Mario Ghiacci – perché riteniamo sia un giocatore che possa dare un grande contributo nel massimo campionato italiano. Ha disputato 6 stagioni in A2, imponendosi come uno dei migliori nel suo ruolo e crediamo fermamente che questa possa essere la sua occasione per confermarsi anche a un livello più alto. Abbiamo bisogno della sua mobilità in campo e del suo carattere. Il progetto di Trieste è solido e credibile. A dimostrazione di questo ci sono le numerose offerte declinate da AJ per poter vestire il biancorosso e noi lo accogliamo a braccia aperte. Buon lavoro!”
“AJ Pacher è un giocatore molto duttile, a dispetto della sua taglia fisica – l’analisi di coach Marco Legovich – Dall’alto dei suoi 208 cm è in grado di essere incisivo nel pitturato, ma è anche in capace di aprire il campo grazie al suo tiro da tre punti e all’uno contro uno dal palleggio. Siamo soddisfatti che abbia accettato la nostra proposta, preferendola anche ad alcune sirene che lo avrebbero voluto all’estero, in squadra impegnate in coppe europee, e in team importanti di A2. Fin dalle prime volte in cui ci ho parlato al telefono ha abbracciato il progetto che abbiamo in mente, con entusiasmo. Dal punto di vista umano abbiamo ricevuto su di lui solo ottime referenze e speriamo possa essere un ulteriore esempio (come in passato) di come un giocatore motivato sia in grado, a Trieste, di alzare il proprio livello dimostrandosi all’altezza della massima serie”.
La società comunica anche di aver esercitato l’opzione di uscita dal contratto che la legava con Sagaba Konate, che dunque lascia Trieste dopo la prima altalenante stagione. Ora, dopo gli arrivi già “caldi” ed ormai maturi di Davis, Bossi e Pacher, è possibile che il mercato biancorosso osservi qualche settimana di standby vigile, in attesa da un lato che le pretese di procuratori e giocatori scendano a più miti consigli, dall’altro che giocatori ritenuti interessanti per il progetto, ma magari legati da vincoli di contratto più o meno stringenti vengano lasciati liberi dai rispettivi club. Inoltre, l’esito dell’imminente avvio della campagna abbonamenti e l’arrivo del sospirato main sponsor potranno iniziare a mettere i puntelli economici indispensabili per poter affrontare in modo più realistico e concreto un mercato in continua evoluzione.
(Interviste a cura Ufficio Stampa Pallacanestro Trieste)