TRIESTINA-JUVENTUS NEXT GEN 1-0
MARCATORE: PT 4′ Tavernelli
TRIESTINA: Matosevic, Ciofani, Masi, Piacentini, Rocchetti, Lollo (st 21′ Crimi), Celeghin, Germani, Tavernelli (st 43′ Tessiore), Paganini, Adorante (st 31′ Mbakogu). All. Gentilini
JUVENTUS NEXT GEN: Raina, Riccio, Poli (st 15′ Da Graca), Huijsen, Mulazzi (st 36′ Savona), Sersanti (st 24′ Iocolano), Palumbo (st 15′ Compagnoni), Besaggio, Turicchia, Sekulov (st 24′ Cudrig), Pecorino. All. Brambilla
Arbitro: Bordin di Bassano. Assistenti: Pintaudi di Pesaro e Giorgi di Legnano.
Note: Spettatori circa 2000, giornata nuvolosa ma asciutta e con temperatura piacevole. Ammoniti: Lollo, Matosevic, Tessiore, Palumbo, Sersanti, Poli, Da Graca.
Sono passati quasi 17 anni da quando Triestina-Juventus, in serie B, valeva i piani alti della classifica ed attirava al Rocco ventimila spettatori: la Juve di Buffon e Del Piero, che avevano conquistato la Coppa del Mondo appena tre mesi prima, guidata da Didier Dechamps, che quella coppa l’avrebbe vinta sulla panchina della Francia nel 2018, si impose allora per 1-0 con un goal di Zanetti alla mezzora del primo tempo, ma l’ingiusto annullamento di una rete di Kyriazis fece finire l’incontro fra le mille polemiche che da sempre accompagnano le partite in cui sono protagonisti i bianconeri.
Sono passati 17 anni, ma pare un secolo. Intanto la Juventus non è quella che nel frattempo ha conquistato 9 scudetti ma la Under 23 potenziale miniera di talenti da lanciare, e tantomeno lo è la Triestina, che dopo mille tristi vicende societarie ed un fallimento giace malinconicamente sul fondo della classifica di Serie C con serie probabilità di dover salutare la categoria al termine di questa disgraziata stagione.
Anticipo di campionato disposto per consentire ai bianconeri di preparare adeguatamente la finale di Coppa Italia che li vedrà protagonisti mercoledì prossimo contro il Vicenza. I timidi segnali di risveglio mostrati da un’Unione rinnovata durante il mercato di gennaio con un nuovo tecnico in panchina, mortificati da un paio di risultati immeritati quanto sfortunati a partire dal pareggio tagliagambe subito in extremis a Padova la scorsa settimana, mettono un bel po’ di pepe a questa ennesima sfida da ultima spiaggia per i rossoalabardati, per non considerare l’assoluta necessità di conquistare tre punti indispensabili per contenere il distacco dalla quintultima e, s’intende, tentare di scavalcare il Piacenza al penultimo posto.
La Triestina parte subito bene, trovando il vantaggio grazie al gran goal di Tavernelli ma in generale dimostrando di poter continuare sulla falsariga delle precedenti convincenti uscite, mantenendo l’iniziativa con buona proprietà di fraseggio e riuscendo a difendersi in modo organizzato nei rari momenti in cui rifiata lasciando spazio alle manovre ospiti, quasi mai veramente pericolose. La squadra di Gentilini sa pungere soprattutto ripartendo, mostra il pacchetto dei nuovi arrivati già a buon punto nel processo di integrazione, con Lollo a costruire a centrocampo e Lollo a prendersi la leadership del settore difensivo, e con un Paganini sulla fascia che da qualche tempo pare un giocatore rigenerato. Sottotono solo il giovane attaccante Andrea Adorante, piuttosto impreciso e non particolarmente efficace nel tenere alta la squadra. Sorprende piacevolmente il fatto che i rossoalabardati non denotino il consueto calo di tensione a metà frazione, che in più di qualche occasione, specie in casa, era costato carissimo. Anzi, chiudono il primo tempo in crescendo, andando negli spogliatoi fra i convinti applausi del pubblico forse per la prima volta in stagione.
La ripresa è di sofferenza, perchè gli ospiti bianconeri stringono d’assedio la metà campo alabardata e la squadra di Gentilini fa fatica a contenere, soprattutto perchè non riesce a ripartire con pericolosità. Gli ospiti hanno un paio d’occasioni, Matosevic è pronto nella più pericolosa ma anche gli alabardati avrebbero l’occasione per chiudere la partita su un contropiede con Mbakogu e Tessiore protagonisti, ma Raina riesce in uscita a chiudere la sua porta. Finisce dopo cinque minuti di recupero che sembrano interminabili e in cui il tifo alabardato si schiera dietro alla squadra quasi fosse l’ultimo baluardo per arrivare tutti assieme all’urlo liberatorio della ritrovata vittoria casalinga.
La cronaca:
Al 4′ la Triestina passa in vantaggio: Tavernelli raccoglie il passaggio di Paganini dopo una fuga di quest’ultimo sulla fascia sinistra, e da pochi metri fuori dal vertice dell’area prende la mira e con un grande diagonale a mezza altezza trova l’angolo opposto nella porta difesa da Raina. Dopo qualche minuto di sbandamento, la Juventus prende decisamente le redini dell’iniziativa con grande velocità di manovra, la Triestina però si difende bene e riparte pericolosamente, disimpegnandosi con ottima qualità di palleggio. Al 27′ ci prova la Juventus: il pallone arriva a centro area a Sekulov, la cui conclusione viene murata e deviata sul fondo dalla difesa. Alla mezzora è nuovamente Sekulov a tentare di sorprendere Matosevic: la sua potente conclusione da fuori area si spegna sul fondo a pochi centimetri dal palo destro, ma il portiere alabardato probabilmente ci sarebbe arrivato. Finisce così un primo tempo convincente, fra applausi veramente inconsueti in questa stagione.
In effetti, nella ripresa si corre tanto da parte juventina che decide di dare l’assalto al fortino alabardato ma il progressivo arretramento dei centrocampisti triestini crea affollamento davanti alla linea dell’area per cui, in definitiva, con le buone o con le cattive, le maglie bianconere non riescono a trovare varchi di sorta. Nel finale, però, la squadra di Brambilla riesce a crearsi un paio d’ occasioni più pericolose: Compagnoni, entrato a vivacizzare i torinesi nella ripresa, è protagonista della più evidente quando vede il varco da fuori area e calcia voiolentemente. Matosevic fa ottima guardia e di slancio alza la palla sul fondo.
Quasi a ribadire che vuole vincere la partita, dopo un gol annullato per fuorigioco a tessiore, arriva anche l’occasione del raddoppio alabardato confezionato dai due entrati da poco, Mbakogu che imposta e lancia in corridoio, Tessiore che arriva con quell’ attimo di ritardo che permette a Raina di deviare in uscita.
Triplice fischio liberatorio e almeno per una giornata, la Triestina non è più l’ultima in classifica.