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Tra mille incognite

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E’ incredibile come con la Triestina non ci si annoi mai… Ringalluzziti per il buon esordio, ritenuto segnale molto positivo perchè cancellava anni di inizi negativi, sprofondati per la sconfitta con la neopromossa Clodiense dopo una partita nata certamente male, può succedere, ma continuata davvero peggio, non c’è nemmeno il tempo per riflettere sul da farsi che il direttore sportivo viene cacciato – anche se ufficialmente è “sollevato” – intuitivamente per non aver agito a dovere nella campagna acquisti, si potrebbe credere, visto che il roster è piuttosto sbilanciato se non scriteriato.
C’è da preparare la seconda partita interna, con un’altra neo promossa e, per non farsi mancare nulla, arrivano le convocazioni delle rispettive nazionali per tre giocatori – da sottolineare, sani – ma che non bastano, regolamento alla mano, per chiedere i ben conosciuti (e malefici) rinvii. E allora, è ovvio che vai a vedere chi potrà prenderne il posto e balza agli occhi che si deve fare la conta degli infortunati: in difesa ne mancano almeno quattro, a centrocampo uno non si è mai visto, un’altro è malandato e si può aggiungere che l’ultimo arrivato che viene etichettato di fascia, in effetti è più attaccante ma non può reggere ancora il campo per più di un tempo…
Splendida situazione, insomma per una squadra che deve far dimenticare una battuta a vuoto più che dolorosa e che, in definitiva, fatta la conta di chi ha le gambe buone per scendere in campo, dovrà probabilmente farli scendere tutti in campo ed inventarsi compiti abbastanza differenti dal solito per più di uno.

Andrea Vallocchia

Di necessità virtù si dice in questi casi e, toccando ferro, almeno una certezza c’è: Kelle Roos sarà tra i pali, così come Diakite e Borriello andranno in panchina dove potrebbero esser davvero molto soli, a meno di sostanziosi reclutamenti di virgulti “primaverili”,destinati però solo a guardare la partita.

Per il resto, poche certezze: Germano sulla fascia destra, Moretti e Rizzo centrali a meno di un improbabile recupero di Struna, forse solo in panchina a far coraggio agli altri, Vallocchia, ancora una volta a fare il laterale sinistro con Pavlev unica alternativa sana in caso di necessità difensive.

Il settore di centrocampo, in effetti, dovrebbe essere il più solido e, allo stesso tempo, più interessante da valutare. Se Sambu Braima riesce a recuperare, sarà lui, assieme a Voca, a partire davanti alla difesa con Correia che potrebbe svariare più avanti in sostegno a El Azrak e D’Urso, con Vertainen di punta che al momento sembra più in palla di Krollis. Jonnson ed il nuovo arrivato Olivieri saranno possibili alternative a partita iniziata.

La situazione è più o meno questa: resta da verificare se Santoni, che qualche anticipazione l’ha già data, vorrà sorprendere tutti con qualche variazione sul tema, anche se sembra davvero difficile abbandoni la sua idea principale di calcio.

Si gioca alle 18.30, arbitrerà Cerbasi di Arezzo.

Le impressioni dell’allenatore alabardato Michele Santoni alla vigilia della partita con il Caldiero Terme.