Continua la marcia di avvicinamento alla “sfida impossibile” sul parquet dell’Olimpia Milano per la Pallacanestro Trieste di Marco Legovich, reduce da due vittorie consecutive in campionato. E’ quasi un peccato che la finestra FIBA per le partite che hanno consentito alla Nazionale di conquistare il pass per i Mondiali del prossimo anno abbia interrotto un’inerzia che nel giro di dieci giorni si è totalmente invertita per qualità delle prestazioni, atteggiamento, fiducia, ambiente attorno alla squadra. D’altra parte, dopo il primo pacchetto di sei partite, di cui almeno tre proibitive, due difficilissime ed una lunga trasferta, c’era la necessità di rifiatare, metabolizzare e consolidare i progressi, comprendere e correggere i difetti (che non sono stati certo cancellati con un colpo di spugna dalle due vittorie), provare a mettere un po’ di carburante nelle gambe con un richiamo atletico e, soprattutto, riaccogliere Alessandro Lever nel gruppo. L’assenza del lungo bolzanino va in effetti individuata come una delle cause principali, anche se non certo l’unica, per spiegare un avvio di stagione così problematico, con alcuni giocatori costretti ad esibirsi in ruoli non propriamente nelle loro corde e le rotazioni totalmente reinventate rispetto ai piani iniziali. Lever si sta allenando con il gruppo, sebbene appaia improbabile un suo impiego intensivo già a Milano, dove verrà presumibilmente dosato con il misurino per poi tornare a presidiare il pitturato dalla settimana successiva contro Brescia.
Al fine di ritrovare il ritmo partita e la confidenza con lo sforzo agonistico, la squadra ha incontrato oggi pomeriggio in uno scrimmage a porte chiuse le sorprendenti Eagles di Cividale, squadra friulana neopromossa in A2 che attualmente occupa il quinto posto nella serie cadetta. Trieste ha fatto valere la sua superiorità fisica giocando con grande aggressività in quella che voleva essere la simulazione di una partita di campionato. Al di lá dello scontato risultato finale, che ha scarso significato data la differenza di categoria, lo scrimmage ha comunque dato ottime indicazioni a coach Legovich soprattutto sulla tenuta atletica di Lever e la ritrovata vena realizzativa di Gaines.
Intanto, le indiscrezioni di mercato sono tutte concordi nel dare per già avvenuto il passaggio di Michele Ruzzier dalla Virtus Bologna alla Pallacanestro Trieste, con un contratto che lo legherà per i prossimi due anni alla società in cui è “nato” ed in cui ha giocato fino al 2014. Il ritardo nell’ufficializzazione è probabilmente legato alla risoluzione di alcuni particolari contrattuali con la Virtus, ma l’accordo con il giocatore è già raggiunto e, salvo disastri, Ruzzier tornerà a vestire in biancorosso dopo aver giocato a Venezia, Fortitudo, Cremona, Varese e Virtus. Ogni valutazione sul riadattamento delle rotazioni che sarà necessario, sulle nuove possibilità tecniche di cui potrà disporre Marco Legovich con un giocatore di sicura affidabilità in cabina di regia e sulle inevitabili conseguenze sull’attuale roster le rimandiamo ad annuncio avvenuto. Sulle motivazioni di un giocatore triestino che torna a giocare a casa sua da protagonista dopo due anni di esilio dorato alla corte di Scariolo, invece, si può già da ora scommettere.