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Sprofondo rosso

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Non si può perdere in questo modo. Soprattutto quando sembrava che la strada del miglioramento era stata iniziata. Poi, però, arriva la frittata finale, con un rinvio di Lopez che incoccia malamente su un compagno e permette ai padroni di casa di creare la mischia giusta, con respinta alla bene e meglio di Martinez e il gol del da poco entrato Akè. Finisce malamente ad Alessandria, contro una squadra giovanissima che riesce a reagire al vantaggio iniziale degli alabardati, sembra nella ripresa esser sempre sul punto di cedere e invece, riesce a trovare la mazzata, grazie alla complicità alabardata.

Cristian Bucchi

Brutto perderne due di seguito, più brutto ancora non aver saputo imporsi su una squadra come l’Under 23 bianconera al massimo discreta. Continua insomma il calvario alabardato e del suo mister Bucchi che non riesce a trovare la formula giusta e va un po’ a tentativi: stavolta sceglie Martinez in porta per Offredi, lascia Rapisarda in panca per Natalucci, offre a Procaccio l’occasione di crescere e si arrangia in avanti come può, con gli unici disponibili di Massimo e Trotta. Giorno giostra davanti alla difesa Iotti è attivo, lo sarà soprattutto nella ripresa per un buon periodo, anche se non trova spunti giusti per servire le cosiddette punte.

Stefano Negro, autore del vantaggio alabardato

Nel primo tempo partita abbastanza equilibrata, senza grosse emozioni che arrivano solo dopo il bel colpo di testa di Negro su cross da punizione di Lopez trasformato in gol: preciso il difensore che gioca una buona partita. Il peccato della Triestina e rifiatare dopo la rete, permettendo a Barbieri di andare sul fondo e mettere un pallone teso che, attraverso un infinità di gambe, spunta dalle parti del palo lontano dove Sekulov anticipa il suo controllore e trasforma.

La ripresa sembra regalarci una Triestina più decisa ed infatti sono gli alabardati a prendere in mano la partita e, in pratica, ai bianconeri di Zauli resta solo l’interdizione e la difesa: Crimi per Procaccio porta più peso e spinta, ma , pur aumentando la pressione e l’aggressività nel recupero palla, non si creano situazioni pericolose nell’area avversaria. Ci proverà di Massimo, con uno scatto in ripartenza, ma il portiere di casa Israel ci mette i guantoni vicino al palo e riesce a deviare.

La squadra di Bucchi continua con la sua supremazia, ma resta incapace di mettere al tappeto i giovani juventini che si difendono, infoltendo a momenti l’area di rigore.
Sembra, malgrado due punizioni invitanti dal limite, che il pari non si possa sbloccare, quando succede l’imprevisto e irreparabile nell’area alabardata. Giù il sipario.
Situazione negativa, altro incontro difficile in vista, classifica che diventa davvero inguardabile:  le cose non vanno, i prossimi tre giorni saranno tutti da vivere pericolosamente, a cominciare, inevitabilmente, da Bucchi.