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Spring 2024

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Ciao a tutti, i giorni passano e io ho sempre più cose da raccontarvi. Ma partiamo con ordine, con febbraio sono entrata ufficialmente nel pieno del semestre primaverile, e si sa che la primavera porta cambiamenti, e quindi ho un annuncio da fare: a fine di questo semestre proseguirò i miei studi e la mia carriera sportiva altrove, sempre negli Stati Uniti, sempre pronta a portarvi nelle mie avventure ma in una università quadriennale ed in un campionato di NCAA.

 Se il primo semestre di ogni anno accademico per gli sportivi è il più intenso a causa delle numerose partite e trasferte, quello primaverile, da fargli da padrone è il lato accademico, infatti il mio programma di studio si è decisamente infittito di ore e soprattutto difficoltà, ma ovviamente da bravi sportivi, non esiste la parola stop nel nostro vocabolario, quindi la mia sfida è giocare a tetris ogni settimana tra allenamenti e classi. Ma partiamo con ordine, in questi mesi dal ritorno delle vacanze natalizie, il campionato e fermo, ma gli impegni no, quelli continuano ad essere tanti e frequenti. Infatti, il mio mese di gennaio è iniziato con un intenso periodo di preparazione atletica sia in sala pesi alle 6 DEL MATTINO sia in palestra e anche questa volta sempre molto presto e più precisamente alle 7. Di conseguenza sono qui a raccontarvi come le mie giornate da un mese a questa parte sono contornate da sveglie prima dell’alba e dormite a notte fonda per riuscire a ricavare il giusto spazio anche allo studio. 

Programma sportivo del mese di gennaio.

Il miglior modo per portarvi nella mia vita e nella mia routine da atleta collegiale, è sicuramente quella di raccontarvi a grandi linee tutto ciò che accade in una settimana tipo di questo secondo semestre. Come vi ho già detto la mia settimana inizia col botto e quindi come faccio a privarmi di una bella seduta in sala pesi alle 6 del mattino? Il secondo appuntamento è sempre nello stesso giorno, con il nostro team meeting settimanale, che ha la funzionalità di costruire un gruppo di giocatori solido. Successivamente tutti i restanti giorni della settimana, ad attenderci, oltre ad altre due sedute di pesi ma a orari più accessibili, c’è anche la mia amatissima preparazione atletica e un paio di allenamenti suddivisi per ruolo e di conseguenza mirati all’unica costruzione del giocatore. Pertanto, possiamo dire che gli impegni sono davvero tanti, incastrati in orari spesso proibitivi che ti portano a non mangiare per diversi pasti, ma il duro lavoro e i risultati che ne derivano sicuramente ripagano i grandi sforzi. E il resto del tempo.?… giustamente qualcuno se lo starà pur chiedendo, non posso in effetti allenarmi 24/7, ed infatti avete ragione, il resto del mio tempo è impiegato principalmente in tre attività, in primis ovviamente lo studio e la preparazione dei numerosi esami, che a differenza dell’Italia non sono divisi per sessioni, ma sono frequenti e continui spesso da ritrovarmi addirittura 4 esami in una settimana. In secondo luogo, cerco sempre di ricavarmi del tempo libero da passare in compagnia, fare la spesa oppure semplicemente assistere ad una delle tante partite che il college ospita, ed infine ma assolutamente non per importanza, faccio quello che mi riesce meglio, ricarico le pile, dormo quanto più mi è possibile per essere pronta ad affrontare il giorno e le sfide successive. 

Sessione di sala pesi dalle 6 alle 7 del mattino.

Quindi come potete ben capire le mie giornate sono davvero molto piene ma anche molto gratificanti, ma ci sono dei momenti nella nostra vita in cui necessitiamo di ulteriori cambiamenti, e che possono partire da un cambio look, ad uno stravolgimento del proprio stile di vita, o come per me, la voglia di chiudere un capitolo per aprirne e iniziare a scriverne uno nuovo, più bello, più intenso e se vogliamo pure più significativo. Questo cambiamento che è partito trasferendomi in America, avrà un proseguo importante; infatti, la mia intenzione di proseguire la mia carriera in un’altra università è un altro enorme salto nel vuoto, ma sono pronta ad affrontarlo di petto. Infatti, come qualcuno disse, la vita è un viaggio in macchina e spesso non è importante il traguardo, ma ciò che accade e che si vive durante il viaggio, ed ecco quel viaggio, è la mia vita negli Stati Uniti e io sono pronta a raccontarvelo e a portarvi con me in questo lungo cammino.