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Senza alternative

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Lecco-Triestina è una partita perfetta per sciogliere i dubbi su quel detto popolare che dice che “Bisogna toccare il fondo per risalire” o piuttosto si deve dar credito a quanti dicono che “toccato il fondo si può sempre scavare ancora…”
Nessuno li vorrebbe certi dubbi, ma il comportamento della Triestina non fa che portarli alla mente.
Inutile girarci tanto intorno, comunque: o la squadra reagisce o deve reagire la società. Semprechè in quanto enunciato all’inizio stagione, anzi alla conclusione della precedente, qualcuno ci creda veramente.

Non è detto che la stagione sia compromessa ma, certamente, con squadre che sono ancora a punteggio pieno dopo cinque partite, si fa fatica a pensare ad un possibile recupero dei punti persi per disputarsi il massimo risultato.

Dopo le illusioni dell’esordio la squadra ha fallito clamorosamente tre impegni partendo da uno stesso, reiterato errore: un gol subito nei primi quattro minuti di gioco, frutto di un approccio sbagliato alla partita soprattutto del reparto difensivo, inadeguato nella circostanza e poi sempre in difficoltà.

Ci sono stati tentativi di reazione ma sempre imperfetti nella loro consistenza, vuoi anche per le caratteristiche dei giocatori, spesso in ruoli improvvisati causa le tante assenze. Non basta, però, per giustificare prestazioni molli, non solo mentalmente, ma anche fisicamente.

Certo che se la rotta non s’inverte, qualcosa sarà da fare: al contrario di quel matrimonio che, visto che siamo sul quel ramo del Lago di Como, il Don Abbondio manzoniano, che non aveva un cuor di leone, davanti ai Bravi assicurava che “non s’ha da fare nè domani nè mai”.

Andrea Vallocchia

Uno dei problemi maggiori alabardati è stata l’assenza di molti giocatori: sembra che l’emergenza pian piano si esaurisca ma ancora al palo restano Tonetto e Germano cui si è aggiunto Vertainen per un affaticamento muscolare. Quindi, a dare un’occhiata ai convocati. si rivede, nel settore difensivo, Bijleveld ed è confermato Frare che, teoricamente, potrebbero anche comparire nella lista dei primi undici, anche se il loro rendimento sulla distanza sarebbe come minimo azzardato visto che non giocano una partita da troppo tempo.
Che il centrocampo sia il settore con maggiori disponibilità è fuori di dubbio: Vallocchia potrebbe riproporsi una volta affrancato dal suo inusuale ruolo di terzino, per un posto, è convocato anche l’ultimo arrivato Kiyine, peraltro da tempo ad allenarsi con il gruppo, tutti gli altri sono disponibili. Braima per il mister sembra un irrinunciabile, Voca altrettanto, non ci sorprenderebbe che il nuovo arrivato avesse subito il debutto, magari al posto di un Correia, punzecchiato decisamente dal suo allenatore.

Dove ci sono poche scelte è all’attacco: Krollis di punta è l’unico, D’Urso da una parte, El Azrak dall’altra sono papabili, a meno che Kiyine non vada in fascia mentre Attys o Vicario non sembrano tanto adatti alla probabile battaglia che ci sarà sul campo.

Ma ci attendiamo tutto ed il contrario di tutto.
Si gioca a partire dalle 18.30, arbitra Vergaro di Bari.