Ci siamo: per il basket nostrano parte la corsa al titolo in questa stranissima, inedita e per moti versi triste stagione. Alla fine, nonostante i focolai di Covid, le arene desolatamente vuote, i risultati talvolta falsati e l’esclusione in corsa del club della capitale (eventualità prevedibile e colpevolmente ignorata in estate) che ha dato uno scossone alla classifica ed imposto turni di riposo, le squadre che scattano da oggi dalla griglia di partenza dei playoff sono le otto che tutto sommato erano pronosticate alla vigilia o si sono conquistate i galloni di contender sul campo nel corso della stagione: in altre parole, la griglia della post season ricalca esattamente la scala di valori del basket tricolore di oggi.
L’unica vera sorpresa è costituita forse dalla DeLonghi Treviso, che ha sfruttato al meglio il suo picco di forma che le ha consentito di effettuare un poderoso rush in classifica nel momento in cui le sue inseguitrici (Trieste in testa) languivano in periodi di down fisico e di risultati. L’exploit in positivo del team della Marca è compensato dalle due grandi sorprese in negativo, costituite in primis dalla Leonessa Brescia, dotata di un roster costruito non solo per centrare la post season, ma anche per proseguire almeno fino alle semifinali, e poi naturalmente dalla Fortitudo Bologna, protagonista di una campagna acquisti estiva più mediatica che intelligente e di una schizofrenica ricerca della quadratura del cerchio a stagione inoltrata. Trento è riuscita ad unirsi al treno playoff solo in extremis a causa di un rendimento altanelante pur essendo stata risparmiata dalla furia del virus, ma è dotata di un roster completo e talentuoso, che si è ritrovato compatto nelle partite decisive (specie nella vittoria all’ultima giornata sul campo della Virtus, che potrebbe suonare come un segnale di attenzione particolare al campionato) e che le ha meritatamente permesso di qualificarsi ai quarti di finale mettendo fortunatamente la parola fine ai rischi di blocco da carta bollata per il ricorso avanzato dalla Fortitudo avverso la sconfitta contro Pesaro, ora totalmente inutile.
I pronostici per il primo turno, tranne in un caso, sembrano comunqua abbastanza segnati, con l’unica variabile costituita dalla capacità di reggere impegni ravvicinati ed i turni “back to back” che naturalmente favoriranno i team dotati di roster più profondi, magari costruiti per le coppe europee, ma che in alcuni casi potrebbero rivelarsi determinanti.
Olimpia Milano – Dolomiti Energia Trentino: gli alieni sponsorizzati da Re Giorgio e guidati probabilmente dal miglior coach d’Europa sono focalizzati sulla preparazione alle Final Four di Eurolega di Colonia a fine mese, ma dopo aver assistito allo spettacolo assoluto della serie vinta contro il Bayern di Trinchieri, e nonostante qualche (raro) passaggio a vuoto in campionato, pensare che in una serie al meglio di 5 Trento riesca a spuntarla tre volte è pura fantascienza. L’Aquila, peraltro, ha già battuto sul suo campo l’Olimpia in stagione regolare, vittoria salutata alla stregua di uno scudetto. Previsione: 3-0 Milano
Happycasa Brindisi-Allianz Trieste: troppe le variabili in una sfida che, in condizioni normali, avrebbe un pronostico chiuso. La caratura dei roster è chiaramente sbilanciata a favore dei pugliesi soprattutto nel pitturato, dove Bell, Bostic e Perkins possono sfruttare i mismatch fisici e punire duramente avversari che (Grazulis a parte) non paiono dotati dei chilogrammi sufficienti per arginarli. Potrebbe essere necessario, per limitare il problema, ricorrere spesso alla zona, difesa che però non è esattamente nel DNA della pallacanestro di coach Dalmasson ma che potrebbe rivelarsi una chiave vincente considerando la scarsa vena nel tiro da tre del team di Vitucci, che in stagione non è andata oltre il 35%. Inoltre, Harrison (maestro del pick’n’roll handling e miglior marcatore del campionato) Thompson ed Udom possono mettere fortemente in difficoltà gli esterni triestini, specie in transizione. E poi, c’è la variabile Zanotti, giocatore che contro Trieste si accende sempre come un leone davanti alla preda rivelandosi spesso letale. La variabile Covid, unitamente al fatto che Brindisi sta giocando praticamente ogni due giorni da due settimane, potrebbe però giocare un suo ruolo importante: i 108 punti inflitti nell’ultima giornata a Varese potrebbero non essere indicativi, considerando le scarsissime motivazioni dei lombardi. Naturalmente, però, per spuntarla Trieste dovrà recuperare Juan Fernandez al meglio della sua forma e della sua vena realizzativa, mentre il Grazulis visto contro la Fortitudo sembra un giocatore tornato al 100%. L’Allianz avrà bisogno di ritrovare continuità nella precisione da tre punti (le armi le ha: Alviti, Doyle, Henry, Fernandez, gli stessi Laquintana e Grazulis sono tutti in grado di far male). Infine, al di là degli aspetti tecnici, Dalmasson dovrà riuscire a compattare il team attorno a motivazioni ed ambizioni finora rimaste un po’ sotto traccia, se vorrà veramente spezzare quello che più che un incantesimo è diventata una vera maledizione: i precedenti, ormai lo sanno anche i sassi, recitano 6-0 per Vitucci sul coach mestrino. Previsione: 3-2 Brindisi
Virtus Segafredo Bologna-DeLonghi Treviso: altra serie dal pronostico sulla carta con un padrone assoluto. La Virtus, pur giungendo terza al termine di una stagione costellata da luci ed ombre sia in Italia che in Europa ed un coach giunto con ogni probabilità al termine della sua avventura poco redditizia sotto le Torri, è comunque dotata di un roster di livello assoluto, per lunghezza, talento e fisicità seconda solo a Milano. Fallita malamente l’entrata in Eurolega dalla porta principale e con qualcosa da farsi perdonare dopo le sette sconfitte sul parquet “amico” dell’enorme quanto inutile cattedrale fieristica, la Virtus giunge a questa post season arrabbiata e determinata ad arrivare fino in fondo per tentare di insidiare il primato tricolore agli apparentemente inattaccabili milanesi. Le assenze di Weems e di Amedeo Tessitori (il cui infortunio peserà anche sulle possibilità della Nazionale al preolimpico belgradese) non sembrano sulla carta destinate ad influire sull’esito della serie, specie considerando che Treviso, che ha finito la stagione in forte rallentamento, può contare su entusiasmo ed esuberanza atletica, ma è dotata di un roster che le permette rotazioni su non più di 7-8 giocatori affidabili, puntando molte delle proprie chances sulla vena del super veterano Logan e la prorompente fisicità di Mekowolu, supportati a rotazione da capitan Imbrò (specialista nel cambio del ritmo in corso di partita partendo dalla panchina), e Chillo sotto canestro. Akele e Sokolowski sono jolly in mano a Menetti, ma su cinque partite è troppo poco per pensare di affondare una corazzata. Previsione: 3-1 Virtus
Reyer Umana Venezia-Banco di Sardegna Sassari: è il quarto di finale più equilibrato, ed è un vero peccato che un incrocio diventato ormai un grande classico dei playoff avvenga già ai quarti di finale, eliminando di fatto una delle due dal percorso verso il tricolore. Sassari è reduce da una stagione sotto i consueti standard, non ha ben figurato in Europa ed ha subito qualche rovescio inaspettato in campionato. Il provvedimento punitivo nei confronti di Gianmarco Pozzecco, probabilmente più imposto da sponsor terrorizzati dalle ricadute reputazionali che da reale convinzione da parte di un ambiente tradizionalmente poco adatto ai chirichetti, non ha sortito effetti particolarmente motivanti su giocatori molto in armonia con il coach, prova ne sia la sconfitta nell’ultima giornata contro una già retrocessa Cantù costata quarto posto e fattore campo. La Reyer, come da tradizione, ha iniziato la stagione in sordina, per poi riprendere quota nel rendimento ed in graduatoria nella seconda parte della stagione. Ma la squadra di De Raffaele si ritrova sempre nei momenti che contano, diventando di fatto una delle più credibili contender in qualunque competizione. E’ la stagione della consacrazione a livelli assoluti di Stefano Tonut, probabile MVP assoluto del campionato, arma totale in mano ai lagunari, imprendibile nell’uno contro uno, preciso da lontano, abile negli assist. Stagione poco brillante per il fuoriclasse Austin Daye, spesso lasciato ai margini delle rotazioni ma sempre capace di rivelarsi letale nello spaccare le partite in due con lampi di classe accecante. Non ci sarà Michael Bramos, però la Reyer innesta in extremis Curtis Jerrels, dimostrando che la “last dance” di coach De Raffaele vuole essere nuovamente vincente, facendo decisamente pendere il pronostico dalla sua parte. Previsione: 3-2 Reyer