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Scrimmage vincente per Trieste a Lasko

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KK Zlatorg Lasko – Pallacanestro Trieste 66- 75

Bossi 7; Rolli 0; Obljubech 0; Bartley 14; Antonio 0; Campogrande 17; Deangeli 5; Pacher 11; Lever 6; Vildera 5; Marcius 5; Fayne 5

Buone indicazioni dalla prima amichevole stagionale, disputata al termine del ritiro di Lasko dalla squadra di Marco Legovich ancora largamente incompleta per le assenze di Corey Davis e Frank Gaines. Biancorossi che schierano, comunque, il nuovo arrivato Phil Fayne sotto canestro (solo un paio di allenamenti per il lungo americano, che deve ancora smaltire le tossine del lungo viaggio) assieme allo sparring partner croato Marcius.

Qualche minuto iniziale di difficoltà con i padroni di casa a fuggire nel punteggio con vantaggi anche in doppia cifra, poi lentamente Trieste riprende le redini del gioco e con una difesa intensa pretesa a gran voce da coach Legovich riescono a ribaltare l’inerzia dell’incontro, riportarsi in vantaggio e controllare nella seconda metà. Qualunque valutazione è ovviamente parziale ed influenzata dalle assenze e da una forma fisica conseguente a tre settimane di duro lavoro atletico. Ciò che sembra possa diventare il leit motif della stagione, in ogni caso, è che questa squadra sia destinata ad affidarsi ad intensità agonistica e tanta corsa, con conclusioni preferibilmente in contropiede o in transizione: in questo tipo di pallacanestro Bartley sembra totalmente a suo agio, capace di lanciarsi con buonissima capacità di ball handling sui 28 metri. Buona impressione ha suscitato anche AJ Pacher, soprattutto per le sue poco attese (ma evidenti) doti difensive, dotato di velocità di esecuzione e pericolosità anche dal perimetro, caratteristica che lo rende un’arma tattica fondamentale per far uscire i lunghi avversari dal pitturato e liberare spazi che altrimenti, per una squadra piuttosto leggera e non dotata di centimetri in abbondanza, sarebbero inesorabilmente sbarrati: soluzione vitale specie quando non possano arrivare conclusioni nei primi dieci secondi di ogni azione. Difficoltà sotto canestro che saranno evidenti soprattutto quando Marcius, giocatore ruvido che non si sottrae alle sportellate, saluterà la compagnia: a quel punto c’è da sperare solo nella crescita dell’apporto di Fayne. Campogrande è tornato quell’esecutore esiziale che aveva dimostrato di poter essere nelle stagioni precedenti alla sua prima sfortunata stagione triestina, e anche lui, giocatore di striscia in grado di spaccare in due le partite, sarà un elemento cardine per dotare Legovich di soluzioni alternative ad un basket altrimenti troppo monodimensionale.

Da rivedere Stefano Bossi in regia, del resto è prevedibile che con l’arrivo di Davis e Gaines i minuti concessi al play triestino si ridurranno drasticamente. Continua il lavoro su Lodovico Deangeli per scrollargli di dosso quell’aura esclusiva da specialista difensivo: il percorso sarà lungo ma non privo di possibilità di rivelarsi vincente. Partita “in pantofole”, invece, per Alessandro Lever, richiamato più volte dal coach a maggiore intensità nel gioco: anche in questo caso, comunque, non è da escludere che ciò possa derivare esclusivamente dal carico atletico accumulato nelle gambe negli ultimi giorni.

Ora inizia un’altra settimana triestina di intensi allenamenti, probabilmente arricchiti dall’arrivo di Gaines, previsto domenica. Imprevedibili, invece, i tempi di arrivo di Davis, alle prese con le lungaggini burocratiche relative all’ottenimento del passaporto scaduto il 10 agosto: grana imprevista ed evitabile dal giocatore e/o dalla società, che priva il coach del play titolare per gran parte della pre season, anche se sembra che Davis venga costantemente aggiornato sul programma di allenamenti ed arriverà già a buon punto dal punto di vista fisico.

Queste le dichiarazioni di Marco Legovich al termine dell’amichevole a Lasko (intervista a cura dell’Ufficio Stampa della Pallacanestro Trieste):

“È stata una partita molto fisica, quindi utilissima per cominciare la nostra preseason. I ragazzi hanno subito un po’ questo tipo di partenza da parte dei nostri avversari anche a causa dei carichi fisici ed atletici del ritiro e quindi abbiamo deciso di gestire le rotazioni in maniera molto dettagliata per preservare gli effettivi. Lo scrimmage comunque è stato molto positivo, ed in particolare ci portiamo a casa la bella reazione nel secondo quarto e l’allungo nel finale: abbiamo avuto tante indicazioni tecniche e tattiche sulle quali costruire a seguito di una settimana dove i ragazzi hanno lavorato in maniera eccellente. Anche il “team building” è molto importante in questi ritiri e siamo tutti molto soddisfatti del rapporto che si sta formando tra tutti i giocatori”.

“Io e Luca Bonetta in qualità di preparatore atletico – ha spiegato il coach – stiamo tenendo rapporti quotidiani con Frank Gaines e Corey Davis che sono in procinto di raggiungere la squadra: sono molto carichi e troveranno un gruppo altrettanto carico che li accoglieranno nel migliore dei modi accelerando anche il loro inserimento in squadra. Analizzeremo la partita di oggi per implementare ulteriormente il nostro sistema sia offensivo che difensivo anche grazie alle indicazioni che abbiamo ricevuto oggi e grazie ad un’ulteriore settimana di lavoro ci faremo trovare più pronti”

“Il torneo di Udine che ci apprestiamo ad affrontare – ha proseguito poi l’allenatore biancorosso – è di alto livello, affrontiamo formazioni di grande qualità e partiamo subito con un derby molto sentito contro o padroni di casa: prima avremo un’altra settimana di lavoro che sarà molto tosta ma i ragazzi sono pronti si sono sempre dimostrati pronti e capaci di dare qualità ed intensità negli allenamenti”.

Coach Legovich ha poi dedicato un pensiero agli appassionati biancorossi ed alla loro importanza per la squadra: “Sono sicuro che anche in occasione del torneo di Udine i nostri tifosi non faranno mancare il loro supporto: il derby anche se amichevole è sempre un grande evento che per di più mancava ormai da qualche stagione. Gli allenamenti a porte aperte sono un obiettivo che ci siamo dati con la società perché vogliamo aprirci e mostrare a tutti il nostro entusiasmo ed il modo in cui stiamo lavorando: il nostro atteggiamento è positivo, abbiamo energia e vogliamo condividere tutto questo con la tifoseria triestina che è sempre stata vicina alla squadra. Quella che ci attende sarà una stagione lunga e di sacrificio ma siamo pronti a viverla al meglio tutti insieme”.