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Ripartire dal difficile

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Chi fa sport, alla fine se ne rende conto: è solo questione di numeri. Quelli dei gol, dei canestri, dei secondi, dei centesimi, della classifica, di maglia e via via fino ad arrivare al numero scritto sul contratto che certifica il valore della prestazione. Riduciamo tutto – e tutti – a numeri? Giammai, sappiamo che servono, ma sappiamo anche che possono ingannare.

Prendete la partita di sabato al Rocco, quella tra Triestina e Renate: se la guardiamo dal punto di vista dei numeri e delle loro certezze, non meriterebbe nemmeno scomodarsi ad andare allo stadio. La classifica della Triestina dice 10 punti in 12 partite, meno di un terzo dei 36 disponibili, che sono frutto di 2 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte. 11 i gol segnati contro i 19 subiti, vuol dire che solo la Virtus Verona, ultima in graduatoria, ha segnato meno degli alabardati che sono superati, nei gol subiti solo da Mantova e Piacenza.
E gli ospiti nerazzurri, in fatto di numeri, come si comportano? A parte che sono, con il Pordenone, al posto numero 1 in graduatoria, hanno 23 punti, una media di quasi due punti a partita, grazie a 6 vittorie, 5 pareggi ed 1 sola sconfitta che risale, però, al turno d’apertura della stagione sul campo di Novara. Da allora, 0 sconfitte, con 12 punti casalinghi e 11 in trasferta. Le reti? Ne ha segnate 18, ne ha subite 11: non ha primati in merito, ma quasi in ogni partita va a segno.

Fatto il confronto? Se ci basiamo solo sui numeri, per la Triestina non sembrerebbero possibili vie di scampo.
Fortunatamente, però, il calcio molto spesso, si fa beffe dei numeri e dei pronostici quasi a ribadire le considerazioni più evidenti: undici noi, undici loro ed il pallone che è rotondo e, spesso, va dove vuole.

Ghislandi: possibile rientro

Aggiungiamo che ogni partita ha una sua storia e… andiamo allo stadio, perché tutto può succedere, anche che la Triestina, rianimata e poi ricaduta, sollevi nuovamente la testa per uscire dal gorgo malefico in cui è piombata, possibilmente per non abbassarla nuovamente.

I problemi, a questo punto, devono essere soprattutto mentali perché diventa complicato persino pensare che questi giocatori, che hanno storia calcistica se non eccelsa, notevole, compresi i più giovani, non possono aver dimenticato di come si giochi al pallone. Cambiare la testa, nel senso di convinzione, cattiveria, grinta, caparbietà e sicurezza è ovviamente la cosa più difficile da fare anche per un allenatore esperto come Pavanel ma, peraltro, è la cosa basilare su cui la squadra dev’essere ricondizionata per scendere in campo proprio da squadra. Una settimana per dimenticare Busto Arsizio sarà bastata? Lo scopriremo tra qualche ora, ovviamente: necessario fermare la caduta e iniziare a risalire, diciamo, a qualsiasi costo.

A parte Adorante, Crimi e Lombardi, gli altri sono tutti disponibili: Possibile che qualcosa cambi negli interpreti più che nel modulo scelto da Pavanel: magari potrebbe rientrare Ghislandi, forse un turno di riposo farebbe bene a Sottini e Sarzi Puttini, come a Furlan per far partire Felici dal primo minuto. Poi, come sempre, le soluzioni saranno anche diverse da quelle che possiamo ipotizzare, fermo restando che l’obiettivo della Triestina non può che essere quello di non uscire battuta dal campo e per farlo, dovrà giocare con grande intensità per bloccare il gioco veloce e rodato degli ospiti nerazzurri guidati da Andrea Dossena.. A proposito di risultati, il Renate scende al “Rocco” forte di un paio di precedenti positivi tra i quali, però, s’inserisce un successo alabardato per 2-0 (Mensah e Granoche) nel campionato 2018/19 quando alla guida della squadra c’era Massimo Pavanel. Fermiamoci al ricordo positivo, non senza dire che l’arbitro della contesa sarà Galipò di Firenze.

SERIE C
IL PROGRAMMA (14.30)
ALBINOLEFFE-SANGIULIANO CITY
ARZIGNANO-MANTOVA
FERALPISALO’-LECCO (17.30)
JUVENTUS N.G.-PRO VERCELLI
NOVARA-PRO PATRIA (17.30)
PERGOLETTESE—TRENTO
PIACENZA-PORDENONE (17.30)
PRO SESTO-PADOVA
TRIESTINA-RENATE
VIRTUS VERONA-VICENZA (17.30)

LA CLASSIFICA
RENATE, PORDENONE PUNTI 23;
FERALPISALO’ 22;
LECCO, NOVARA 20;
PADOVA 19;
PRO PATRIA, ARZIGNANO,, PRO SESTO 18;
PRO VERCELLI, VICENZA 17;
JUVENTUS N.G., SANGIULIANO CITY 16;
PERGOLETTESE, ALBINOLEFFE 15;
TRENTO 13;
MANTOVA 11;
TRIESTINA 10;
PIACENZA 8;
VIRTUS VERONA 7.