di Guerrino Bernardis
E’ la più incredibile delle vittorie: sotto di due gol in un primo tempo che la squadra di Pillon sembra controllare sul campo, ma non con la dovuta attenzione quando gli ospiti ripartono nel troppo spazio concesso, gli alabardati riescono a stravolgere tutto nella ripresa quando, pur attaccando anche scompostamente, concretizzano le occasioni fino all’apoteosi dell’ultimo minuto quando Giorico segna una rete esaltante.
Ce la fa, quindi, la Triestina a continuare la sua scalata anche se la distanza dalla vetta resta quasi infinita, dimostrano per lo meno di volersela giocare fino in fondo anche quando le cose si mettono male: in altre circostanze, dopo il primo tempo, le forze sarebbero rimaste in spogliatoio.
Anche per questa infrasettimanale casalinga, Pillon deve fare i conti con gli assenti. Capela non riprende, come non riprende Petrella ed entraambi vanno ad aggiungersi agli infortunati più datati come Maracchi, Ioime, Paulinho. Un solo cambio rispetto la partita di Ravenna, con Tartaglia che rileva Ligi al centro della difesa a far coppia con Lambrughi.
Subito in avanti la squadra alabardata che, per un fallo su Procaccio, ha la possibilità di battere una punizione interessante che Lepore batte però troppo esternamente.
Mentre la Vis Pesaro si stringe davanti alla sua area puntando sulle ripartenze, la Triestina, grazie anche allo spazio che gli ospiti lasciano a centrocampo, cerca di manovrare con tutti gli effettivi: pallone buono da fuori area per Giorico che il portiere blocca sulla sua sinistra e poi deve ripetersi, dall’altra parte, su incornata di Calvano.
Doccia fredda prima del quarto d’ora quando, in proiezione offensiva, i pesaresi trovano spazio sulla fascia sinistra con Giraudo: ne viene fuori un cross che arriva davanti ad Offredi, Lambrugi sfiora la palla che resta nei pressi e mette in crisi tre giocatori alabardati, ma non l’ex Marchi che, da due passi, mette in rete.
La Triestina cerca di assorbire il colpo in fetta, continua ad attaccare la metà campo dei pesaresi, ma la manovra si arena puntualmente alle soglie dell’area degli ospiti che anticipano regolarmente gli uomini alabardati. Ed anzi, in ripartenza, arrivano spesso dalle parti dell’area di Offredi come accade dopo la mezz’ora quando, su azione di calcio d’angolo battuto corto, la palla arriva dalle parti di Gucci, che si stacca dai difensori e che con un tocco liftato mette alle spalle di Offredi.
Con il doppio vantaggio, gli ospiti giocano sul velluto sui tentativi della squadra di Pillon che scarica tutta una serie di cross nell’area avversaria, ma non riesce mai a trovare il guizzo per mettere in difficoltà Ndiaye, come capita a Gomez, che ci prova un metro dentro l’area, e poi a Mensah che non riesce a dar forza al tentativo.
Triestina a testa bassa in spogliatoio mentre riaffiorano i soliti problemi di puntare a rete quando gli avversari pensano a far densità nella propria metà campo e ripartire senza tanti fronzoli.
Cambia assetto Pillon nella ripresa: fuori Rizzo, dentro Sarno con Procaccio che va a gravitare in mediana e che è il primo a tentare la via della rete con una conclusione dalla distanza che esce. Passano pochi minuti e la Triestina accorcia: Lepore recupera a centrocampo e offre subito palla a Calvano che non ci pensa due volte e di destro incrocia la conclusione che si infila a fil di palo.
La Vis Pesaro riesce comunque a contenere la Triestina che si affanna per raggiungere il pareggio ma sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi quando Gucci riesce a portare via il tempo a Lambrughi di testa e , dal limite dell’area, costringe Offredi a stendersi sulla destra per deviare e Gucci prova, subito dopo, il colpo di testa, ma la direzione è sbagliata, con Offredi che segue con lo sguardo il pallone che va sul fondo.
Dopo la mezz’ora, Triestina vicinissima al pareggio: cross dalla fascia sinistra, la difesa pesarese interviene, ma allunga solo il pallone verso Gomez che ha tutto il tempo per sistemarsi la palla e calciare con la posta a disposizione. Peccato che la conclusione esca sul palo lontano.
Ma il pari arriva: Procaccio sul fondo conquista un calcio d’angolo e la palla arriva morbida sulla testa di Litteri a centro area che la infila dove Ndiaye non può arrivarci. Prova il tutto per tutto la Triestina che si lancia in attacco: Gomez, servito da Procaccio, non riesce ad indirizzare verso la porta. Poi numero di Procaccio che cerca la rovesciata in area su assist di Calvano, ma la mira è carente.
L’impossibile arriva quando l’arbitro ha quasi il fischietto in bocca: ennesimo pallone in area pesarese, ennesima respinta, ma stavolta al limite arriva Giorico che controlla entra il area e di sinistro la mette sotto la traversa.