UEB Gesteco Cividale – RivieraBanca Basket Rimini 73-80 (19-12, 40-37, 55-63)
UEB Gesteco Cividale: Eugenio Rota 17 (3/6, 3/4), Doron Lamb 13 (3/5, 2/6), Giacomo Dell’ agnello 10 (3/9, 1/1), Lucio Redivo 10 (4/6, 0/2), Gabriele Miani 9 (4/7, 0/1), Leonardo Marangon 7 (1/2, 1/2), Francesco Ferrari 4 (1/4, 0/2), Micheal Anumba 3 (1/1, 0/1), Matteo Berti 0 (0/1, 0/0), Niccolò Piccionne 0 (0/0, 0/0), Andrea Costabile 0 (0/0, 0/0), Luca Vivi 0 (0/0, 0/0). Allenatore Stefano Pillastrini. Assistenti: Giovanni Battista Gerometta, Alessandro Zamparini, Roberto Fazzi.
Tiri liberi: 12 / 14 – Rimbalzi: 34 8 + 26 (Giacomo Dell’ agnello 10) – Assist: 10 (Lucio Redivo 4)
RivieraBanca Basket Rimini: Justin Johnson 18 (6/10, 1/1), Pierpaolo Marini 17 (0/9, 4/8), Giovanni Tomassini 11 (1/1, 3/9), Gora Camara 9 (3/6, 0/0), Alessandro Grande 6 (2/5, 0/6), Alessandro Simioni 6 (2/4, 0/3), Stefano Masciadri 5 (1/1, 1/2), Simon Anumba 4 (2/4, 0/0), Francesco Bedetti 4 (0/1, 1/2), Nicola Amaroli 0 (0/0, 0/0). Allenatore: Sandro Dell’Agnello. Assistenti: Sergio Luise, Filippo Calzola.
Tiri liberi: 16 / 19 – Rimbalzi: 35 14 + 21 (Justin Johnson 11) – Assist: 11 (Pierpaolo Marini, Stefano Masciadri 3)
Arbitri: Roberto Radaelli di Porto Empedocle (Agrigento), Moreno Almerigogna di Trieste e Alex D’Amato di Roma.
Una sfida affascinante sotto molto punti di vista attendeva stasera i quasi tremila che hanno gremito il palazzo di via Perusini: anteprima della semifinale di Coppa Italia, motivi di classifica, rivalità familiari, tradizioni da confermare o da sfatare erano solo alcuni degli ingredienti che rendevano alla vigilia l’incrocio tra Cividale e Rimini un match da non perdere questo anticipo della ventisettesima gara della stagione regolare del campionato di A2. La capolista Rimini, a ranghi ridotti per l’assenza di Robinson e con diversi uomini chiave in lenta ripresa dopo infortuni non banali, arrivava in riva al Natisone con l’intento di sfatare la tradizione che la vede sempre perdente contro i gialloblù nei 5 precedenti e con il dente ancora avvelenato per la tripla di Lucio Redivo che all’andata al pala Flaminio allo scadere aveva condannato i romagnoli all’unica sconfitta nei primi due mesi di campionato. Come se non bastasse, agli ospiti la vittoria serviva come il pane per mantenere il primato della classifica dopo aver riacciuffato Udine la scorsa domenica e al loro coach, Sandro Dell’Agnello, per evitare la terza sconfitta consecutiva contro il figlio Giacomo, dopo i due precedenti ko patiti sul filo della sirena tra le mura amiche. I due punti erano necessari peraltro anche per Cividale che, dopo i due stop esterni di Pesaro e Cantù, aveva bisogno di puntellare la sua classifica nella lotta per le posizioni che danno accesso ai play-off e che vede coinvolte nello spazio di pochi punti molte squadre agguerrite e in un buon momento di forma come Rieti, Fortitudo, Milano, Avellino, Forlì, Pesaro e Verona. In particolare tra i gialloblù era necessario superare in fretta la delusione per la vittoria sfuggita di mano allo scadere a Cantù dopo una gara tutto cuore, magari anche grazie alla maggior partecipazione nelle rotazioni di Miani e del nuovo arrivato Michael Anumba, chiamato anche a confrontarsi in un’altra sfida tutta familiare con il fratello Simon in maglia riminese. Rimini sfata il tabù Cividale e la condanna alla terza sconfitta consecutiva e alla terza stagionale fra le mura amiche, giocondo meglio la seconda parte del match guidata da un super Marini, dopo aver a lungo subito la supremazia dei padroni di casa nella prima frazione e gestito in modo glaciale l’ultimo minuto (parziale di 8-0) dopo il prepotente rientro in partita della Gesteco nell’ultima frazione.
Si parte con Rota, Lamb, Marangon, Miani e Dell’Agnello per la Gesteco e Grande, Camara, Marini, Anumba e Johnson per Rimini con una bella partenza dei padroni di casa che muovono bene la palla in attacco e difendendo con intensità si portano sul 7-3, sbagliando alcuni tiri aperti per allungare prima con Rota e poi con Lamb; non sbaglia invece Marangon, che infila in transizione la tripla del 12-6 a 4’22”, subito imitato da Lamb per il 15-6 che induce coach Dell’Agnello a chiamare minuto a 4’05” per riorganizzare i suoi che stanno soffrendo non poco la difesa dei ducali. Con due triple consecutive di Bedetti e Tomassini Rimini però si scuote e incalza sul 17-12 i gialloblù che ora hanno in campo Redivo e Anumba; i ragazzi di Pillastrini però serrano ancora i ranghi e, nonostante alcune imprecisioni in tiri aperti, chiudono avanti 19-12 la prima frazione.
Si riparte con Cividale che va avanti sul +9 (24-15) dopo una tripla di Rota ben servito da Redivo e il match entra poi in una fase caratterizzata da grande impegno delle rispettive difese che riescono a limitare i rispettivi attacchi e il punteggio è sul 28-21 a metà periodo quando Pillastrini richiama i suoi in panchina per un minuto di sospensione. Cividale, sfruttando anche il bonus già raggiunto dagli ospiti, si mantiene costantemente avanti nel punteggio grazie ad un ottima circolazione della palla, sbagliando anche il possesso del +12 e chiude invece avanti all’intervallo lungo solo di 3 (40-37), perché nell’ultimo minuto concede troppi rimbalzi in attacco e giochi da tre punti a Camara e poi subiscono una tripla di Tomassini sulla sirena.
Al ritorno in campo Marini riporta in pari la contesa dall’arco e poi Simon Anumba dà il primo vantaggio a Rimini con Redivo commette il terzo fallo e Marini dalla lunetta allunga sul 40-44; l’impatto degli ospiti nel periodo è decisamente diverso con un Marini “on fire” e il coach ducale deve chiamare minuto a 6’21” sul 44-49 e palla in mano ai romagnoli. L’inerzia del match è cambiata perché i gialloblù hanno perso la fluidità iniziale e faticano a trovare buone conclusioni e perso intensità in difesa, mentre Rimini viaggia spedita sul +10 (48-50 a 2’55”) avendo inflitto un parziale di 8-18 guidata da Johnson e Marini. Il tabellone alla penultima sirena segna 55-63, con Johnson che ricaccia allo scadere a –8 il tentativo di rimonta gialloblù mettendo a segno il suo punto numero 16 da centro area.
Pronti via e un parziale di 5-0 in 20 secondi, con Redivo che apparecchia una schiacciata a Ferrari, scatena il pubblico di casa e induce coach Dell’Agnello a chiamare subito minuto; Rimini non si scompone e a 6’25” con una tripla di Tomassini torna sul +9 (61-70) a 6’25”; il cuore di Cividale però è davvero grande e con le unghie e con i denti rimane in partita e a 2’50” si riporta sul –3 (66-70) con Rota che prima letteralmente recupera dalla “spazzatura” 2 punti sotto il canestro ospite e poi infila una tripla pesantissima. A 2’33 Dell’Agnello segna il 71-72 e apre il solito finale vietato ai deboli di cuore perché poi Lamb riporta avanti i gialloblù 73-72 a 1’10”; il match però lo decide Marini che con una tripla più libero supplementare a segno condanna Cividale a rincorrere sul 73-76 e poi serve a Johnson il 73-78 a 20” che chiude di fatto la contesa che poi va in archivio poi sul 73-80.
Credit by Giuseppe Passoni – Ufficio Stampa Gesteco Cividale
Photocredit by Roberto Comuzzo