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Ricomincio da sei

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Con la Triestina sulla strada del lago di Garda, cerchiamo di fare il punto sulla situazione che, ahimè, da qualsiasi parte la si guardi è abbastanza drammatica.
Se partiamo dalla classifica ci disegna una mezza catastrofe, frutto della pochezza dimostrata dalla squadra in ogni impegno successivo all’illusorio debutto stagionale con sonante vittoria. Sarà stato quell’episodio a mettere fuori rotta i giocatori convincendoli che le parole della proprietà erano praticamente la conferma che i vertici del campionato erano cosa fatta?
Impensabile naturalmente, e non c’era bisogno di perdere poi tante partite per tornare con i piedi per terra….
Sarà Il cambio in corsa dell’allenatore? Quando ci si arriva, forse qualcuno dovrebbe chiedersi se i criteri della scelta erano adeguati e fare, magari, qualche considerazione su precedenti analoghe situazioni e su quello che hanno comportato: impensabile, anche questo, perchè, come dice qualcuno, dalla storia passata non s’impara mai nulla.

Sarà sfortuna, come per gli infortuni? Decisamente troppi, inevitabile puntare il dito sulla preparazione atletica, incapace di preparare a dovere la muscolatura dei giocatori (perchè di questo si tratta principalmente) a meno che non si esamini la situazione preesistente per molti giocatori, arrivati a Trieste sulle proprie gambe ma reduci da infortuni abbastanza pesanti che li avevano tenuti a lungo lontani dai campi. Chi li ha scelti ne era al corrente, evidentemente, e ci ha fatto una scommessa.

L’episodio da “venerdì nero” tra Clotet e Krollis? Sintomo del nervosismo che vira all’isteria all’interno dello spogliatoio che, probabilmente, non è solo di questi giorni ma parte decisamente da lontano, visto quel che è successo, diciamo, dal dicembre dello scorso anno ad oggi: incidentalmente ha coinvolto l’ultimo arrivato, l’allenatore Clotet. Tutto appianato all’interno della società, lascia lo strascico delle squalifiche che, nel momento, non è poca cosa.

Eetu Vertainen

Ad ogni sconfitta è logico cercar di girar pagina ed è quello che, anche stavolta, tutti cercheranno di fare, Clotet in testa.
Il tecnico catalano, personaggio davvero singolare, sempre disposto a spiegarsi e ad illustrare i suoi convincimenti, va decisamente controcorrente nel momento societario alabardato, molto parco, decisamente restio a dialogare, e cerca di coinvolgere un po’ tutti, compreso chi si occupa di comunicazione, sull’impresa di portare la squadra alla salvezza. A dire la verità, ha parlato quasi di miracolo da compiere.

Parte proprio dall’episodio con Krollis per ritenerlo il punto di non ritorno, nel senso che tutta la squadra dovrebbe aver definitivamente capito come si deve scendere in campo secondo lui e come si debba lottare, assicurando che, anche i giocatori, hanno chiarito ogni dubbio.

Un passo in più l’allenatore lo fa quando ricorda il suo colloquio con il Presidente durato, come ha detto, un’ora e mezza, in pratica quanto una partita di calcio: ha sottolineato di avegli fatto presente i suoi cinque punti che ha fissato per rimettere in sesto la situazione che ha, come punto di partenza, il prossimo gennaio nel senso del mercato e cosa punta di fare nel frattempo, cioè mettere assieme quanti più punti possibili per non perdere ulteriore terreno, ma senza farsi condizionare se non arriveranno, visti gli impegni sulla carta molto complicati e difficili. E tra questi punti, il più importante è poter avere alle spalle una struttura solida: chiaro, anche se non detto, il riferimento ad un direttore sportivo, in grado di tradurre in pratica quelle che saranno le sue richieste a gennaio.

Il buon senso, ma anche l’impossibilità di far altro, suggerisce di adar credito alla soluzione presentata, anche perchè, onestamente, altro è ben difficile pensar di fare.

Embalo Sambù Braima

Triestina sul campo della Feralpisalò, quindi, campo non sempre prodigo nei confronti degli alabardati, non solo perchè la squadra di casa viaggia in terza posizione adesso ma anche per la struttura che ha quasi mantenuto dopo l’avventura nella serie superiore.

Parliamo di formazione: Frare è out, Germano forse ce la fa, Olivieri con due forse. Voca è reduce dall’influenza, Bianconi non preoccupa, Attys è ad Haiti, di Krollis si sa.
Azzardiamo Roos con davanti Germano, Bianconi, Moretti e Bijleveld con alternative Pavlev, Struna (ma è convocabile?), Rizzo, Tonetto. Rientra Braima accanto a Correia e, Vallocchia, Sarà la volta di El Azrak accanto a D’Urso e Vertainen se non recupererà Olivieri?

Si gioca domenica alle 17.30, arbitrerà Giorgio Vergaro di Bari.