di Federico Bolle
Andrea Coronica – Senza voto.
DeVonte Upson – Intelligente, silenzioso e preciso. Voto: 7
Juan Manuel Fernandez – Suona la carica quando entra in campo nel primo quarto, amministra con sangue freddo il resto della contesa. Il +32 di plus/minus parla da sé. Voto: 8
Andrea Arnaldo – Senza voto.
Tommaso Laquintana – Ritorna la versione confusionaria: netto passo indietro rispetto alla bella prestazione della gara contro Cantù. Voto: 5
Marcos Delia – Nullo nel primo tempo, al rientro dagli spogliatoi si sveglia e mette la firma sul parziale che mette in cassaforte il risultato. Voto: 6,5
Myke Henry – La consueta macchina offensiva con un pizzico di voglia di difendere in più rispetto al solito. Voto: 8,5
Daniele Cavaliero – Timbra il cartellino. Voto: 6
Matteo Da Ros – Disorientato. Voto: 5
Andrejs Grazulis – Ritorna con gli effetti speciali tra cyclette in panchina e cadute che fanno tremare tifosi e staff biancorosso. Sul campo si vede poco. Voto: 6
Milton Doyle – Il re del garbage time. Risponde con orgoglio alla panchina ‘punitiva’ di inizio gara. Voto: 7
Davide Alviti – Ritorna sui ritmi dello scorso gennaio. Voto: 7,5
Eugenio Dalmasson – Porta a casa una partita che era da vincere e ha il merito di tenere alta la tensione della squadra per tutti i quaranta minuti di gioco. Voto: 7,5