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Pochi calcoli per poter continuare il viaggio

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Superato di slancio l’impatto con i play-off con una prestazione sicuramente positiva per l’approccio e la conduzione della partita, arriva per la Triestina il momento di dimostrare di poter dire più di qualcosa nell’appendice del campionato che può far sognare l’obiettivo promozione. La formula molto selettiva della “post season”, per il primo turno nazionale prevedeva gli accoppiamenti mediante sorteggio e agli alabardati è capitato in sorte il Palermo, finito terzo nel suo girone di competenza, vicinissimo al Catanzaro che ha chiuso alle spalle del già promosso Bari e che entrerà in gioco nel prossimo turno.
Certo, avversario peggiore non poteva proprio toccare alla squadra di Cristian Bucchi anche se va osservato che, a questo punto, qualsiasi avversario può nascondere gli stessi pericoli: magari di Feralpi e Renate, che se la vedrà con la Juventus U23, si immaginava qualcosa di più per conoscenza diretta in campionato, ma non sarebbe stato chissà che vantaggio. Le altre in ballo, Cesena ed Entella forse erano meno importanti sulla carta, ma il Palermo sicuramente è l’avversaria più difficile da incontrare, soprattutto perchè, al ritorno, giocherà alla mitica “Favorita” con il supporto di almeno ventimila spettatori pronti a spingere letteralmente i rosanero verso il loro traguardo.

Andrea Procaccio

Compito improbo per la Triestina, quindi, ma alla partita di ritorno, in programma giovedì prossimo, ci si potrà pensare da domenica sera. Prima bisogna affrontare la squadra di Baldini al “Rocco” e il dover affrontare quella che potrebbe essere la candidata forse più autorevole, per tradizione, seguito e, probabilmente, per capacità economiche, visto l’interessamento all’acquisto dello sceicco Mansour bin Zayd Al Nahyan che controlla anche il Manchester City di Pep Guardiola, potrebbe in fondo essere un vantaggio, nel senso che non ci saranno possibilità di mettersi a far calcoli. Come dire, se vuoi andare avanti, devi vincere subito, altrimenti hai già perso gran parte delle tue possibilità.
terzo alla fine del campionato, il Palermo ha chiuso la stagione con una serie di risultati positivi: segna molto, ha trovato il “bomber” giusto in Brunori, autore di 25 reti ma, rispetto alle altre migliori dei gironi ha una difesa quasi normale, nel senso che ha subito una trentina di reti. Il tecnico rosanero Baldini ha ormai puntato su un determinato gruppo di giocatori che nelle ultime uscite hanno garantito sempre prestazioni di alto livello per cui, anche a Trieste, non ci dovrebbero essere particolari novità: il portiere Pelagotti dovrebbe avere davanti l’asse centrale difensivo  con Lancini e Marconi affiancati da Accardi e Giron sulle corsie esterne. Centrocampo con capitan De Rose e Dall’Oglio, Luperini da trequartista a recuperare palloni e fare ripartire l’azione, supportato a destra da Valente, unico acciaccato che potrebbe essere sostituito da Silipo o Felici, e a sinistra da Floriano. Brunori ovviamente sarà il terminale offensivo.

Gli abbracci a Guido Gomez

Come ormai abitudine, la formazione alabardata dipenderà dal bollettino dell’infermeria: la vittoria sulla Pro Patria ha lasciato il segno su Lopez e Negro che non si sono allenati intensamente ma tra i convocati ci potrebbero essere, come Sarno, che risente comunque ancora del colpo subito nella partita con il Sudtirol.
Petrella e Iotti sono fuori combattimento ed anche Galazzi sembra abbastanza problematico possa rientrare tra i convocati. Fatti  i conti, davanti ad Offredi dovrebbero schierarsi Rapisarda, Volta e Ligi, con St Clair, Calvano, Crimi e Lopez, se ce la farà o Ala-Myllymaki, con Trotta e Procaccio di supporto a Gomez.
Pochi, come si diceva, i calcoli da fare: per poter continuare il viaggio ed andare nella lontana Palermo con qualche certezza in più, la squadra di Bucchi deve uscire con i tre punti, impresa sicuramente difficile, ma altrettanto possibile se farà vedere lo stesso atteggiamento e la stessa attenzione che le hanno permesso di superare il primo turno degli spareggi.
Si gioca alle 17.30, non mancherà sicuramente il pubblico, compresa una folta rappresentanza di quello rosanero: a dirigere l’incontro Gualtieri di Asti.