L’MV Group Cus Trieste, nell’ultimo weekend, è andata ad un passo dal fare lo “sgambetto” alla seconda della classifica, l’Olimpia Zanè: alla fine, però, i triestini sono tornati dal Veneto con un solo punto in mano a seguito del 3-2 conclusivo che ha segnato un’altra sconfitta per la formazione di Jasmin Cuturic. Segnali che però sono confortanti, visto il livello dell’avversaria: tra i protagonisti della gara, il ’95 Piero Allesch è stato certamente l’elemento più in palla del team triestino, con i suoi 40 punti realizzati. Proprio insieme a lui, arriva la consueta analisi settimanale in casa Cus Trieste.
Una prestazione confortante, sul campo della seconda in classifica: il tuo commento sulla partita?
“E’ stata una gara che abbiamo affrontato con il piglio giusto. Eravamo tranquilli e sfrontati e non abbiamo accusato il fatto di giocare sul campo della seconda della classe, si è visto da subito: siamo partiti “carichi”, peccato per come è andato il secondo set perchè siamo arrivati a un centimetro da portarlo via, poi abbiamo avvertito il calo fisico nel resto della gara e gli avversari ne hanno approfittato. Loro, da secondi in classifica, hanno avuto una costanza maggiore facendo pochissimi errori e, quando abbiamo cominciato noi a sbagliare, ne hanno approfittato”.
Una partita nella quale i tuoi 40 punti hanno dato un gran contributo: non capita tutti i giorni un bottino del genere, che ne pensi?
“Sinceramente non ci credo ancora. Mi sono salvato lo score perchè non so quante volte ancora potrà ricapitare una cosa del genere: mi dispiace ovviamente perchè non si è concretizzata la vittoria di squadra, sarebbe stata veramente la ciliegina sulla torta”.
Che cosa deve fare il Cus per proseguire su questa linea d’onda: avete spesso dimostrato di potervela giocare con tutti.
“Direi che, ad oggi, al Cus manca solo la vittoria. Spesso ci capita che nei set “tesi” perdiamo quella lucidità che ci caratterizza durante tutto il resto della gara e, in questa maniera, veniamo sopraffatti. Mancano poche partite, quello che dobbiamo fare è scendere in campo con sfrontatezza e tranquillità, le stesse caratteristiche che ci hanno accompagnato sabato in quel di Vicenza: sappiamo che dobbiamo dare tutto, ma al tempo stesso è necessario stare tranquilli, perchè quando ci facciamo prendere da emozione e nervosismo allora è davvero dura”.
Credit by Ufficio Stampa ASD Cus Trieste
Piero Allesch: ne mette giù quaranta
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