Nella sua difficile scalata verso posizionitranquille, la Triestina, ora che si è messa alle spalle tre avversarie dirette, è chiamata a compiere un salto di qualità: l’attende, infatti, un’avversaria che viaggia con 18 punti di vantaggio che le valgono il quarto posto in classifica, che ha il miglior attacco del girone con 44 reti all’attivo (cinque delle quali rifilate agli alabardati all’andata), in serie utile da cinque partite.
Parliamo dell’ Atalanta Under 23, squadra che, proprio non bastasse, ha una tradizione largamente favorevole nei confronti con gli alabardati.
Unica pecca attribuibile ai nerazzurri bergamaschi, le 31 reti subite che la relegano nelle ultime posizioni di questa particolare graduatoria, peggio degli alabardati che ne hanno subite 29.
I numeri danno indicazioni ma, come sempre, è il campo a fare le differenze e l’impegno per la squadra di Tesser è sicuramente tosto: i continui miglioramenti del rendimento di Correia e compagni migliorano sicuramente le possibilità di giocarsi alla pari la partita di Caravaggio ma alla base della prestazione ci dovrà essere molta umiltà, moltissima concentrazione, soprattutto una cinica lucidità nel cercare di sfruttare le eventuali disattenzioni dei padroni di casa, votati sempre ad attaccare ma – come dicono i numeri – spesso non altrettanto convinti in fase difensiva.
Gli atalantini, del resto, sono squadra fatta per far giocare con assiduità giocatori che, in prospettiva, entreranno in prima squadra, quindi impostati soprattutto per essere “copia” di quanto Gasperini vuole al vertice, cioè squadre capaci di fare pressing asfissianti e segnare tanto: se ne arrivano anche al passivo, pazienza, l’obiettivo è segnarne sempre uno in più degli avversari.
Compito durissimo per la Triestina, quindi, che dovrà pensare, soprattutto nelle prime battute, a sopportare il probabile assalto dei padroni di casa e ad impedire di doversi trovare a rincorrere il risultato. Atteggiamento accorto, quindi, ma senza rinunciare a sfruttare i probabili spazi vuoti che l’atteggiamento dei nerazzurri potrebbe regalare agli alabardati.
Parliamo di formazione, allora: l’ultima vista all’opera in partenza potrebbe venir confermata anche se qualche piccola variante non manca mai. Detto che non sono stati convocati Rizzo, Pavlev e Kiyine, evidentemente destinati a lasciare la maglia, Ballarini e Germano, infortunati, si è aggiunto alla lista anche Struna (autore del gol all’andata) non a posto fisicamente ma forse anche sul piede di partenza. Gli altri, anche quelli che potrebbero andar via come Krollis, saranno tutti sulla lista che verrà presentata all’arbitro.
Se non ci sarà qualche esperimento, davanti a Roos, dovrebbero esserci Jonnson, Bianconi, Frare e Tonetto: nelle ultime partite Jonnson se l’è cavata da terzino ma, stavolta, il compito potrebbe essere troppo complicato con i “clienti” che si ritroverà davanti. Non è da escludere che Tesser “inventi” qualcosa di diverso, sfruttando i nuovi arrivi come Balcot, Cancellieri e Silvestri.
Per la linea mediana Fiordilino, Correia e Vallocchia sono certezze e quasi inamovibili, con all’occorrenza Braima e Voca pronti a subentrare.
Probabile, ancora, una staffetta tra El Azrak all’inizio e D’Urso che subentra: non sorprenderebbe, comunque, l’esatto opposto.
Per l’attacco, il fiuto di Olivieri è irrinunciabile, forse a far coppia con lui, potrebbe essere Udoh, in considerazione degli spazi che potrebbero esserci in fase di ripartenza, con Vertainen comunque pronto per giocarsi le sue possibilità.
Calcio d’inizio alle 15, arbitrerà Zoppi di Firenze