E’ diffficile capire se sia meglio gioire per il salvataggio della società o esser tristi per quello che non può essere definito che un fallimento della conduzione societaria. Spiace, sempre, per tutti quelli che ci hanno messo e continuano a metterci la faccia ed hanno evitato – ci spiegheranno poi il percorso da fare – che la pallamano sparisse.
Non è la prima volta che succede e, da fuori, sembra quasi miracoloso che il patrimonio sportivo – pensiamo ai giocatori che malgrado tutto continuano a crescere e ottengono risultati – sia stato in qualche modo messo al sicuro. Ma per quanto? Tra qualche mese potrebbero ripresentarsi gli stessi problemi, quindi la situazione va stabilizzata per poter ripartire dal basso ma, per farlo, occorre che all’interno della società si faccia una profonda riflessione, fatta di realismo e di scelte, magari dolorose, ma definitive.
Forse, anche se si fa fatica a farlo, non si può pensare più agli allori passati che restano comunque nei cuori di tutti: lo sport odierno non si accontenta di volontariato ma vuole, per restare ad un certo livello, solidità economica che permetta di lavorare in tranquillità. E’ legge amara, ma ormai irreversibile e non importa nemmeno se i talenti li costruisci in casa, perchè – è la conseguenza – se la base economica non è forte, si finirà per perderli.
La Pallamano a Trieste riparte dall’ A2, più che un successo una consolazione ma anche l’ennesima lezione che dovrebbe venir mandata a memoria per non ripiombare, ad ogni estate, nello sconforto.
Ecco il comunicato ufficiale della Società:
“La Pallamano Trieste comunica di avere iscritto la prima squadra al campionato di serie A2 per la stagione sportiva 2022/23 riuscendo a salvare 52 anni di storia conditi da 17 scudetti, 6 Coppe Italia, 1 Handball Trophy e 11 titoli giovanili nazionali.
Il programma di ristrutturazione societaria sarà accompagnato da un progetto professionale rivolto principalmente al settore giovanile in modo da preparare, nell’arco di 3 anni, una squadra di serie A Gold con il cuore biancorosso.
La società ringrazia tutti coloro che sostengono questo nuovo, ambizioso, progetto che vedrà i nostri colori sempre presenti al PalaChiarbola, tempio della pallamano italiana.”
Credit by Ufficio Stampa Pallamano Trieste