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O la va, o la spacca

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Dopo quattro sconfitte, si fa veramente fatica a immaginare come potrebbe essere la partita successiva come si fa fatica ad accettare le spiegazioni della società in una conferenza stampa, tirata per i capelli, in cui sono piuttosto poche le cose fatte emergere da quella nebulosità che, inevitabilmente, il periodo negativo sottolinea e inspessisce.

Doverosa premessa che attirerà le ire della tifoseria che quest’argomento preferisce nemmeno sentirlo: il calcio di oggi, non il gioco, ma l’ambiente, ha cambiato certe premesse. La squadra, anche se può non piacere, è di chi detiene la parte economica e che ha i suoi diritti di fare e decidere ciò che meglio ritiene. L’unica cosa che si potrebbe chiedere è che affronti anche le domande più scabrose senza palesemente innervosirsi, dando possibilmente risposte plausibili. Ma anche questo, non sempre succede ed è utopistico sperare che avvenga.

Fatta la premessa, cerchiamo di tornare sul campo di gioco: partita infrasettimanale, solito grattacapo per igli allenatori che devono, giocoforza, interrompere la “routine” preparatoria, vedono ridursi il tempo di recupero, sonjo costretti a forzare i tempi di preparazione dell’impegno. Se le cose vanno bene è una situazione ormai necessariamente gestibile, magari ruotando i giocatori, ma se le cose non vanno, le preoccupazioni raddoppiano.

E’ il caso della Triestina, ovviamente che, reduce dalla sconfitta “migliore” della serie perchè, fino a qualche minuto dal termine, un punto a casa poteva portarselo, deve cercare di invertire la rotta con sempre meno certezze in testa.
Salvo considerazioni che non ci è dato sapere, il mister è nel mirino societario e probabilmente si è sentito dire che deve assolutamente vincerla questa sesta partita di campionato. E non fatichiamo ad immaginare cosa dovrebbe succedere al contrario…

Tratteggiato il momento e l’atmosfera che, anche se è comprensibile venga negato, aleggi dalle parti del “Rocco” proviamo a pensare che i problemi non esistano e ipotizziamo chi dovrebbe scendere in campo: come ha confermato lo stesso allenatore, a parte Olivieri, ad oggi sempre in sospeso, indisponibile dovrebbe essere il solo Krollis.

Partiamo allora dalla difesa: Roos, senza dubbio il migliore delle prime cinque giornate, dovrebbe avere nuovamente davanti Struna e Frare, con un pizzico di preparazione in più all’attivo con Moretti e Rizzo utili per eventuali necessità in corso partita.
le due fasce: a sinistra Bijeleveld, perlomeno finchè Tonetto non sarà disponibile, dovrebbe venir confermat6o. A destra, se tutti sono disponibili, potrebbe tornare Germano a meno di una conferma dell’adattato Ballarini, posto che Pavlev non goda della fiducia necessaria.
I tre della linea centrale sono stati scelti e battezzati: Voca a destra, Braima al centro, Correia sulla fascia sinistra. Difficilmente ci saranno novità in merito: a meno che, in osseguio al “turn-over”, uno di loro non possa saltare l’impegno. Nel qual caso, magari ritroverebbe il suo ruolo Vallocchia, con qualche leggero spostamento di zona di campo per gli altri. Non trascurabile Jonnson, comunque, piuttosto che il giovane Thordarson.

Impegnativo veramente formulare il trio più avanzato: per quello di punta il rientrante Vertainen potrebbe spuntarla facilmente, potrebbe ripartire titolare El Azrak, che ha riposato a Lecco piuttosto che Attys, fino ra poco convincente a parte i rigori. Terzo indiziato D’Urso mentre Vicario non sembra proprio in grado di inserirsi se non per qualche scampolo di partita. Da tutto ciò, resta fuori l’ultimo arrivato che, nei minuti giocati, ha fatto praticamente di più di tutti gli altri. Certo non giocava da parecchio, sicuramente ha numeri importanti, potrebbe invertire l’impegno “orario” iniziando dal primo minuto, soprattutto in una partita che vedrà gli avversari, sempre ben ordinati ma sicuramente propensi a creare una certa densità difensiva.
Resta quindi Kiyine il punto interrogativo: c’è la sensazione che sarà sicuramente della partita, ma il dubbio sul momento in cui sarà in campo e sul ruolo che gli verrà richiesto. Ovvio che non sarà semplice decidere quando dove e come farlo giocare e di chi debba prendere il posto.

La società è stata chiara sul punto che è una partita da vincere, non ha importanza in quale modo. Quindi, prepariamoci a tutto ed al contrario di tutto.