tsportinthecity

Non ne veniamo più fuori

Tempo di lettura: 4 minuti

PRO VERCELLI-TRIESTINA 2-1
MARCATORI: pt 10’ Della Morte, 21’ Comi; st 17’ Di Gennaro
PRO VERCELLI: Rizzo, Iezzi, Perrotta, Cristini, Anastasio, Calvano, Emmanuello, Saco (st 18’ Vergara), Iotti, Della Morte (st39’ Guindo), Comi. All. Paci.
TRIESTINA: Pisseri, Ghislandi (st ’30 Furlan), Di Gennaro, Ciofani, Rocchetti, Germano (st 37’ Ganz), Gori, Paganini (st 10’ Celeghin), Minesso (st 10’ Tavernelli), Adorante, Felici. All. Pavanel.
ARBITRO:  Grasso di Ariano Irpino.
NOTE. Ammoniti Perrotta, Calvano, Gori, Cristini.

Nemmeno la forza della disperazione. Triestina ancora battuta in trasferta, senza molte attenuanti per aver sprecato un primo tempo che ha in pratica deciso la gara. Vercelli ringrazia per i graditi regali della difesa alabardata, poi si difende e resiste ai tentativi alabardati che riescono a dimezzare lo svantaggio ma non ad essere lucidi per portare in porto la rimonta. Imbarazzanti per buona parte del primo tempo, gli alabardati si svegliano un po’ nella ripresa ma sono ben lontani da un rendimento che permetta di risalire la corrente. Solite manchevolezze già viste più d’una volta: giocatori che proprio non ci sono come Minesso, come Paganini, altri solo a sprazzi come Felici, ancora una volta Adorante cerca qualcosa ma è inevitabilmente solo: non basta ovviamente e la situazione torna a rabbuiarsi sempre peggio. Una parola buona per i nuovi Tavernelli e Celeghin per come si sono buttati nella mischia. Il futuro è sempre più nero.

Rientra, forse un po’ a sorpresa, Di Gennaro, che all’andata segno il gol del pareggio in extremis,  a far coppia con Ciofani al centro della difesa alabardata con Malomo che si accomoda in panchina mentre Pavanel conferma tutti gli altri titolari che avevano superato Novara. Parecchi ex nelle due squadre: Calvano, Iotti, Valentini tra i vercellesi, Germano adesso alabardato. Divise tradizionali per i padroni di casa e per gli alabardati, con un venticello anche fastidioso, nella giornata sostanzialmente serena.

Prime battute equilibrate ma senza azioni particolarmente pericoloso, poi, dopo dieci minuti, cambia tutto. Iezzi prova la discesa sulla fascia destra, si ferma sulla trequarti e chiama in avanti  Della Morte che controlla, fa due passi avanti e, da distanza abissale, batte di sinistro con forza. Pallone dalla traiettoria subdola: forse il vento, forse il sole, fattostà che Pisseri è decisamente sorpreso ed il pallone s’infila, non lontano dal palo alla sua sinistra. Un vero “eurogol” quello dell’attaccante vercellese, ma la complicità di Pisseri è abbastanza evidente.

Riparte subito la Triestina alla ricerca del pareggio e, per una decina di minuti,  va all’attacco ma non riesce proprio a rendersi pericolosa. Alla prima ripartenza più consistente, i padroni di casa fanno nuovamente male. Sempre Iezzi ad agire sulla fascia destra: stavolta non cerca scambi con compagni vicini ma va al cross verso l’area. Comi è abile a lasciare indietro Di Gennaro poco attentonella marcatura e va a girare di testa: parabola perfetta per prendere d’infilata Pisseri e la Triestina è sotto di due senza averci capito nulla. E, per gradire, i padroni di casa sfiorano anche il terzo gol: azione sempre sulla fascia destra piemontese, sempre con il solito Iezzi che diventa davvero un incubo per gli alabardati della zona del campo, e conclusione dai trenta metri di Emmanuello che Pisseri vede uscire di pochissimo oltre il palo alla sua sinistra.
La Pro Vercelli si abbassa, limitandosi al controllo della situazione: la Triestina, sollecitata da Pavanel, prova ad attaccare, conquista si metri sul campo, ma non riesce ad andare alla conclusione perché la linea difensiva vercellese fa buona guardia.

Sorniona, la formazione di Paci riparte per alleggerire la pressione ed è subito pericolosa: il solito Iezzi, che gli alabardati non riescono proprio a limitare, crossa ed a centroarea Comi colpisce di testa, non centra l’obiettivo, ma ancora una volta fa vedere quanto i centrali alabardati siano fuori misura e sintonia.
Non cambia la storia njella parte restante della prima frazione di gioco,  le illusioni novaresi sono già dimenticate perché la squadra di Pavanel non riesce a combinare nulla in fase offensiva dove Adorante gioca diversi palloni ma anche li perde, dove Felici quasi non si vede, così come Minesso.  Gori  deve pensare a chiudere piuttosto che a ripartire, Germano sembra in difficoltà, Paganini è ancora impreciso. Bel pasticcio, insomma, Triestina ripiombata nel buio. Basteranno quindici minuti in spogliatoio per far girare la situazione? Bella domanda, davvero, anche perché la Pro Vercelli non è che abbia fatto gradi cose a parte approfittare della situazione con un gol impossibile e poi sfruttando i soliti regali offerti in area dagli alabardati.

Non cambia molto la situazione al rientro in campo: la pro vercelli si fa pericolosa con una conclusione di Calvano dalla distanza che Pisseri blocca a terra e Pavanel si gioca la carta dei nuovi: Minesso, impalpabile, lascia il posto a Tavernelli e Celeghin sostituisce Paganini. E la Triestina, improvvisamente, si riaccende  con un atteggiamento più propositivo: su azione di calcio d’angolo dalla sinistra dello schieramento alabardato,, Felici la batte tesa alla perfezione poco avanti all’area di porta dove, com’era successo all’andata, Di Gennaro anticipa tutti di testa e dimezza lo svantaggio. Si apre una possibile nuova partita alla caccia del pari: Tavernelli, come Celeghin, porta un po’ di brio e mette in azione Ghislandi che fa tutto bene, riesce ad entrare in area e tocca dietro dove, ahimè, non c’è nessun alabardato pronto a battere a rete.

Si sveglia la Pro vercelli, Emmanuello prova dalla distanza ma la mira è sbagliata, ben più pericolosa la conclusione ad effetto di Della Morte che costringe Pisseri ad una respinta non facile.

Pavanel si gioca la carta Furlan: abbassa  Germano in difesa al posto di Ghislandi per dar più peso al centrocampo alabardato e poco dopo inserisce anche Ganz al posto di Germano.

Finale abbastanza convulso con la la Triestinache  ci prova: mischione davanti a Rizzo con possibile tocco di braccio di Perrotta, colpo di testa, su corner, di Di Gennaro che scivola oltre il palo lontano, contropiede vercellese con tiro di Guindo sull’esterno della rete, fino all’ultimo tiro, ancora di Di Gennaro, dal limite dell’area, che però svirgola la palla che non produce l’effetto desiderato. Triplice fischio e Triestina ancora battuta in trasferta.