TRIESTINA-ARZIGNANO 4-1
MARCATORI: pt 2′ Lescano, 4′ Vallocchia, 24′ Grandolfo; st 25′ Vallocchia, 31′ D’Urso
TRIESTINA: Matosevic; Germano, Malomo, Moretti, Anzolin (st 36’’ Rizzo); Celeghin, Correia, Vallocchia (st 36’’ Pierobon); El Azrak (st 13’’ D’Urso), Finotto (st 13′ Adorante), Lescano (st 36′ Redan). All. Tesser
ARZIGNANO: Boseggia; Davi (st 27′ Cariolato), Molnar, Piana, Bernardi (st 38′ Gemignani); Lakti, Bordo (st 33′ Casini), Antoniazzi (st 38’’ Centis); Barba, Grandolfo (st 33′ Cazzadori), Parigi. All. Bianchin
ARBITRO: Canci (Carrara) NOTE. Ammoniti: Bordo, Grandolfo, Lakti (Ar), El Azrak, Celeghin (Ts)
In quattro minuti la pratica sembrava già archiviata. Poi, per un buon risveglio dell’Arzignano e, non meno, per una certa rilassatezza della Triestina, la partita si è letteralmente trascinata fin quando in una nuova manciata di minuti del secondo tempo, la squadra di tesser ha ampiamente legittimato il dodicesimo risultato utile e una “formale” risposta al Mantova che è tornato alla vittoria proprio sul campo dell’Atalanta Under 23 dove gli alabardati, martedì, dovranno recuperare la partita rinviata la scorsa settimana.
Risultato ampio, appena scalfito dal gol degli ospiti, bravi ma aiutati, in un certo senso, da un ritardato rientro degli alabardati che ha provocato un po’ di caos nell’area dopo la respinta di Mtosevic. Avanti di due gol, del resto, che deve fare una squadra che sa che fra due giorni torna in campo e non ha nemmeno troppo tempo per recuperare, figurarsi di poter preparare al meglio la partita contro una formazione che, non va dimenticato, viaggia con il gruppo di testa: logico non forzare, abbastanza prevedibile il controllo del gioco senza rischi, fidando comunque su un pacchetto difensivo che concede poco agli avversari ed è molto abile a chiudere le possibili vie verso la porta. Poi arriva il gol che carica gli avversari e per parecchio tempo la Triestina sembra lasciar fare, quasi poco preoccupata.
Nella ripresa, i soliti cambi danno il segnale della ripartenza: stavolta è piacevole il ritorno in campo di D’Urso che, da subito, ribadisce le sue qualità, trovando anche il gol personale, quello che ristabilisce anche un vantaggio rassicurante per gli alabardati
Il tutto, ovviamente, senza dimenticare le due segnature di inizio partita: entrambe partono dalla solita fascia destra dove Germano, Celeghin e Finotto fanno viaggiare la palla quasi a piacimento e trovano due movimenti quasi analoghi prima di Lescano, poi di Vallocchia: quest’ultimo, poi, santifica la sua prestazione con un gol spettacolare che fissa il risultato e chiude ogni discussione. Se poi qualcuno vuole andare a cercare i segnali fausti, che dire della traversa e del palo che nel finale negano agli ospiti ogni soddisfazione,
Tiriamo le somme: dodicesimo risultato utile che rende ancor più “seccante” il pari con la Pro Sesto, squadra che sembra aver sfruttato bene la settimana forzata di sosta, Lescano che torna al gol, Vallocchia “superbo” tecnicamente nella sua prestazione da goleador, D’Urso ritrovato, ma sarebbe ingeneroso non parlare degli altri, da Matosevic, che le sue parate le ha fatte, a Germano ed Anzolin, inappuntabili sulle fasce, a Celeghin e Correia, colonne di un centrocampo che con Vallocchia si candida a migliore della categoria, per arrivare a Finotto ed El Azrak, a Pierobon, Adorante e Rizzo. Senza dimenticare le capacità di tesser che sa dare le giuste motivazioni ai suoi uomini, soprattutto a chi subentra a partita iniziata e spesso cambia le carte in tavola.
Due giorni e mezzo per rifiatare e sotto con l’Atalanta U23: per il momento, conviene guardare alla giornata, per altri obiettivi si può ancora aspettare e lasciare che altri si affannino a tirare il gruppo.
Credit by Emilio Ripari – Ufficio Stampa Triestina Calcio 1918