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Mike Arcieri nuovo GM di Trieste?

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La notizia, clamorosa, è originata da un articolo de La Prealpina a firma Giuseppe Sciascia, rilanciato nel giro di pochi minuti da tutte le testate specializzate, anche di respiro nazionale come Eurosport e Gazzetta dello Sport. Notizia sorprendente per due motivi: in primo luogo perché l’attuale General Manager di Varese, fresco di nomina a dirigente dell’anno nella LBA, decide di finire qui l’avventura all’ombra (in senso letterale) di Luis Scola dopo una stagione nella quale si rivela un vero guru del mercato, sul quale è andato a scovare giocatori dal rapporto qualità/costo clamorosamente vantaggioso. Ma è sorprendente soprattutto per la prossima destinazione professionale del manager americano: a quanto pare Cotogna Sports Group è riuscita a convincerlo a sposare la causa triestina pur partendo dalla serie inferiore offrendogli un ruolo da plenipotenziario. Se la notizia fosse confermata, sarebbe del tutto comprensibile il riserbo rispettato finora dal club giuliano, dal momento che il contratto di Arcieri alla Pallacanestro Varese scadrà il 30 giugno.

Michael Arcieri è un manager dotato di clamorosa esperienza in ambito cestistico soprattutto oltreoceano, dove ha rivestito per quattro anni il ruolo di Director of Basketball Administration agli Orlando Magic e per le successive cinque stagioni quello di Director of Basketball Strategy ai New York Knicks prima di essere convinto da Luis Scola a varcare l’oceano. Agli scettici che osservavano come il basket negli USA sia profondamente diverso da quello europeo, e dunque come una prestigiosa carriera nella NBA non sia garanzia di successo in Italia, è arrivata la risposta del campo: dopo almeno un decennio il palasport Masnago ha fatto registrare praticamente sempre il tutto esaurito, per ammirare una squadra divertente, innovativa e vincente, prima dell’amara esclusione a tavolino dai playoff dovuta alle note vicende giudiziarie rispetto alle quali il dirigente americano è peraltro del tutto estraneo.

La nomina di Arcieri a numero 1 della società a Trieste porterebbe con sé qualche dubbio sulla possibile conferma di Marco Legovich come coach per tentare di risalire da subito, finora data per scontata da quasi tutti. Il nuovo GM potrebbe decidere per un cambio di rotta scegliendo un coach più adatto al tipo di impostazione tecnica e gestionale che porterà in dote: per capirsi, un tecnico alla Matt Brase, esperto di tecnologia applicata allo sport, di intelligenza artificiale e big data sintetizzati in software al quale affidare l’impostazione di mercato, allenamenti e partite.

Nel tipico stile improntato alla discrezione che abbiamo imparato a conoscere nei primi mesi triestini della proprietà americana, ci dobbiamo però aspettare almeno un altro paio di settimane di assenza di novità ufficiali, che del resto per motivi contrattuali non potranno esserci. Poi inizierà veramente il nuovo corso, che se seguirà il botto iniziale non potrà che riservare sviluppi clamorosi per assecondare l’unico proclama lanciato in modo forse un po’ improvvido dal presidente De Meo: la volontà di rimanere in A2 per una sola stagione.