Trento-Triestina 1-1
Marcatori: pt 10′ Vertainen (rig.); st 46′ Di Carmine
Trento: Tommasi; Frosinini, Cappelletti, Trainotti, Bernardi (st 1′ Fini); Peralta (st 15′ Giannotti), Rada, Aucelli (st 35′ Petrovic); Anastasia (st 26′ Ghillani), Di Carmine, Di Santo. All. Tabbiani
Triestina: Roos; Moretti, Struna, Rizzo; Ballarini (pt 35′ Germano), Braima (st 1′ Voca), Correia, Vallocchia, Bijleveld; El Azrak (st 42′ Pavlev), Vertainen (st 20′ Attys). All. Marino
Arbitro: Angelillo di Nola.
Note. Ammoniti Di Carmine, Peralta, Braima, Struna, Vallocchia.
Tutto sommato, allora, non ci voleva poi molto per capire quel che non andava. A Trento, sul nuovo sintetico del Briamasco, la Triestina, dopo il lungo digiuno, riemerge e si porta a casa un punto. Brodino? Certo, anche perchè non si può sempre prendere un gol all’inizio o alla fine della partita, ma brodino saporito, non certo fatto con i dadi…
E quasi spiace dover constatare che il mister esonerato ha pagato per la cocciutaggine di non voler cambiare il suo schema preferito e dalla perseveranza di cercare di far fare a certi giocatori cose che non sono nelle loro corde. Del resto a pagato di persona e, immaginiamo, sarà già tornato in Olanda dove, sicuramente, senza le pressioni italiche, troverà una nuova squadra dove poter venir seguito e meglio compreso.
Quanto alla Triestina, non ne è ancora fuori: resta il nodo del nuovo allenatore posto che, malgrado le intuizioni positive, Marino difficilmente dovrebbe restare sulla panchina principale alabardata. Però, visto che comunque rientra tra gli stipendiati, magari, con un calcolo strettamente economico, la società potrebbe anche pensare di adeguarsi alla situazione.
Ma cosa è cambiato? Il modulo, ovviamente, mettendo davanti a Roos tre difensori centrali, riportando Correia in posizione più centrale in cui ha recuperato una montagna di palloni, inserendo un mediano come Vallocchia e dando fiducia ad El Azrak, rivisto molto vicino per rendimento a quanto fatto nello scorso campionato.
Ne viene fuori maggior equilibrio, una difesa attenta e meglio coperta dai centrocampisti, un attacco più agile e propositivo che costruisce anche il vantaggio ma ha, questa volta, il difetto di sbagliare quelle occasioni che avrebbero, probabilmente, chiuso la partita.
Nella giornata di sole, padroni di casa in completo blù con inserti colorati, Triestina in divisa “esterna”, quella bianca con gli inserti rossi.
Dopo un possibile pericolo su punizione di Anastasia, la Triestina si fa vedere con un contropiede di El Azrak concluso con un diagonale che va fuori di non molto sul palo più lontano. Roos è chiamato a difendersi d’istinto su una girata sotto misura di Di Carmine, E nella successiva avanzata, la Triestina apre le danze: Braima infila in verticale la palla su cui si avventa Vertainen che va a terra per l’intervento di Trainotti punito dall’arbitro con la massima punizione. Sul dischetto, vertainen la mette fuori dalla portata di Tommasi e, per la seconda volta in stagione, la Triestina si porta in vantaggio dopo un lungo digiuno.
Arretra in difesa la formazione alabardata, il Trento alza la pressione, crea un’occasione con una bella girata di Cappelletti ma sulla traiettoria c’è Moretti che respinge.
Peralta, da calcio piazzato, solletica i guantoni di Roos e quando riparte, la squadra di Marino costruisce con El Azrak un pallone d’oro per Bijlevard che, dalla sua fascia sinistra, calcia bene, ma sull’esterno della rete. Subito dopo, altre due occasioni per gli alabardati: Vertainen con una finta, smarca El Azrak che batte a rete ma trova Tommasi a respingere d’istinto e poi si ripete, su traversone di Braima, ma viene ribattuto dalla difesa.
Al ritorno in campo, subito pericolosa la Triestina: un sinistro di Vallocchia respinto da Tommasi arriva sui piedi di Vertainen che non riesce però a concludere e sull’altro fronte è Anastasia ad avere l’occasione per il pari quando, su un lancio dalle retrovie, s’infila tra Rizzo e Bijleveld per andare a concludere, però alto, dal limite dell’area. Insistono i padroni di casa: Frosini, su traversone di Fini, colpisce di testa ma manda alto e Correia allenta la pressione andando a concludere di potenza con un destro salvato d’istinto dal portiere trentino.,
raccoglie
La Triestina che bada a coprirsi, non rinuncia a qualche ripartenza: El Azrak apre bene per l’accorente Germano che manda però a lato e il Trento ha nuovamente una buona occasione con Frosini la cui conclusione è respinta da Struna e Voca, entrato per Braima all’inizio ripresa. El Azrak è ispirato e, ancora una volta, va a servire Bijlevard che ha sul sinistro la palla del raddoppio: un peccato davvero sprecarla. Mentre il Trento attacca, gli alabardati agiscono di rimessa ed è Vallocchia a pescare Germano verso il fondo e sul suo cross al centro, Attys manca clamorosamente la mira spedendo di piatto a lato un gol quasi fatto.
Una punizione di Rada fa venire i brividi a tutta le retroguardia triestina ma non provoca altri danni e a poco dalla fine, El Azrak, lanciato da germano che ha inscenato il contropiede, si mangia il raddoppio solo davanti a Tommasi che riesce a respingere. Troppe reti sbagliate e gli alabardati vengono punti appena inizia il recupero: azione che parte dalla bandierina, pallone sfiorato da un trentino su cui si avventa con intuito Di Carmine che rimette la partita in parità.
Prova a vincere la squadra di casa ancora con il suo goleador di giornata con un colpo di testa alto sulla traversa, poi Vallocchia, per due volte, cerca la conclusione dalla distanza ma non ce n’è più per nessuno.
Ed ora, in attesa di vedere come finirà la partita degli allenatori.
Photoredit: sito ufficiale Triestina Calcio 1918