Nella trasferta della Lussetti a Sacile, nell’ottava di ritorno del campionato di C Silver, la partita non si gioca. Le squadre sono pronte, l’orologio segna le 18.45, ma il medico non è ancora presente. Sollecitato al telefono segnala di essere a poca distanza, fermato da un passaggio a livello, in attesa di passare. La Servolana si dichiara disponibile ad aspettare ma gli arbitri, dopo un breve consulto, decidono che la partita non si gioca, persa a tavolino dall’Humus a causa dell’inopinata assenza.
Il medico arrivo poco dopo, con un ritardo di tre minuti, ma non c’è niente da fare e le squadre tornano negli spogliatoi senza aver toccato palla.
In un periodo difficile come questo, tra partite rinviate, recuperi in giornate impossibili e società che si impegnano per portare avanti questa C Silver in tutti i modi, un ritardo di tre minuti e l’applicazione rigorosa del regolamento, sapendo che il medico sarebbe arrivato di li a poco, sembrano fuori tempo. Forse anche la Federazione dovrebbe trovare, nelle sue corde, un minimo di elasticità, che senz’altro servirebbe a rasserenare gli animi esacerbati di molte formazioni.
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Medico in ritardo: salta la partita
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