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L’Unione s’è desta

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Triestina-Pro Patria (73’Udoh (T) )

Triestina: Roos, Jonsson, Silvestri, Frare, Tonetto, Fiordilino (69′ Braima), Correia, Voca (83′ Kosijer), Cortinovis (58′ D’Urso), Strizzolo (58′ Udoh), Olivieri (83′ Vertainen). All. Tesser

Pro Patria: Rovida, Bashi, Citterio (69′ Nicco), Coccolo, Renault, Mehic, Cavalli, Ferri (80′ Pitou), Barlocco, Toci (80′ Curatolo), Rocco (58′ Beretta). All. Caniato

Arbitro: Caruso di Viterbo, assistenti Tomasi di Lecce e Di Carlo di Pescara

Spettatori: 4346 di cui 1033 abbonati

Tre punti dal peso specifico incalcolabile quelli conquistati da una generosa Triestina nello scontro diretto con la Pro Patria, tre punti che le consentono intanto di raggiungere la Pro Vercelli al quintultimo posto, mettendo nel mirino il Lecco, due punti più sopra, che però deve ancora disputare la sua partita casalinga contro un Vicenza lanciassimo all’inseguimento della promozione diretta. A sei giornate dal termine, dunque, nonostante le disastrose vicende societarie, l’Unione può ancora legittimamente sperare nella salvezza diretta, sebbene il calendario che aspetta i rossoalabardati non sia fra i più agevoli. E’ una vittoria arrivata al termine di una partita difficile, al cospetto di una squadra specialista nei pareggi esterni, piuttosto sterile in attacco ma dotata di una difesa statisticamente migliore rispetto a quella dei padroni di casa, che per la seconda partita casalinga consecutiva si trovano quindi ad affrontare una squadra chiusa, schierata con un modulo super prudente, ben determinata ad interrompere sistematicamente le trame alabardate a metà campo e magari tentare di colpire in contropiede. In avvio la sensazione, perciò, è quella di assistere alla fotocopia della scialba prestazione di sette giorni fa, quando fu la Pergolettese ad ergere trincee impenetrabili, finendo poi con un bel po’ di fortuna a strappare un punticino, una sensazione che perdurerà per l’intero primo tempo. E’ la Triestina, come prevedibile, a fare la partita, a mantenere costantemente l’iniziativa, con Tonetto, Correia e Cortinovis a cercare costantemente le percussioni o l’imbucata giusta, ma con gli ospiti che riescono sempre ad impedire la finalizzazione. Olivieri è isolato e mal servito, ed allora la soluzione potrebbe essere quella di provarci da fuori, conclusione che non è certo la specialità della casa in casa alabardata. D’altra parte l’Unione non corre mai alcun pericolo reale almeno fino al 94′, quando una Pro Patria ormai disperata si riversa nella metà campo triestina alla ricerca del tutto per tutto: occasione, peraltro, ben sventata dal duo Roos-Jonsson. A parte una decina di minuti in apertura di ripresa con la Triestina arretrata a rifiatare che appare un po’ in confusione dal punto di vista tattico, e la Pro Patria a cercare di approfittarne con una costante quanto scarsamente incisiva pressione nella metà campo avversaria, la squadra di Tesser non dà mai l’impressione di lasciare il comando delle operazioni agli avversari: anche nel momento del massimo sforzo dei lombardi, in effetti, la difesa rossoalabardata pare organizzata e lucida, e non commette mai errori in grado di generare quell’episodio che (da un lato o dall’altro del campo) avrebbe alla fine deciso la partita. Nella seconda parte di ripresa, poi, sono i cambi decisi da Tesser, soprattutto Braima e Udoh, a dare la freschezza e la velocità che, alla lunga, generano l’occasione che determina la direzione che prenderanno i tre punti.

Conforta, più che la qualità e, naturalmente, il risultato, l’atteggiamento della Triestina, tornata a rialzare la testa ed a metterci intensità e determinazione su ogni contrasto, mentalità che sul campo dell’AlbinoLeffe pareva tramontata sotto i colpi delle mazzate extra campo (e che infatti era costata una netta sconfitta), ma che sembra tornata ad essere la cifra distintiva dell’Unione nella versione di Attilio Tesser. Da segnalare, nel finale, l’ingresso di un giovane triestino della Primavera, Simone Kosijer, un promettente classe 2006 apparso per nulla intimidito dall’esordio fra i professionisti.

Ora c’è giusto il tempo di godersi i tre punti, di attendere il risultato del Lecco (che giocherà in posticipo lunedì sera) e sarà già tempo di entrare in modalità trasferta mettendo nel mirino l’impegno di sabato prossimo a Gorgonzola contro un Giana Erminio che veleggia in piena zona playoff a 46 punti, ben 8 più di quelli realizzati sul campo dalla Triestina.

La cronaca

Triestina pericolosa per la prima volta alla mezz’ora: cross dalla sinistra di Voca raccolto da Correia che tira al volo di collo pieno, il pallone sembra ben indirizzato ma viene murato. Al 33′ Silvestri raccoglie di testa una lunga punizione dalla fascia destra, la sua conclusione è pericolosa ma viziata da un fallo ai danni del diretto avversario. Al 40′ è la Pro Patria a provarci: la deviazione di testa di Toci, che raccoglie un cross dalla sinistra, viene smorzato dalla difesa triestina nelle mani di Roos.

L’inizio della ripresa vede la decisa pressione della Pro Patria con la Triestina chiusa nella sua metà campo. Al 56′ una punizione dal limite di Rocco finisce sull’esterno della rete. Al 57′ Cortinovis entra in area e riesce a concludere di punta da buona posizione, il pallone si spegne tre metri a lato del palo sinistro difeso da Rovida. Al 62′ una punizione calciata da Tonetto da un paio di metri fuori dall’area finisce di poco a lato del palo destro della porta ospite. Al 70′ ci prova Voca, che raccoglie una triangolazione e fa partire un gran tiro dal limite che finisce di poco alto sulla traversa. Al 73′ passa la Triestina: Udoh arriva di gran carriera, raccoglie il passaggio da fondo campo Correia e da pochi metri all’interno dell’area di rigore trova lo spiraglio giusto a fil di palo. Ultimo brivido al 94′: Pitu ci prova dal limite dell’area, Roos respinge a terra ma non blocca, Jonsson spazza lontano. Non c’è più tempo, finisce così.