“E’ noto come Trieste sia considerata una tra le città più sportive d’Italia. Un motivo di orgoglio cui da decenni, fatta eccezione per il calcio a tutti i livelli e il basket di vertice, purtroppo non corrisponde da parte dell’Amministrazione comunale – sia quelle da Lei guidate che altre precedenti – una adeguata attenzione in termini di programmazione, manutenzioni, sostegno e stimolo.
Ad essere penalizzate sono in particolare le oltre 100 associazioni sportive dilettantistiche che praticano attività indoor. Circa 8mila atleti, tra maschi e femmine, che si allenano in 54 palestre di proprietà comunale o afferenti all’Edr, inserite quasi tutte in plessi scolastici. Impianti che versano per lo più in condizioni assai precarie, spesso al limite della pericolosità.
In più occasioni, specie negli ultimi due anni del mio mandato di presidente del Comitato provinciale della Federazione Italiana Pallavolo, ho sollevato il problema di palestre che cadono a pezzi sia in commissione trasparenza che scrivendo sia a Lei (più e più volte ) che all’assessore allo Sport Rossi. Ma ahimè non ho mai avuto alcun riscontro da parte sua né tanto meno dall’assessore. Vabbè pazienza, potrò farmene una ragione.
Ma non posso farmi una ragione delle dichiarazioni rese pubblicamente nei giorni scorsi dal suo assessore in una conferenza stampa, Dichiarazioni che sono apparse una bacchettata alle Federazioni sportive e alle società. Dichiarazioni che di fatto umiliano un esercito di dirigenti che ogni giorno impegnano buona parte del loro tempo (gratuitamente e volontariamente) per dar vita e speranza ai sogni dei nostri ragazzi.
I problemi sono sotto gli occhi di tutti ma evidentemente si preferisce non assumersi le proprie responsabilità, non ammettere quanto il Comune di Trieste NON fa per lo sport (calcio e basket di livello esclusi ) per attribuire colpe, in maniera indiscriminata e generalizzata, senza indicazioni precise, alle associazioni e alle Federazioni.
Ma quali sono i problemi, Lei forse si chiederà? Gliene cito alcuni (quanto meno i più eclatanti):
Polo di San Giovanni: una “meravigliosa” scatola vuota di color grigio, in stato di abbandono e degrado, di cui Lei, signor Sindaco, in campagna elettorale aveva promesso una soluzione a stretto giro. Il progetto esecutivo di quell’opera era del 2008, e c’erano anche i finanziamenti. Ora si parla di bando entro l’estate. 14 anni dopo…
Palestra scuola Caprin, cantiere aperto dal 2015, finanziamenti per la sua sistemazione andati perduti. Oltre al mancato utilizzo da parte delle Asd è stato informato che gli studenti della scuola Caprin sono costretti a praticare attività motoria nelle palestre al Rocco?
Palestra scuola Biagio Marin: quando fuori piove ..piove anche dentro.
Campo all’aperto scuola media Stock: inagibile, le strutture sono corrose dalla ruggine…
Per non parlare dello Stadio Grezar , una storia infinita, forse peggio della Salerno-Reggio Calabria
Esempi che rappresentano la parte emersa di un iceberg. Sentiamo ripetere che il Comune ha investito ingenti risorse nello sport. Vero! Ma quanto per rifare campi di calcio e quanto per sistemare le palestre? La sproporzione è sotto gli occhi di tutti. Perché questa disattenzione e discriminazione?
E anche quanto si decide di investire, mi spiega per quale ragione si punta sul rifacimento della palestra di una scuola come la Giotti Stuparich che non ha né potrà avere una adeguata viabilità di accesso né parcheggi?
Signor Sindaco, Le ricordo che il diritto allo sport ha trovato degna collocazione nella Costituzione (art.32 «La Repubblica riconosce e favorisce il diritto allo svolgimento dell’attività sportiva e ricreativa. La legge assicura la realizzazione degli strumenti idonei a garantire l’esercizio libero e gratuito dell’attività di cui al terzo comma».
Le ricordo anche che lo sport – che in Italia vale 96 miliardi di euro e genera almeno 389000 posti di lavoro – è sinonimo di salute, fondamentale strumento di prevenzione e quindi gli sportivi contribuiscono al risparmio dei costi della sanità pubblica.
Per cui gentile signor Sindaco, invito Lei e la Sua Giunta a un maggiore impegno nei confronti dello sport e, di conseguenza, delle giovani generazioni. E La invito anche a mettere un freno alle dichiarazioni del Suo assessore allo Sport, che con il Coni, le Federazioni e le società deve sapersi confrontare in maniera serena e costruttiva.
Rimanendo a Sua disposizione per accompagnarLa in una visita nelle palestre della città più sportiva d’Italia, così da poter constatare di persona lo stato dell’arte, la saluto cordialmente e Le auguro buon lavoro.
Walter Rusich, Dirigente sportivo“