Il ticchettio giornaliero del mercato biancorosso batte un altro colpo: dopo coach Christian, Bossi, Deangeli, Candussi e Vildera arriva l’annuncio dell’arrivo dell’ex capitano di Varese Giancarlo Ferrero. La sollevazione popolare seguita all’annuncio del mancato rinnovo del contratto di Ferrero alla OpenJob Metis Varese dopo otto anni di dedizione totale, dà l’esatta dimensione del ruolo non solo tecnico ricoperto dal giocatore in seno al club e nell’ambiente cestistico lombardo. Innesto che potrà dunque essere fondamentale anche per lo spogliatoio e nei rapporti con i tifosi. L’impopolare decisione di Luis Scola di escluderlo dal progetto tecnico varesino, unitamente alla “corte” del suo ex GM Arcieri sono evidentemente state decisive per portare Ferrero all’ombra di San Giusto.
La sua esperienza, però, sarà una importantissima iniezione anche in campo: ala di 197 cm per 98 kg, può giocare sia da 4 che da 3 e, come Trieste suo malgrado ha più volte potuto constatare, risulta pericolosissimo anche da oltre l’arco, capace com’è di entrare a freddo e “spaccare” le partite con sequenze da tre.
Il prossimo innesto potrebbe essere annunciato direttamente dal presidente De Meo, che sarà al fianco del GM Arcieri di ritorno dalla Summer League di Las Vegas (si spera con il taccuino stracolmo di idee) alla conferenza stampa nella quale verrà svelata la campagna abbonamenti. Tutto lascia supporre che possa trattarsi proprio di Ariel Filloy, entrata che teoricamente chiuderebbe la strada alla possibile riconferma di Michele Ruzzier, sempre meno probabile ogni giorno che passa. Successivamente mancherebbero all’appello ancora un paio di pedine fondamentali nel roster degli italiani, senza naturalmente parlare dei due stranieri la cui scelta (a maggior ragione quest’anno con il blocco dei nuovi tesseramenti prima dei playoff) non potrà essere sbagliata.
“Nelle ultime stagioni Gianca è stato uno dei migliori tiratori da tre punti in Italia – l’analisi del General Manager della Pallacanestro Trieste Michael Arcieri – La sua capacità di cambiare completamente l’andamento di una partita con un tiro da tre tempestivo è sorprendente. La versatilità che porta al roster, potendo giocare in entrambe le posizioni di ala, è inestimabile. La sua meritata reputazione di grande leader, compagno di squadra e ambasciatore del gioco lo precede; il suo contributo sarà visto e sentito in tutto l’ambiente”.