UEB Gesteco Cividale – Apu Old Wild West Udine 75-73 (19-23, 18-19, 22-19, 16-12)
UEB Gesteco Cividale: Lucio Redivo 18 (1/3, 5/11), Derrick Marks 15 (6/9, 0/1), Gabriele Miani 13 (5/5, 1/4), Francesco Ferrari 8 (3/5, 0/1), Giacomo Dell’ agnello 7 (1/2, 1/2), Eugenio Rota 7 (2/5, 1/3), Leonardo Marangon 5 (1/2, 1/2), Matteo Berti 2 (1/1, 0/0), Niccolò Piccionne 0 (0/0, 0/0), Enrico Micalich 0 (0/0, 0/0), Davide Pittioni 0 (0/0, 0/0), Francesco Goi 0 (0/0, 0/0). Allenatore Stefano Pillastrini. Assistenti: Giovanni Battista Gerometta, Alessandro Zamparini.
Tiri liberi: 8 / 12 – Rimbalzi: 27 5 + 22 (Giacomo Dell’ agnello 8) – Assist: 10 (Eugenio Rota5)
Apu Old Wild West Udine: Mirza Alibegovic 21 (1/5, 6/9), Matteo Da ros 14 (1/4, 4/4), Xavier Johnson 12 (3/7, 2/5), Anthony Hickey 7 (3/8, 0/2), Francesco Stefanelli 7 (2/4, 1/4), Lorenzo Caroti 6 (1/3, 1/2), Iris Ikangi 4 (1/1, 0/0), Giovanni Pini 2 (1/1, 0/0), Davide Bruttini 0 (0/3, 0/0), Lorenzo Ambrosin 0 (0/0, 0/0). Allenatore Adriano Vertemati. Assistenti: Giorgio Gerosa e Lorenzo Pomes.
Tiri liberi: 5 / 8 – Rimbalzi: 26 7 + 19 (Giovanni Pini 6) – Assist: 13 (Mirza Alibegovic, Anthony Hickey, Francesco Stefanelli, Lorenzo Caroti, Giovanni Pini 2)
La quinta sfida sul parquet di via Perusini tra la Gesteco Cividale e l’APU OWW Udine, dopo che i quattro precedenti delle ultime due stagioni facevano registrare due successi per parte, era destinata a far pendere l’equilibrio o verso il ponte del diavolo o verso l’angelo del castello almeno nello score del derby friulano disputato sulle rive del Natisone, in quanto negli incroci complessivi i bianconeri udinese hanno già prevalso in 8 occasioni delle 11 precedenti, incluse due gare di Supercoppa.
Forte di tre successi consecutivi con ampi margini inflitti agli avversari di turno, con il coach Adriano Vertemati sempre uscito vincitore nelle tre sfide con i gialloblù di Pillastrini e che aveva a disposizione l’intero roster, superato lo “spavento” di perdere qualche pezzo pregiato per strada dopo la gara con Cento, l’APU Udine rappresentava per le Aquile di casa un ostacolo assai più arduo da superare per mantenere inviolato il proprio “fortino” dove avevano già ottenuto gli “scalpi” di Forlì e Brindisi.
Per tentare l’impresa e superare uno dei migliori e più ambiziosi quintetti del campionato, con il Sindaco Lucio Redivo e Mastellari non al meglio della condizione dopo la gara persa domenica scorsa a Verona, la Gesteco poteva contare sul desiderio di rivalsa dei suoi sette decimi rispetto alla pesante sconfitta a domicilio inflitta loro dall’APU lo scorso dicembre, sul calore, sull’incessante sostegno della marea gialla che ha gremito in ogni ordine di posti il palazzetto e sul collaudato sistema di gioco di un gruppo che si conosce a memoria e riesce ad andare, specialmente tra le mura amiche, oltre i suoi limiti. L’impresa è andata in porto sul filo di lana, di un match entusiasmante che ha visto Cividale in apnea inseguire a lungo, non mollare mai come da “marchio di fabbrica”, resistendo a tutti i tentativi degli ospiti di “uccidere” la gara con allunghi decisivi guidati dal loro capitano Alibegovic. Da registrare sul fronte ducale l’apporto di 8 uomini tutti a referto, con Redivo e Marks sugli scudi, assieme ad una prova decisamente positiva del “baby” Ferrari.
In un palazzetto tutto esaurito come prevedibile, in un clima di festa e passione sportiva su entrambe i fronti, alla prima palla a due si sono presentati sul parquet Redivo, Marks, Marangon, Dell’Agnello e Miani per le Aquile e Hickey, Stefanelli, Alibegovic, Johnson e Pini per gli uomini di Vertemati; Udine esce meglio dai blocchi di partenza e si porta sul 7-14 a 6’16”con un Johnson implacabile ed il capitano Alibegovic pronto a ribattere subito dall’arco ad una tripla di Lucio Redivo; Pillastrini manda in campo Berti per Miani e in questa fase è Marks che tiene in partita Cividale che torna a – 5 (12-17) dopo una penetrazione di Dell’Agnello ma Udine strappa ancora con Hickey (12-21) e si arriva alla prima sirena con gli uomini di Vertemati avanti solo di 4 lunghezze (19-23) perchè i padroni casa alzano l’intensità in difesa e riescono a punire in transizione dopo alcuni recuperi, con una schiacciata di Ferrari che riporta sotto Cividale.
L’inizio della seconda frazione vede le due compagini ribattere colpo su colpo, con il divario che resta immutato a 6’57” (23-27) e Cividale, che era rifatta sotto sempre con incursioni di Ferrari sul 26-29, fallisce 2 possessi per raggiungere la parità e subisce poi un break con due triple di Alibegovic che la rispediscono a – 9 (26-35) quando mancano 4’31” all’intervallo lungo; il cuore ducale pulsa forte e aggrappandosi al Sindaco Redivo, che riprende a colpire dall’arco, torna a – 3, fallendo ancora l’aggancio (33-36) a 2’10”. Stavolta è Da Ros che si prende il compito di rispedire indietro le Aquile, e a sua volta, con due conclusioni consecutive dall’arco riporta l’APU sul + 8 (34-42) prima che un canestro “impossibile” da 3 del mago Rota a 8 centesimi mandi tutti al riposo sul 37-42.
Si rientra dagli spogliatoi e Cividale, con Miani e un ispirato Marks si porta ad 1 lunghezza (43-44) e dopo un botta e risposta tra Johnson e Redivo dall’arco (46-47) a 6’10”, le Aquile falliscono per due volte il possesso del primo vantaggio, che viene raggiunto con una tripla di Jack Dell’Agnello per il 49-47 a metà frazione e che induce Vertemati a chiamare time-out; Udine non si scompone e con Stefanelli e De Ros, sempre dall’arco torna avanti 49-53; il match ora si gioca davvero sul filo dell’equilibrio perché la Gesteco stoppa tutti i tentativi di fuga dei rivali e chiude il tempo sotto 59-61 dopo un canestro di Da Ros a 5” dalla penultima sirena.
L’ultima frazione è la prevedibile “battaglia” su ogni possesso, con difese molto intense e diversi errori su entrambe i fronti, con il tabellone segna 64-64 a 6’01” dopo una tripla siderale dell’asso di Bahia Blanca; è ancora un ispiratissimo Alibegovic a tentare di spaccare la partita con la tripla del 64-69 a 3’50”, ma Marks e Rota ricuciono subito il 68-69 che annuncia un finale thrilling. Una tripla di Marangon a 1’40” porta Cividale sul 71-69 (parziale di 7-0) che fa subito chiamare minuto a Vertemati per gestire le ultime incandescenti fasi del match; Hickey impatta il 71-71 a 30”prima che Miani faccia saltare il palazzo di fede gialloblù per il 74-71 dall’arco a 22” e si va ad una nuova sospensione. Caroti va in lunetta a 11” e fa 1 su 2, il rimbalzo è Marks che subisce fallo con Udine che non è ancora in bonus. Possesso di Cividale, fallo su Redivo e l’argentino in lunetta per un altro 1 su 2 che permette ad Alibegovic poi di andare a sua volta a tirare a 4” dalla linea della carità. Il capitano bianconero insacca il primo e poi manda sul ferro per cercare la correzione che darebbe l’overtime. Niente da fare, Dell’Agnello è il più lesto sulla carambola e il punteggio resta inchiodato sul 75-73 finale per Cividale che così può far festa per essere riuscita a vincere un bellissimo derby.
Credit by Giuseppe Passoni – Ufficio Stampa Gesteco Cividale Basket
Photocredit by Roberto Comuzzo