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Il team di Ciani ha disputato una buona partita contro i siberiani di Krasnojarsk mostrando progressi sia in attacco che in difesa
Arriva una sconfitta nell’ultimo scrimmage di questa preseason per i biancorossi, ma ciò che conta sono i segnali confortanti che arrivano dal cambio di marcia nella mentalità ed anche nell’esecuzione degli automatismi offensivi e, nonostante i 100 punti incassati, anche difensivi. I russi, in ritiro in Istria in questo periodo, parteciperanno al massimo campionato russo (che include anche formazioni kazake, bielorusse e polacche) e sono attrezzati per partecipare alla Eurocup: quello sostenuto a Parenzo, dunque, è stato un test probante che per intensità e difficoltà ha simulato qualcosa di molto vicino ad una partita di campionato, ben diverso dall’allenamento di giovedì scorso contro la giovane Sezana, che ha potuto opporre ben poca resistenza. Ne è uscita una partita sostanzialmente equilibrata, con i russi sempre avanti nel punteggio ma mai in modo netto e definitivo. Anche il -13 di fine terzo quarto, che in altre occasioni avrebbe probabilmente determinato una resa anticipata, non ha abbattuto l’Allianz che ha trovato con Lever e Delia la forza di riportarsi sotto e combattere fino all’ultimo possesso. Buoni segnali arrivano da Banks e Delia, per motivi diversi un po’ attardati nel recupero della migliore forma fisica ed autori di prestazioni deludenti in Supercoppa, ma è l’intero gruppo a mostrare evidenti progressi nella metabolizzazione di una filosofia cestistica nuova sia per i veterani (al primo anno senza Dalmasson) che, naturalmente, per i nuovi arrivati.
Questo il tabellino dell’amichevole di Parenzo:
BC ENISEY – ALLIANZ PALLACANESTRO TRIESTE 100 – 95
BC ENISEY: Ware 19, Lemar 7, Babushkin 5, Viktorov 5, Balashov 6, Sonko 2, Brown 24, Yakushin 6, Willis 20, Ershov, Savovich, Vinnik 6. All. Anzulovich
ALLIANZ TRIESTE: Banks 15, Sanders 11, Fernandez 14, Konate 11, Deangeli, Mian 13, Delia 10, Cavaliero 5, Grazulis 6, Lever 10. All. Ciani.
Parziali: 27-26; 52-42; 77-64
Dopo la domenica di libertà, la squadra si ritroverà lunedì all’Allianz Dome per inaugurare l’ultima settimana di allenamenti prima dell’esordio casalingo in campionato di domenica prossima contro Brindisi: settimana senza amichevoli, in cui l’unica distrazione sarà la presentazione alla stampa ed alla città di mercoledì sera. Per il resto, sedute a ranghi completi, con la sola assenza di Campogrande il quale, dal canto suo, sta proseguendo in modo spedito il suo percorso di recupero dall’operazione al tendine d’Achille: se dalle visite programmate nei prossimi giorni non emergeranno criticità, potrebbe essere possibile un suo esordio già alla seconda partita casalinga alla terza di campionato contro Brescia.
I quarti di Supercoppa senza sorprese
Si sono intanto disputati a Bologna i quarti di finale di Supercoppa, nei quali sono scese per la prima volta in campo le quattro già promosse per meriti acquisiti nelle competizioni della scorsa stagione. Quattro partite dalle quali arrivano solo conferme ed in cui i pronostici sono tutti rispettati, sebbene le sfide fra Brindisi e Sassari e fra Virtus e Derthona siano state equilibrate ed in bilico fino agli ultimi possessi. C’era curiosità (da parte triestina) per vedere all’opera Pesaro, avversaria alla seconda giornata di stagione regolare e nelle previsioni inserita nella stessa classe di merito dell’Allianz. La Carpegna Prosciutto non è però in grado di opporre una resistenza credibile alla Reyer Venezia, finendo travolta sotto un pesante passivo senza riuscire ad impensierire i lagunari nel corso dell’intero incontro. Marchigiani, dunque, da rivedere in impegni più alla loro portata. Poche indicazioni anche dalla sfida fra Milano e Treviso, vinta dall’Olimpia con 48 punti di scarto, determinati in larghissima misura dalla scelta di coach Menetti di tenere a riposo gli uomini da quintetto, reduci dalla conquista della qualificazione ai gironi di Champions League. Nella sfida, da segnalare i 18 punti di Davide Alviti. Derthona mette a dura prova le qualità dei campioni d’Italia bolognesi, che dovranno fare a meno a lungo di Udoh, infortunatosi gravemente ad un ginocchio nel corso della sfida. Virtus che riesce comunque ad allungare nel finale di partita conquistando la final four, ma con più fatica (e ad un prezzo infinitamente più alto) di quanto probabilmente aveva previsto. Infine, Brindisi e Sassari hanno dato vita ad una partita a tratti spettacolare caratterizzata da grandinate di triple, alternate da orrori tecnici ed episodi di gioco un po’ improvvisato. Certamente più avanti Brindisi, specie con i due Perkins (pericoli pubblici numero uno all’esordio di domenica prossima), ed i soliti Zanelli e Gaspardo, con qualche sprazzo di ignoranza cestitistica dell’argentino Redivo (che difficilmente vedremo protagonista a lungo in campionato). In generale, comunque, se Trieste sperava di affrontare finalmente una bestia un po’ meno nera di quella affrontata nelle nove sconfitte finora subite, l’illusione deve sparire in fretta dalla sua mente: Vitucci ha nuovamente allestito un giocattolo completo e fisicamente devastante, che sarà di certo protagonista ad altissimi livelli nella imminente stagione.
Bella soddisfazione per i giovani biancorossi Fantoma e Longo
I due giocatori del vivaio biancorosso, infatti, sono stati convocati all’All Star Game Giovanile organizzato da LBA in occasione della della Final Eight di Supercoppa a Bologna.
I migliori talenti delle formazioni Under 19 delle squadre di Serie A, selezionati dagli staff tecnici di Dolomiti Energia Trentino e Umana Reyer Venezia (i due team che si sono aggiudicati le due passate edizioni della Next Gen Cup) si sono sfidati sabato pomeriggio: hanno fatto parte della selezione anche Tommaso Fantoma (guardia/ala di 1,95) e Stefano Longo (play/guardia di 1,92), entrambi classe 2003, ed entrambi aggregati costantemente al gruppo della prima squadra, e protagonisti anche nel team U19 Eccellenza sotto la guida di Andrea Mura.
Pur sedendo spesso in panchina nelle partite di preseason, nessuno dei due è stato impiegato se non per qualche istante: il talento di entrambi avrebbe forse meritato di essere testato in situazioni poco stressanti come le amichevoli o le partite di Supercoppa, oltretutto senza i rischi legati al risultato che emergeranno in campionato. La stagione è lunga, gli infortuni in un roster 5+5 sono realisticamente inevitabili e possono essere determinanti: sapere a priori quanto si potrà contare sull’apporto dei propri giovani sarebbe forse stata una scelta prudente. Ma si sa, la Serie A italiana non è, se non in sporadici casi, un paese per giovani.
Abbonamenti in rallentamento dopo un ottimo inizio
Intanto, continua la campagna “Vivila dal vivo” lanciata all’inizio della scorsa settimana dalla società biancorossa. Obiettivo, staccare 1000 abbonamenti con prelazione ai vecchi abbonati, e vendita libera da martedì prossimo. Dopo un primo pomeriggio da quasi 400 tessere sottoscritte, il secondo giorno ha fatto registrare un fisiologico rallentamento, con un totale che al momento non raggiunge le 600 unità. Questa campagna, caratterizzata oltretutto da prezzi piuttosto calmierati sorpattutto in rapporto al costo dei singoli biglietti, è un test importante per testare la reale intenzione del pubblico di tornare a vivere le partite all’interno delle arene, dalle quali si è allontanato ovviamente a causa della pandemia ma dalle quali rimane lontano per una costellazione di altri motivi, tanto che ovunque gli afflussi in Supercoppa sono rimasti lontanissimi anche dal tanto vituperato limite massimo del 35% della capienza. In un contesto del genere, la protesta che potrebbe convincere il Governo ad aumentare tale limite al 50% pare un po’ fine a sé stessa. Convincere la gente a scollarsi dai comodi divani e dallo streaming di Discovery+ potrebbe essere vitale per garantire il futuro del movimento cestistico nazionale: un’altra stagione con spalti (semi)vuoti potrebbe infatti dare il colpo di grazie a gran parte dei club, facendoli sparire anche dalla programmazione televisiva. In altre parole, accelerare un processo di riconquista del pubblico che nel calcio e nel resto d’Europa pare già vivacemente avviato, è l’unica strada per poter sperare in un futuro ad alti livelli per lo sport “minore” nazionale.
(Photo Credit: sito ufficiale Allianz Pallacanestro Trieste)