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La Triestina ferma l’emorragia: con la Feralpi il pareggio va stretto

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Triestina-Feralpisalò: 0-0

Triestina: Mastrantonio, Ghislandi, Gori, Ganz, Adorante (72′ Petrelli), Ciofani, Lovisa (82′ Rocchi), Minesso, Paganini, Di Gennaro, Sabbione. All. Pavanel

Feralpisalò: Pizzignacco, Bergonzi, Tonetto, Musatti, Balestrero, Cernigoi, Di Molfetta, Legati, Guerra, Pilati, Zennaro. All. Vecchi

Arbitro: Frascaro di Firenze. Assistenti: Collu di Oristano e Jubior Palla di Catania

In una grigia ed umida giornata invernale, davanti poco più di 1000 spettatori (con la curva Furlan “in sciopero” fuori dallo stadio) la Triestina trova un punticino che non aiuta granché in classifica ma almeno interrompe la terrificante sequenza di sconfitte che l’ha portata mestamente sul fondo della classifica. Convocati e formazioni non sono disponibili se non a partita iniziata per scelta della società, che evidentemente ritiene di trarre vantaggio da una pretattica dilettantistica che non aggiunge né toglie nulla alle possibilità di successo sul campo. Ciò che toglie, invece, è la possibilità di un racconto decente a chi cerca di offrire una descrizione di quanto l’Unione è in grado di mostrare. Che, finalmente, contro la Feralpi non è poco: alla Triestina, stavolta, manca solo il goal, cercato con insistenza soprattutto in apertura di partita e nel concitato (e bagnatissimo) finale, ma perlomeno la differenza di 20 punti in classifica che separa le contendenti non è certo rispecchiata da quanto le due squadre sono in grado di produrre nell’arco dei 90 minuti. La squadra di Pavanel sembra tornata la solita, timida, impaurita e disorganizzata accozzaglia male assortita solo per cinque minuti a metà ripresa, durante i quali sbanda paurosamente, concede quattro corner consecutivi e due chiare occasioni agli ospiti, ma è anche capace di reagire e spegnere sul nascere la fiammata dei gardesani che avrebbe matematicamente portato ad una inevitabile sconfitta. Se proprio si vuole trovare il pelo nell’uovo, è palese che quando crei almeno quattro chiarissime occasioni da goal e non ne trasformi nemmeno una, con la fame di punti che ti ritrovi ogni errore pesa in modo spropositato. Buoni comunque i segnali provenienti dalla metà campo in su, con le discrete prestazioni di Ciofani, Paganini e Lovisa a supporto di un attacco costituito da Adorante, Minesso e Ganz che tiene costantemente in apprensione la difesa ospite. Pochissimi rischi, stavolta, nascono dai consueti errori difensivi: le poche occasioni create dalla squadra di Vecchi nascono piuttosto da rimpalli casuali o da sfortunate deviazioni. Sono dunque due punti che possono considerarsi persi per la squadra di Pavanel, che avrebbe certamente meritato di più. Il punticino conquistato permette comunque di riacciuffare il Piacenza (che rimane penultimo per aver vinto lo scontro diretto), con la prospettiva di un altro scontro salvezza dal peso specifico incalcolabile, domenica prossima contro il Sangiuliano, attualmente ultima squadra fuori dalla zona playout: una sconfitta significherebbe mettere talmente tanti punti fra sé e la salvezza da mettere a rischio anche la disputa stessa dei playout. Sono discorsi largamente prematuri quando il girone d’andata non è ancora concluso, ma l’attenzione agli scontri diretti, ed eventualmente alla differenza reti, comincia ad essere indispensabile.

La cronaca

Primo tempo

Al 2′ minuto Ganz raccoglie di testa un cross dalla fascia destra ma conclude di poco sopra la traversa. Al 6′ nuova grande occasione per l’Unione, su un’azione di ripartenza: cross di Ciofani dalla sinistra raccolto all’altezza del limite dell’area piccola da Adorante che, da pochi passi, solo davanti a Pizzignacco, tira addosso al portiere della Feralpi che riesce a deviare sul fondo in corner. Nuova enorme occasione per l’Unione al 10′, ancora con Adorante, che un rimpallo fortunato mette completamente solo in mezzo all’area: l’attaccante alabardato cerca il palo lontano completamente sguarnito, ma sparacchia malamente sul fondo. Il primo tempo non ha altro da dire. Triestina che non dispiace ma dopo le prime occasioni nelle quali si rende pericolosa, non crea più alcunché. Ospiti evanescenti dalla tre quarti in su.

Secondo tempo

Al 46′ nuova occasione per l’Unione: un cross di Ganz dalla destra si trasforma in un tiro velenoso, che Pizzignacco è costretto a deviare in volo sopra la traversa. Al 57′ si vede improvvisamente la Feralpi: un tiro di Musatti da fuori area, su azione di calcio d’angolo, viene deviato dalla difesa mettendo fuori causa Mastrantonio, ma il pallone si spegne sul fondo sfiorando il palo. Pochi sencondi dopo, una azione identica porta nuovamente al tiro lo stesso Musatti, con il pallone che si infrange sulla difesa, che devia nuovamente il pallone sul fondo. Ospiti che per la prima volta nella partita alza il baricentro e chiudono la Triestina nella propria metà campo: basta questo per mandare l’Unione in completa confusione difensiva. Al 69′, però, è la Triestina a sfiorare nuovamente il goal: un cross di Ghislandi dalla sinistra viene allungato da un difensore e raccolto da pochi centimetri dalla porta da Minesso, il cui tiro a botta sicura è respinto sulla linea da un difensore. All’80’ pericolosi gli ospiti: D’Orazio dribbla tre difensori e da centro area conclude di destro mettendo di poco sul fondo sulla destra di Mastrantonio. Al 93′ ci prova Minesso di sinistro da dentro l’area, una deviazione fa finire il pallone sul fondo. Non c’è più tempo, arriva il triplice fischio, per una volta la Triestina avrebbe meritato di più.