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La marcia da riprendere

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Se nel male è andata ancora bene, nel senso che, fermi in classifica gli alabardati sconfitti, le due attuali principali avversarie non si sono allontanate di molto, adesso la Triestina, in una trasferta difficile come quella sul campo della pro vercelli, deve dare un’immediata dimostrazione di forza per ricominciare l’inseguimento alle due formazioni che precedono e tenere a distanza, vercellesi compresi, quelle che vorrebbero insidiarne la posizione.
Il tutto passa da una partita in esterno – non che gli alabardati non ci siano abituati vista la situazione stadio – condita da più di qualche circostanza sfavorevole sul piano di assenze e condizione.
Tesser, da allenatore navigato qual’è, non ha certo tralasciato di mettere in programma, nel corso del campionato, un periodo difficile ma, quando arriva, capita sempre in un momento non adatto per superarlo senza dare nell’occhio.
Le squalifiche, le sconfitte, gli infortuni non arrivano mai soli, anzi, sembrano quasi prediligere di stare in compagnia ma, nelcorso di un campionato, sono praticamente inevitabili.

“Si va in campo sempre per ottenere il massimo, domani quello che mi aspetto è di disputare una gara con personalità ed intensità, con quello spirito di squadra che è stata una nostra caratteristica sempre, anche in quelle tra le ultime partite che poi sono state meno fortunate. 

Ma l’allenatore alabardato, nel commentare l’impegno – nele dichiarazioni raccolte da Emilio Ripari, addetto stampa alabardato – sgombra il campo da possibili motivi di scusanti: “La Pro Vercelli – dice tesser – è una buona squadra, lo dice la classifica, lo dice anche quello che abbiamo visto contro di noi all’andata, lo dice quello che abbiamo analizzato con i video nel preparare la partita di domani. Il fatto che abbiano perso l’imbattibilità casalinga non la vedo una cosa di importanza così alta, se non per il fatto che avranno voglia di riscattarsi e di riprendere la marcia positiva. E’ sicuramente un campo difficile, si gioca sul sintetico quindi sarà un contesto un po’ più particolare per chi non ha l’abitudine di giocarci ma nessun alibi, piuttosto maggior concentrazione da parte nostra tenendo conto di questo aspetto. Rimane sicuramente il fatto che loro, come in generale un po’ tutto il nostro campionato, siano una squadra particolarmente qualitativa.”

Valtteri Vertainen

 Una partita come un’altra, insomma, che richiede la stessa attenzione di ogni partita: all’impegno del sabato pomeriggio, però, la Triestina si avvicina con più di qualche problema. All’ultimo momento, Matosevic non figura nella lista dei convocati mentre era scontata l’assenza di Redan squalificato, di Rizzo e Pavlev infortunati, come la presenza dei due nuovi arrivi Petrasso e Ballarini.
La novità potrebbe essere il debutto di Petrasso per far riposare Anzolin oltre all’imprevisto utilizzo di Agostino tra i pali: da sciogliere anche la composizione del duo dei centrali – non è detto che rientri Malomo – così come del duo di punta, o meglio su chi affiancherà Lescano. In merito l’analisi dell’allenatore: “Vertainen e Finotto hanno caratteristiche simili, entrambi vanno bene accanto a Lescano così come va bene Redan, va bene Minesso, non è un problema di coppie. Vertainen ha una bella struttura, una bella gamba e ha dato dimostrazione anche di buone proprietà tecniche. Finotto lo stesso, è una seconda punta che fa reparto e contribuisce molto in tutte e due le fasi, si sacrifica molto per i compagni. Lescano è più finalizzatore, più uomo d’area o da ultimi venti metri. 

Enrico Celeghin

Petrasso si allena con noi da due settimane e domani partirà dall’inizio, è giusto vederlo in partita perché mi devo rendere conto anch’io in una situazione che non sia quella dell’allenamento, che è un test sempre relativo, se è un acquisto che come pensiamo potrà darci una mano. Se lo faccio giocare, è in ogni caso perché secondo me parte da una base soddisfacente, sia a livello fisico che tattico, da quello che mi ha fatto vedere in queste due settimane e per il lavoro specifico che abbiamo fatto per poterlo inserire nel miglior modo possibile. Ballarini è un po’ più indietro di condizione ma parte col gruppo, se ci sarà uno spazio per giocare lo potrà fare, con la consapevolezza che per entrare in forma avrà bisogno di qualche altro spezzone di partita”. 

Chiaro, come sempre, l’allenatore alabardato, non resta che ricordare quelli che, al momento, sono gli insostituibili, vale a dire Germano sulla fascia destra, Correia, Celeghin e Vallocchia, anche se quest’ultimo dovrebbe forse tirare un po’ il fiato, D’Urso a inventare per le due punte.
Vedremo se sul sintetico di Vercelli ci saranno altre sorprese quando, alle 18.30, l’arbitro Di Francesco di Ostia Lido, dirà che si può giocare.