Il mercato della Pallacanestro Trieste si chiude con il botto. Proprio quando pareva tramontata l’eventualità di un approdo del nazionale di Portorico alla corte di Jamion Christian, più per i dubbi sulla tenuta del suo ginocchio che per il suo ruolo, Michael Arcieri rompe ogni indugio ed annuncia l’ingaggio dell’ala guardia di 193 cm, con lui a Varese nell’ultimo anno e mezzo. Reyes è stato il primo giocatore portato il Lombardia dall’attuale GM di Trieste, è un suo pretoriano perché incarna sia dentro che fuori dal campo la pallacanestro nell’interpretazione del manager italo americano. Americano originario del Massacchussets, ha esperienza in G-League con i Salt Lake City Stars -franchigia associata agli Utah Jazz- con un record di 7 punti e mezzo a partita ed oltre il 43% da tre. L’anno scorso a Varese è stato un punto di riferimento per la squadra di Brase, almeno fino all’infortunio di aprile, dopo il quale ha giocato a sprazzi stringendo i denti e finendo comunque con 10 punti di media. Ragazzo disponibile al lavoro, molto duttile anche in serie A, potendo adattarsi all’occorrenza a qualunque ruolo (forse escluso il playmaker), in A2 potrebbe essere un vero e proprio crack. Dotato di spiccata capacità di attacco al ferro sia in contropiede che nell’uno contro uno da fermo, fa del tiro da tre la sua arma letale, viaggiando spesso ben al di sopra del 40% da oltre l’arco. Unico dubbio, che vista la firma sotto il contratto dovrebbe essere del tutto fugato, il completo recupero dall’infortunio al ginocchio che lo aveva molto limitato a Varese: evidentemente vi devono essere state rassicurazioni anche dallo staff medico della nazionale di Portorico, con la quale il giocatore si trova attualmente in ritiro in vista dei Mondiali in estremo oriente. Proprio per questo impegno (sempre che Reyes sia confermato fra i 12 in partenza) l’americano arriverà a Trieste per ultimo, ben dopo la data del raduno, previsto per la fine della prossima settimana, dei primi impegni amichevoli e dei primi due derby di Supercoppa. In arrivo, invece, coach Jamion Christian, che dovrebbe passare in città il Ferragosto, ed il resto del roster, Eli Brooks compreso.
“Justin è stato con me nelle ultime due stagioni. Assistere alla sua eccezionale crescita, sia come uomo che come giocatore di basket, è stato un vero piacere. Justin è in grado di avere un grande impatto sul gioco in entrambi i lati del campo. Il suo eccellente tiro da tre punti, la capacità di trovare la via del canestro anche dalla media e da vicino al ferro, lo rendono una minaccia costante in attacco. Il suo atletismo e la sua capacità di ricoprire quattro ruoli conferiscono alla nostra squadra ulteriore versatilità e profondità, che saranno fondamentali per le nostre prestazioni. Siamo davvero entusiasti di avere Justin in biancorosso e di dare a lui e a Savannah il nostro più caloroso benvenuto a Trieste”.
Michael Arcieri
Salgono dunque a 9 su 10 i giocatori in forza alla Pallacanestro Trieste che nella passata stagione militavano in Serie A, compresi i 5 riconfermati. La squadra appare un po’ sbilanciata sugli esterni e poco attrezzata (solo dal punto di vista numerico) sotto canestro, c’è però anche da dire che la fisicità nel pitturato in A2 è tutt’altra cosa rispetto a quanto indispensabile al piano di sopra, e comunque pochissime altre squadre possono competere con la qualità potenzialmente apportata da Vildera e Candussi. Ed inoltre, è un roster molto coerente con il tipo di pallacanestro che fin dall’inizio Arcieri e Christian hanno pensato di proporre, molto aggressiva in difesa (su questo ci sarà da lavorare soprattutto con alcuni elementi, mentre altri fanno del backcourt il loro punto di forza), veloce a concludere le azioni nei primi 5-10 secondi di azione, preferibilmente in contropiede o in transizione, e soprattutto esiziale da tre, con nove giocatori in grado di spaccare la partita dai 6.75.