ITALIA-IRLANDA 1-1 (p.t. 1-0).
Marcatori: pt 23’ Casadei; st 20’ Moran.
ITALIA): Desplanches, Savona, Ghilardi, Bertola, Zanitti (st 30′ Turicchia), Casadei, Prati, Ndour, Baldanzi (st 44′ Bonfanti), Gnonto (st 30’ Koleosho), Esposito (st 8’ Fabbian). All: Nunziata.
IRLANDA: Brooks, Abankwak, Adegboyega, García MacNulty, Curtis (st 1’ Adaramola), Healy, Adeeko (st 35’ O’Mahony), Moran, Roughan (st 1’ O’Brien), Kenny (st 14’ Emaku), Armstrong. All: Crawford.
Arbitro: Ladebäck (Svezia).
L’obiettivo era chiudere il girone in vetta alla classifica per conquistarsi il passaggio agli Europei e gli azzurrini di Nunziata sono riusciti a portare in porto la missione, con un po’ di sofferenza negli ultimi minuti, dopo che gli ospiti irlandesi erano riusciti a pareggiare.
Partita molto equilibrata, con gli ospiti pericolosi all’inizio e con gli azzurri che, superati i primi minuti, progresssivamente conquistano il comando del gioco fino a trovare il gol, sfruttando al meglio una mezza mischia nell’area avversaria con Casadei.
Il risultato costringeva gli irlandesi a giocarsi il tutto per tutto ma, in effetti, si sono quasi subito spenti per cui i ragazzi di Nunziata hanno potuto controllare più che bene la situazione e, a seguito di una serpentina vincente del romanista Baldanzi, conquistarsi un calcio di rigore. Era l’occasione per chiudere partita e qualificazione ma capitan Gnonto ha pensato bene di spedire il pallone di una decina di metri sopra la traversa.
Gli ospiti hanno ripreso coraggio ma senza mai impensierire più di tanto i difensori azzurri che hanno sempre controllato la situazione. Qualche bella ripartenza c’è stata ma è mancata la concretezza al momento di concludere.
A metà della ripresa, l’incursione giusta degli irlandesi dalla fascia destra e la difesa di casa si fa trovare in affanno sulle marcature e si crea il varco per la conclusione vincente del capitano biancoverde Moran.
Con il pareggio l’Italia si qualifica, quindi cerca di rallentare il ritmo e badare soprattutto alla difesa: per gli irlandesi si materializza la possibilità di vincere e qualificarsi direttamente per la competizione europea per cui aumentano i giri e qualche grattacapo alla retroguardia azzurra lo creano ma senza arrivare al dunque.
Recupero lunghissimo di sette minuti ma alla fine festeggia la squadra di Annunziata.