Con una doppia seduta di allenamento, interamente atletica sul campo del Grezar la mattina ed atletica con i primi approcci tecnici all’Allianz Dome al pomeriggio, inizia l’avventura triestina nella stagione 2022/2023, la prima con Marco Legovich in panchina. Sono solo sei i senior disposizione, per il momento, del coach e del suo assistente Maffezzoli: Bossi, Deangeli, Vildera, Lever, Campogrande e Pacher, ai quali per queste prime sedute sono aggregati un gruppo di giovanissimi oltre a Sheqiri e Daijuan Antonio che faranno parte del gruppo squadra per tutta la stagione. Davis e Bartley, alle prese con lungaggini burocratiche per il visto, arriveranno fra qualche giorno, mentre ci sarà da attendere un po’ di più per conoscere i nomi dei due stranieri ancora da contrattualizzare, presumibilmente un centro ed un’ala piccola. Allenamento del pomeriggio aperto a pubblico e stampa, peraltro presenti in numero piuttosto ridotto, con nessun rappresentante della società a dare il kickoff ufficiale alla pre season. Del resto, la settimana prima di Ferragosto non aiuta certo ad alimentare presenze sugli spalti. Per quanto riguarda la squadra, le prime impressioni non sono attendibili: tutti i senior sono apparsi particolarmente affaticati e macchinosi nei movimenti (sebbene Campogrande, Lever e Deangeli beneficino visibilmente di un attento lavoro estivo personalizzato), del resto la seduta sulla sabbia nei box dei salti sotto il sole mattutino non possono che aver lasciato evidenti segni.
Per una scelta precisa di Marco Legovich, Trieste è di gran lunga la prima squadra della Serie A a radunarsi, a poco meno di due mesi dall’avvio del campionato. Il coach vuole anticipare i tempi per mettere la giusta quantità di carburante nelle gambe dei giocatori in modo da arrivare già in un ottimo stato di forma all’esordio per tentare di evitare false partenze: mai come in questa stagione, infatti, ogni partita, dalla prima all’ultima, metterà in palio due punti dal peso specifico enorme in funzione salvezza. Inoltre, il tipo di pallacanestro che il nuovo coach vorrebbe far esprimere alla sua squadra, basata più su agonismo, pressione difensiva ed intensità che su soluzioni tecniche non certo nelle corde di un gruppo dal talento sulla carta mediocre, ha bisogno di tempo per essere metabolizzata, capita e tradotta in campo. Una filosofia che necessita di una resistenza fisica frutto di attenta preparazione: una stagione, insomma, con il coltello fra i denti, che se non altro come atteggiamento in campo potrebbe riservare soddisfazioni inaspettate.
Fra qualche giorno la squadra si trasferirà a Lasko per il consueto ritiro, poi sarà tempo di tornei estivi ad Udine e Jesolo, inframezzati da qualche amichevole anche a Trieste. Sul fronte societario e su quello del mercato tutto tace, sebbene sia abbastanza plausibile che, pur con uffici federali chiusi per ferie e con i vertici societari lontani da Trieste per qualche giorno, le trattative sotto traccia continuino a buon ritmo. La prossima settimana potrebbe essere foriera di novità sia in campo che fuori.