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Inevitabilmente.

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Non era difficile prevedere l’esonero di Andrea Bonatti: sulle sue spalle il peso dei risultati non in linea con le aspettative della società dopo sei giornate di campionato determinano l’esonero annunciato ancor prima della sconfitta di Sesto San Giovanni, ennesima sintesi delle carenze della squadra che va in campo.
Bonatti paga anche l’errore fondamentale della società, cioè aver snaturato in corsa gli obiettivi della stagione, facendo una giravolta, mai peraltro ammessa, dal costruire una squadra giovane, affamata e propensa a dannarsi l’anima per trovare con l’impegno anche la simpatia dei tifosi, al completare la rosa con giocatori dal passato importante per la categoria ma irrimediabilmente nella fase avanzata della loro carriera. Il lavoro con la prima soluzione sembrava molto adatto al mister, quello con la seconda, evidentemente, non ha trovato la collaborazione dei giocatori che dovevano interpretarne in campo le idee.
Cosa sia successo, difficile riuscire a scoprirlo vista la riservatezza societaria su ogni argomento ma, ben difficile toglierselo dalla testa, ci dev’essere stato un intervento economico esterno, quanto imprevisto, che ha fatto scattare piani diversi da quelli iniziali visto che gli arrivi pretendevano ben diversi e più onerosi trattamenti contrattuali.
Al momento, Triestina senza allenatore, aperte tutte le soluzioni possibili ma la decisione non dovrebbe tardare se è vero che le voci dei ben informati davano più di qualche mister già a lungo nei paraggi.