Lazio-Triestina 1-1
Marcatori: pt 8’ Guendouzi (rig.); st 81’ Lazzari (aut.).
Lazio: Provedel (46’ Mandas); Marusic (46’ Lazzari), Patric (60’ Ruggeri), Romagnoli (60’ Casale), Hysaj (46’ Pellegrini); Guendouzi (46’ Akpa Akpro), Rovella (86’ Sana Fernandes), Vecino (46’ Basic); Tchaouna (46’ Cancellieri), Noslin (60’ Castellanos), Isaksen (46’ Zaccagni).
A disposizione: Furlanetto, Renzetti, Dele-Bashiru, Pedro, Castrovilli, Nuno Tavares, Cataldi, Milani.
Allenatore: Marco Baroni
Triestina: Roos (71’ Diakite); Germano (60’ Pavlev), Struna (60’ Moretti), Rizzo (60’ Malomo), Bijleveld (46’ Tonetto); Vallocchia (60’ Jonsson), Correia (60’ Fofana), Voca (46’ Celeghin); Vicario (46’ Attys), Lescano (60’ Vertainen), El Azrak (60’ Gunduz). A disposizione: Borriello.
Allenatore: Michele Santoni
Arbitro: Lovison (Padova)
La prima settimana di ritiro in montagna si chiude con la tradizionale amichevole con la Lazio sul terreno di Auronzo di Cadore, in un pomeriggio caratterizzato dalla pioggia.
I biancocelesti sbloccano il match all’8’ su un rigore scaturito da un contrasto Correia-Patric su azione d’angolo, Guendouzi la piazza nell’angolo alto alla destra di Roos. Al 13’ Lazio vicina al raddoppio con un tuffo di testa di Noslin, che indirizza un cross di Tchaouna da sinistra centrando la base del palo. A metà frazione un’azione manovrata porta l’Unione al tiro dal limite con Vicario, mancino disinnescato dal tuffo di Provedel che la blocca in presa bassa. Al 38’ Noslin parte in contropiede e calcia col destro dai venti metri, centrando il palo esterno alla sinistra di Roos. A ridosso dell’intervallo ci prova la Triestina con un potente destro rasoterra di El Azrak poco fuori area, la sfera dà l’illusione del gol trovando l’esterno della rete a fil di palo. È l’ultimo spunto di una prima frazione nella quale l’Unione tiene molto bene il campo, andando al riposo sotto di un gol complice il rigore di Guendouzi in apertura.
Ripresa all’insegna dell’equilibrio, con la Triestina che ci prova al 18’ con un destro di Attys dal vertice sinistro, Mandas controlla in presa. Gran giocata di Vertainen al 19’, sombrero spalle alla porta su Casale e destro al volo a lato di circa un metro. La Lazio prova a farsi vedere dalle parti prima di Roos, poi di Diakite, ma senza creare particolari pericoli; è invece un pregevole spunto di Vertainen in piena area a 9’ dal termine a mandare in affanno la difesa biancoceleste, dal suo tiro nasce una carambola che beffa Mandas dando il pareggio alla Triestina. Prima del fischio finale c’è ancora il tempo per una fuga in contropiede di Jonsson, che col destro in diagonale impegna severamente Mandas.
La prima settimana in quota termina con un risultato di prestigio, la Triestina ad Auronzo di Cadore ferma sull’1-1 la Lazio.
“Si sapeva – commenta Michele Santoni -che di fronte c’era una squadra dal punto di vista tecnico superiore a noi, l’importante era far vedere che lavorando assieme e mettendo le energie che ci abbiamo messo, si poteva renderla loro più difficile. L’abbiamo fatto fino all’ultimo e ci abbiamo anche creduto, facendo l’1-1 e creando anche l’occasione per vincerla. È ovvio che il divario tecnico che si è visto in campo è ancora grande, però per prendere confidenza ed autostima è stato un test perfetto. Non sono queste le partite nelle quali possiamo testare quanto possiamo essere bravi palla al piede, anche se a sprazzi l’abbiamo fatto vedere. Contro questa Lazio è difficile, ma ho visto una squadra che non ha quasi mai buttato via il pallone, questa è una buona base per fare ancora meglio”.
“Secondo me – dice Struna – abbiamo fatto molto bene, questo ci può dare fiducia per lavorare ancora più forte già a partire da domani. Il gruppo è molto unito, sicuramente col mercato aperto qualcuno andrà e qualcuno arriverà, di sicuro però chi rimarrà e chi arriverà avrà l’obiettivo di salire di categoria. Si vede che stiamo lavorando col mister sul possesso palla, dobbiamo continuare a lavorare così”.
“Penso – commenta Voca – che abbiamo fatto quello che voleva il mister, è stato un buon test per tutti. Già dai primi contatti col direttore sono stato convinto dell’idea e dell’ambizione di questo club. Già in Svizzera con la Primavera avevo giocato col 4-3-3 poi posso fare sia il vertice basso, sia la mezz’ala così come il trequarti, la richiesta di gioco del mister a me piace molto, mi vedo molto bene qui. Sono arrivato da poco e avremo tempo e modo di conoscerci al meglio, l’atmosfera in gruppo è comunque molto positiva”.
Credit by Emilio Ripari – Ufficio Stampa Triestina Calcio 1918