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In Serie A anche nell’istruzione

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I tempi in cui nell’immaginario collettivo gli sportivi professionisti erano associati ad esuberanza atletica, atteggiamenti istrionici, talento e leadership ma anche ad una scarsa propensione allo studio, da definire scarsa solo per usare un eufemismo, ad oggi paiono finalmente e definitivamente tramontati. Non si contano, infatti, gli atleti che ben consapevoli della fugacità della loro carriera pensano bene di costruirsi un solido futuro cominciando proprio dall’istruzione, anche ai più alti livelli.

E’ di questi giorni la notizia di ben quattro neolaureati fra i giocatori delle squadre di vertice triestine. Andrea Razzi e Giacomo Bini, della Pallanuoto Trieste, hanno infatti conseguito la seconda laurea, stavolta in Gestione d’Impresa con indirizzo statutario. Il primo, oltretutto, è anche titolare di un master in business management. Solide le sue affermazioni a tal proposito: “quanto può durare ancora la mia vita da atleta professionista? Una stagione? Due? Con una gran dose di fortuna tre? E poi? E’ indispensabile costruirsi un futuro, altrimenti resti con un pugno di mosche“.

Oggi arriva la notizia di una doppia laurea anche in seno alla Pallacanestro Trieste: Lodovico Deangeli e Luca Campogrande hanno infatti conseguito il titolo accademico di dottore in Scienze Motorie.

La Gazzetta Dello Sport riporta, infine, la notizia della tesi ormai completata da un triestino che ha fatto carriera lontano dalla città: Tommaso Pobega è infatti prossimo a diventare dottore in Economia Aziendale, con una tesi, che sorprende pochi, sul suo Milan.

Complimenti, dunque, a tutti i neo dottori.