Dopo Novara, Vercelli: per i più romantici della storia del calcio, due delle squadre che, negli anni venti e trenta del secolo passato, dominavano assieme ad Alessandria e Casale, tanto da formare, nell’iconografia calcistica, il “Quadrilatero” piemontese contro cui finivano tutti per arrendersi. Talmente popolari le squadre che venivano assimilate ai colori delle maglie: i “grigi” alessandrini, i “nerostellati” del Monferrato, gli “azzurri” novaresi o i “bianchi” vercellesi che per sette volte si fregiarono dello scudetto. Una roccaforte del calcio di allora, insomma, che oggi si ritrova, con meno potenza, a combattere in serie C o in D come il Casale. E con tutte queste compagini piemontesi, c’era anche la Triestina. Insomma, tra qualche ora, una bella fetta della storia del calcio italiano, casacche dai colori nobili, si ritroverà, purtroppo in una serie di minor livello, a giocarsi se non la reputazione, almeno una buona dose di credibilità.
In questo momento sono gli “eredi” di quegli alabardati degli anni “trenta” a soffrire maggiormente per una classifica impietosa ma anche i padroni di casa vercellesi non scherzano, perché dopo un buon inizio, sono alle prese con una serie negativa che li ha fatti scendere parecchio in graduatoria. Giocatori più incisivi della squadra di Comi gli attaccanti Della Morte e Comi con tante reti messe a referto, senza dimenticare gli ex di turno, Calvano e Iotti, pedine di centrocampo che, ai tempi alabardati, erano quotate per la determinazione agonistica.
Dopo il successo sul Novara, conquistato con merito dalla squadra di Pavanel, rimesso su un piano più accettabile l’atteggiamento della società, rimesso in movimento anche il calcio-mercato con due nuovi arrivi, adesso deve arrivare il momento della continuità. Inutile fare tanti giri di parole: la squadra deve dimostrare di essere finalmente squadra, di poter scendere in campo per conquistarsi i tre punti e di non sciogliersi alle prime difficoltà. Deve interrompere la lunga serie negativa lontano dal “Rocco” perché la rincorsa alla salvezza passa solo dal mettere ogni settimana tre punti in classifica, almeno fin quando non ci saranno tre, quattro squadre da guardare dalla posizione più alta.
Farlo è ovviamente ben più difficile che dirlo, ma l’impresa va tentata anche con un pizzico di spregiudicatezza: le prestazioni ultime della formazione di Pavanel, se non guardiamo sempre i risultati, non sono state malvagie a cominciare dalla beffa con il Pordenone. Se la squadra riuscirà a mantenere la convinzione e l’autostima che mancavano, la scalata si può ancora fare.
Dal calcio-mercato sono arrivati un centrocampista giovane, Celeghin, ed un attaccante, Tavernelli, appena visto con la maglia del Novara: entrambi subito convocati, con il primo che potrebbe addirittura debuttare fin dal primo minuto a Vercelli.
L’esame delle convocazioni di Pavanel ci dice che sono ancora molti gli indisponibili: Galliani, Lombardi, Pellacani, Sottini che, ipotizziamo, possano essere nel gruppo in procinto di lasciare Trieste, come hanno già fatto Rocchi e Petrelli; Lollo, Iacovoni e Pezzella sono ancora alle prese con i loro infortuni, mentre è scomparso Millymaki.
Più interessante capire chi c’è per andare a comporre la formazione che scenderà in campo al “Silvio Piola”: Pisseri, al momento, sembra raccogliere più favore di Mastrantonio tra i pali; la linea difensiva con Ghislandi, Ciofani, Malomo e Rocchetti dovrebbe venir riproposta, con alternative dalla panchina di Di Gennaro, Sabbione e Sarzi Puttini che, detto per inciso, sembrano richiesti da più di qualche squadra della categoria.
Pochi dubbi anche a centrocampo: Gori e Germano ci saranno sicuramente mentre potrebbe debuttare Celeghin, in alternativa a Paganini meno brillante del solito contro il Novara; Crimi, Furlan, Lovisa rappresentano i possibili cambi a partita iniziata. Minesso dovrebbe aver trovato il suo ruolo dietro le punte che, con tutta probabilità, saranno ancora Adorante e Felici con Ganz ed il nuovo tavernelli pronti eventualmente a rilevarli.
Si gioca alle 14.30, arbitrerà Grasso di Ariano Irpino: un paio d’ore più tardi, sapremo se il nuovo corso alabardato sia davvero iniziato.
SERIE C
IL PROGRAMMA (21/1; 14.30)
PORDENONE-SANGIULIANO CITY
PRO PATRIA-PADOVA
PRO SESTO-LECCO
PRO VERCELLI-TRIESTINA
PERGOLETTESE-FERALPISALO’ (17.30)
PIACENZA-ARZIGNANO (17.30)
TRENTO-MANTOVA (17.30)
VEIRTUS VERONA-NOVARA (17.30)
JUVENTUS N.G.-RENATE (22/1; 14.30)
VICENZA-ALBINOLEFFE (22/1; 14.30)
LA CLASSIFICA
PORDENONE PUNTI 40;
FERALPISALO’ 39;
VICENZA, LECCO 38;
RENATE 37;
PRO SESTO 36;
PRO PATRIA 33;
NOVARA 31;
ALBINOLEFFE, ARZIGNANO 30;
PADOVA 29;
PRO VERCELLI, JUVENTUS N.G., MANTOVA 27;
PERGOLETTESE 25;
SANGIULIANO CITY, VIRTUS VERONA 24;
TRENTO 23;
PIACENZA 22;
TRIESTINA 18.
IL PROSSIMO TURNO (29/1; 14.30)
JUVENTUS N.G.-VICENZA
ALBINOLEFFE-PIACENZA
ARZIGNANO-PERGOLETTESE
FERALPISALO’-VIRTUS VERONA
MANTOVA-LECCO
NOVARA-PRO VERCELLI
PADOVA-PORDENONE
RENATE-PRO PATRIA
SANGIULIANO CITY-PRO SESTO
TRIESTINA-TRENTO