Le jeux sont fait. Fine dei dubbi, dei sussurri, delle mezze verità. La Triestina Victory, creatura della gestione Milanese nata pochi anni fa ed in un primo momento attiva solo nel calcio giovanile (per poi tentare la scalata anche fra i dilettanti), è stata abbandonata al suo destino dalla nuova proprietà rossoalabardata, super attiva in questi giorni nell’allestimento della prima squadra in Serie C e nel precipitoso recupero di credibilità e spirito di collaborazione con le principali realtà calcistiche del territorio.
Il sodalizio presieduto da Romina Milanese, che porta il nome dello stato australiano di residenza del defunto presidente della Triestina, nonché cugino dei fratelli Milanese, privato così del sostegno organizzativo e logistico della “sorella maggiore”, è stato giocoforza costretto a ricercare una soluzione alternativa soprattutto per non disperdere il patrimonio costituito da decine di giovani atleti attivi in quasi tutte le categorie del calcio giovanile. La soluzione, covata da qualche settimana ma venuta alla luce solamente in questi giorni, è stata trovata nella fusione in un’altra fra le realtà calcistiche nate negli ultimi anni in terra giuliana, la Trieste Academy: il club di Borgo San Sergio, nato nel 2017 come costola del Trieste Calcio e dedicato in particolar modo alla formazione dei calciatori più giovani, sotto la guida del presidente Alex De Bosichi è cresciuto in modo esponenziale negli anni, sia a livello organizzativo, che sotto quello dei numeri (nell’ultima stagione contava su più di 300 tesserati) e quello dei risultati, con la conquista di tutte le categorie regionali. Un primo passo aggregativo era stato compiuto nell’estate di un anno fa con la firma dell’accordo di collaborazione con la Roianese, che dopo i primi mesi di studio ha portato economie di scala, nuovi spazi per allenarsi, nuove squadre ed una ulteriore crescita dal punto di vista tecnico dei formatori. Anche la Trieste Academy, come la Victory, ha nel frattempo lanciato la sua Prima Squadra, che vincendo i playoff di Seconda Categoria nell’ultima stagione si era posta in pole position per ambire ad un posto in Prima nel caso di rinunce o mancate iscrizioni al piano di sopra.
Ora arriva un ulteriore passo, che porta la Trieste Academy ad assorbire l’attività della Victory. Probabilmente la denominazione del nuovo sodalizio sarà Trieste Victory Academy, ma si sa, il nome ufficiale soccombe spesso ai nickname: scopriremo presto come sarà informalmente chiamata la nuova Academy. Inoltre, casualmente, entrambi i sodalizi portano gli stessi colori sociali, per cui il passaggio almeno sotto questo aspetto non sarà affatto traumatico. Al di là dei nomi, dei colori e dei simboli, è l’aspetto sportivo a costituire il piatto più ricco dell’operazione. Se la fusione verrà autorizzata dalla FIGC romana, che attualmente sta analizzando il corposo corredo di documentazione presentata a supporto, a Borgo San Sergio fra atleti dell’Academy, quelli della Roianese, le numerosissime ragazze delle nuove categorie femminili e quelli della defunta Victory graviteranno più di 500 atleti, compresi quelli della Prima Squadra, che a questo punto, a fusione completata, disputeranno il campionato di Prima Categoria. E proprio a livello di Prima Squadra, sembra proprio che la famiglia de Bosichi non voglia lasciare nulla di intentato per provare già da subito l’assalto alla Promozione: già prima della notizia della fusione era cosa nota che gran parte della rosa che nell’ultima stagione era tesserata con il Trieste Calcio aveva accettato la sfida e si era impegnata con l’Academy due categorie più sotto, unendosi a numerosi giovani promettenti che avevano portato la squadra di Seconda Categoria a vincere lo spareggio con il Muggia 2020 grazie ad un bruciante rush finale di stagione.
Da Borgo San Sergio fanno sapere che ogni particolare del nuovo assetto a livello sportivo sarà svelato solo dopo l’ottenimento ufficiale dell’autorizzazione federale, che farà del polo sportivo di Borgo San Sergio uno dei punti di riferimento del calcio giovanile a livello regionale. Le idee, in ogni caso, sembrano già sufficientemente chiare. Idee che, invece, ancora non hanno portato una decisione definitiva sul futuro del sessantenne Trieste Calcio, club da cui l’Academy nasce, e che apparentemente pare avere il destino segnato, con il disarmo della rosa e l’assenza di ricambi interni vista l’assenza del background giovanile. La sensazione è che anche in questo senso una decisione sarà presa a stretto giro, anche perché le deadlines legate alle iscrizioni ai campionati del calcio dilettanti si stanno inesorabilmente avvicinando.