(Photo Credit: sito ufficiale LBA)
Alla fine, con un lavoro discreto e senza proclami, i buoni uffici del GM della Pallacanestro Trieste portano i frutti voluti: a meno di dieci giorni dal raduno arriva, del tutto inaspettata (sebbene il nome del giocatore sia rimbalzato senza troppa convinzione come possibile obiettivo di Trieste all’inizio del mercato) la firma di un autentico top player, uno che la NBA l’ha giocata da attore protagonista, con esperienza anche in Eurolega sponda milanese. Ed oltretutto arriva per ricoprire uno spot in campo che da più parti era stato individuato come un possibile cono d’ombra, una piccola lacuna in un roster già di per sé più che competitivo. Ora il reparto degli esterni biancorosso è indubbiamente fra i più attrezzati e potenzialmente spettacolari nella serie A italiana, se i piccoli riusciranno ad innescare adeguatamente i due lunghi, “scommesse” per modo di dire, il pubblico triestino si appresta a vivere una stagione ad elevatissimo tasso adrenalinico. I buoni propositi iniziali dichiarati da Michael Arcieri ad inizio luglio, quando sembrava che Trieste fosse intenzionata a partire con un 5+5 passibile di eventuale upgrade in corso d’opera, tramontano dunque già prima del kickoff della pre season. La Pallacanestro Trieste passa ufficialmente ad un 6+6 che assomiglia da vicino ad un 7+3, considerato che Jeffrey Brooks è formalmente italiano per matrimonio ma è in tutto e per tutto un giocatore americano.
Guardia di 198 cm, 31 anni, nato a Lansing nel Michigan (città natale di un certo Ervin “Magic” Johnson), dopo l’esperienza ad altissimo livello con gli Spartans di Michigan State University -dove conclude il suo anno da senior con 19,2 punti, 7,8 assist e 7,5 rimbalzi a partita, tirando con il 45% da 3 ed ottenendo la nomina di nomina di National Player of the Year dell’Associated Press- il suo passaggio ai professionisti è una pura formalità. Infatti, nel draft NBA del 2016 Valentine viene scelto al primo giro, al numero 14, dai Chicago Bull, squadra dove rimarrà fino al 2021 con qualche puntata nella consociata di G-League Windy City Cavaliers. Successivamente rientra in trade che lo portano prima ai Cleveland Cavaliers, poi agli Utah Jazz, collezionando ben 260 presenze nel massimo campionato USA. Nell’ultima stagione varca per la prima volta l’oceano, disputando 28 partite con i Sidney Kings viaggiando a 12,2 punti e 5,3 rimbalzi a partita, per poi finire la stagione con una non memorabile esperienza a Milano alla corte di Ettore Messina.
Entusiastiche le parole di benvenuto da parte di Michael Arcieri: “Siamo entusiasti di annunciare che Denzel è ora ufficialmente parte della famiglia della Pallacanestro Trieste. Il curriculum cestistico di Denzel parla da sé: è un grande agonista e un vincente. La sua straordinaria capacità di giocare sia con la palla in mano, creando opportunità per sé e per i compagni, sia senza palla, dimostrandosi un realizzatore affidabile e una minaccia costante nel tiro da tre punti, lo rende perfetto per la nostra squadra e il nostro stile di gioco. Siamo entusiasti di vedere Denzel indossare il biancorosso e diamo il più caloroso benvenuto a lui e alla sua famiglia nella nostra Trieste.”
Un colpo che deve ora accendere in modo decisivo l’entusiasmo di chi è ancora indeciso sulla sottoscrizione dell’abbonamento. La squadra allestita per la prossima stagione è di gran lunga la più competitiva e promettente dal ritorno in Serie A nell’estate 2018, i poco più di 2000 abbonamenti sottoscritti finora sono una buona tappa intermedia ma le ambizioni del club meritano almeno il doppio di tessere staccate. Passato il caldo torrido, completate le ferie, goduti i festeggiamenti della settimana di Ferragosto, sarà poi il momento di mettersi pazientemente in fila al Palatrieste.