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Gorgonzola indigesto

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Dopo la boccata d’ossigeno con la Pro Patria, la Triestina ripiomba a terra e lo fa, com’era successo con l’Albinoleffe, fragorosamente. Solito, probabilmente irreparabile, difetto di costruzione, la mancanza di giocatori d’area con cattiveria e fiuto che vanifica anchel’apprezzabile lavoro della squadra per arrivare alle soglie dell’area avversaria. Poi, se non ci sono movimenti e uomini adatti, a che serve tutto il resto.
Non bastasse la carenza di base, se prendi gol, a difesa schierata, dopo due minuti di gioco, allora c’è ben poco da dire.
La Giana Erminio, in pratica, fa il compitino: in vantaggio attende, lascia giocare la Triestina che tanto non punge, ci prova proprio se capita, e alla seconda conclusione trova anche il raddoppio. Situazione vista con l’Albinoleffe, una Triestina che continua a giocare ma non arriva mai più avanti della trequarti, come una ruota che continua a rotolare per l’abbrivio ma che pian piano si spegne inevitabilmente. E, a rendere ancor più amaro il sabato, anche la terza rete che i padroni di casa trovano, quasi senza cercarla.
Brutta situazione, perchè sembra esaurita quella forza d’animo e di intenti che aveva risollevato le sorti alabardate: ovvio che quattro punti di penalizzazione continuino a frullare nelle menti dei giocatori che, pur non mollando, non sono più brillanti e decisi. Tempi duri, insomma: l’happy end sembra oggi più lontano del solito.

Omar Correia

Piove a Gorgonzola e le condizioni atmosferiche ricordano quelle della partita con l’Albinoleffe, sicuramente non un buon presagio: più di qualche novità nella formazione alabardata con Voca che va in mediana, Cortinovis che prende il posto di D’Urso e con Strizzolo che, in avanti, fa coppia con Udoh. Alabardati in completo rosso con Roos che veste la divisa completamewnte gialla mentre sull’altro fronte i padroni di casa sono in completo bianco con inserti azzurri ed il portiere si veste completamente di verde.
Comincia male la trasferta lombarda: i padroni di casa battono una punizione sulla trequarti, pallone lungo verso il settore destro dove Previtali riesce a controllare e mettere verso il centro dove Colombara si inserisce di testa tra Silvestri e Jonnson per il vantaggio casalingo. Mazzata sugli alabardati che, tuttavia, ripartono immediatamente e vanno subito vicinissimi al pareggio nella prima azione disponibile quando, su pallone di Strizzolo da l fondo, c’è la finta di Fiordilino e la battuta decisa di Voca che trova però Mangiapoco in grado di respingere. Gli alabardati insistono e, attorno al decimo minuto, Fiordilino pesca in area Cortinovis che in diagonale calcia dal basso in alto: il portiere di casa sarebbe battuto, ma la traiettoria è leggermente troppo alta.
Mentre la Triestina continua a cercare con insistenza la metà campo e l’area avversaria, la squadra di Chiappella si limita a respingere le insidie e, a lungo, non cerca nemmeno le ripartenze. Poi, in un azione più convinta, la palla arriva sulla sinistra a De Maria che, da oltre una ventina di metri, s’inventa una conclusione che accarezza il palo alla destra di Roos e si infila: estremo difensore alabardato decisamente complice nella circostanza per il pur minimo ritardo con cui interviene.
La seconda mazzata si fa sentire perchè ci vuole una buona decina di minuti, in cui la Giana controlla agilmente la situazione, per rivedere gli alabardati rimettersi in movimento verso l’area avversaria: primo a scuotersi Correia che, in proiezione offensiva, calcia dal limite: le qualità del giocatore sono tante ma non la cattiveria e la potenza del tiro verso la porta di Mangiapoco. Subito dopo il capitano mette un ottimo pallone all’interno dell’area per Cortinovis: pronto il controllo ed il tiro in caduta ma la palla esce di pochissimo sulla destra di Mangiapoco in uscita.
La Triestina continua ad avanzare con decisione ma non riesce mai a trovare le imbucate giuste per Strizzolo e Udoh che si muovono parecchio, ma forse non riescono mai ad aiutare i centrocampisti nel dettare le traiettorie più utili. Sugli sviluppi di un calcio dalla bandierina di Jonnson, il pallone s’infossa al limite dell’area piccola dove Strizzolo arriva prima degli altri ma alza troppo la mira.
Finisce la prima frazione di gioco e, dal quarto d’ora in spogliatoio, dovrà uscire, se vuole riaprire la partita, una Triestina che dovrà trovare la maniera di entrare in area e concludere.

Idriz Voca

Piove di meno al rientro ma il terreno si è fatto più pesante e scivoloso: se ne accorge subito Udoh che, lanciato due volte verso l’area, nonbriesce a fare grip sul terreno e perde le occasioni che potevano creare buone situazioni. La Giana controlla e, quando può, cerca la ripartenza: Lamesta si libera e, dalla distanza, prova la conclusione che finisce altissima. Subito dopo tocca a Tirelli trovare, sulla sinistra, spazio per la percussione, conclusa con un diagonale che impegna a terra Ross nella respinta, anche abbastanza difficile.
Poco prima dell’ora di giioco, tre cambi di Tesser che manda in campo D’Urso, Ionita e Vertainen per Cortinovis, Fiordilino e Udoh. Non cambia granchè perchè gli alabardati continuano ad avere una formale pressione sui padroni di casa ma, in pratica, non arrivano mai ad entrare in area di rigore avversaria o, per lo meno, a provare qualche conclusione dalla distanza. La Giana si limita a controllare la situazione, saltuariamente riparte per far passare più che altro il tempo, quasi rassicurata dal fatto che gli alabardati sono proprio spuntati. Tanto per gradire, i padroni di casa trovano anche la terza rete: pallone al limite servito a Ballabio che, con eleganza, prende la mira e batte, rasentando il palo di destra di Roos che, qualche minuto più tardi, evita la batosta,, fermando l’avanzata di Avinci.
Non resta che aspettare il triplice fischio con una Triestina sempre più abbacchiata ed una Giana che si sente più pronta ad affrontare la prima delle due finali con il Rimini per la conquista della Coppa Italia.