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Gli olandesini

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TRIESTINA-PRO VERCELLI 2-0
MARCATORI: pt 14′ Redan; st 48′ El Azrak.
TRIESTINA: Matosevic, Pavlev, Malomo, Moretti, Anzolin (st 23′ Ciofani), Germano (st 1′ Pierobon), Correia, Vallocchia (st 45′ El Azrak), D’Urso (st 45’Celeghin), Lescano, Redan (st 25′ Finotto). All. Tesser.
PRO VERCELLI: Sassi, Iezzi (st 19′ Spavone), Parodi, Camigliano, Rodio (st 23′ Sarzi Puttini), Iotti, Emmanuello (st 1′ Petrella), Santoro, Condello (st 1’Haoudi), Nepi (st 30′ Comi), Maggio. All. Dossena.
ARBITRO: Rinaldi di Bassano del Grappa.
NOTE. Ammonito Matosevic.

Una Triestina dai due volti esce con la seconda vittoria dal suo esilio a Fontanafredda: la squadra di Tesser annichilisce con un primo tempo debordante la formazione ospite ma non riesce a chiudere la gara per la solita carenza offensiva al momento di concludere le tante occasioni create, Succede allora che, rientrata in campo si addormenti letteralmente, anche se non va sottovalutata la reazione nervosa della Pro Vercelli che, dopo non esserci letteralmente stata nella prima parte di gara, cerca di recuperare con gli interessi quanto non fatto. Si sbatte parecchio la squadra di Dossena ma la Triestina non perde un colpo in difesa e, nel finale di gara, si prende almeno altre tre occasioni per mettere al sicuro il risultato, cosa che riesce a fare, comunque, nel recupero finale.

Momentaneamente è questa la Triestina che deve, probabilmente, fare anche i conti con una preparazione che, per il roster completo, è ancora da ultimare in quanto a tenuta.
Se la squadra di Tesser dovesse essere continuativamente quella del primo tempo, diventerebbe una protagonista assoluta del campionato: c’è quindi ancora da lavorarci per raggiungere quella che è la necessaria dote delle migliori, cioè la continuità. Ma intanto sono arrivati altri tre punti e ci sono due nomi nuovi nel tabellino dei marcatori, il tanto atteso Redan cui si è aggiunto l’altrettanto talentuoso El Azrak. per entrambi primo gol italiano e la convinzione che nell’arco del torneo, se continueranno ad impegnarsi per capirlo e interpretarlo più giustamente, la loro parte se la ritaglieranno sicuramente.
Tesser si può rallegrare della crescita di Pavlev, della consistenza di Vallocchia, della precisione di D’Urso ancora in crescita e della solidità del duo centrale con capitan Malomo puntualissimo e il giovane Moretti essenziale.

Tutto praticamente come previsto per quanto riguarda la formazione alabardata che, con Struna prudenzialmente in panchina, lancia al fianco di capitan Malomo il giovane Moretti. per il resto, conferma per la formazione che ha conquistato i tre punti domenica scorsa con il ritorno in panchina di Pierobon che ha scontato la giornata di squalifica mentre sono assenti Adorante, che sconta l’ultima penalità e l’infortunato Minesso. Torna nella pattuglia in panchina anche Kozlowski.

Triestina con la divisa classica, maglia rossa, calzoncini bianchi e calzettoni rossi con Matosevic in un completo giallo con bvordature rosse. Gli ospiti piemontesi vestono la maglia bianca, calzoncini neri e calzettoni bianchi. Nella formazione ospite tantissimi ex: da Ilario Iotti in campo dal primo minuto, ad Alex Valentini, Sarzi Puttini e Petrella, tutti seduti in panchina ma in maglia alabardata c’è Umberto Germano, più di duecento presenze in maglia piemontese, oltre a Rizzo che è in panchina.

Inizio partita con gli ospiti che accennano un primo attacco che frutta un calcio d’angolo: Maggio è molto attivo ma la retroguardia alabardata non si fa problemi a liberare. Poi due azioni consecutive di Redan che si libera del controllore Camigliano ma non trova la maniera di innescare un compagno. La formazione di Tesser guadagna vistosamente metri: Correia è dominante nella zona del cerchio di centro campo con aperture precise sulle fasce dove si muovono bene Pavlev e Germano. Poco prima del quarto d’ora la partita si sblocca. La Triestina recupera a centrocampo, lescano si butta verso la fascia e va a crossare teso al centro: Redan è un furetto velocissimo nel bruciare sul tempo il suo controllore e toccare qual tanto che basta per saltare l’intervento del portiere e portare in vantaggio la formazione di Tesser con il suo primo gol italiano.

Di passaggio, un apertura di D’Urso che taglia il campo con precisione millimetrica e un paio di numeri di Correia in versione attaccante, prima di un lancio illuminante per Lescano che si libera in area ma parte un pelo in fuorigioco. C’è solo una squadra in campo quando si gioca attorno alla metà del tempo. La Triestina sembra poter fare il bello e cattivo tempo con D’Urso e Correia che scambiano e che cercano di innescare Lescano, ma manca il pizzico di precisione in più per tagliar fuori tutti gli avversari.
Superata la mezz’ora, altra occasione per gli alabardati. Vallocchia subisce fallo sulla trequarti, batte la punizione tesa in area per il semituffo di Malomo che impegna a terra il portiere Sassi che, quualche minuto dopo, diventa protagonista assoluto quando compie un vero miracolo su Lescano, servito da Correia sul netto a centro area con un pallonetto da urlo.
Poi un recupero con ripartenza di Pavlev. la veloce avanzata lo scambio con Redan e il lancio per Germano che entra in area ma conclude troppo debolmente.

L’ ultima emozione la regala Correia farma un avversario a centrocampo, avanza deciso e cerca il palo lontano a sinistra di Sassi. Palla tesa, appena troppo esterna che finisce sul fondo, contemporaneamente al fischio di Rinaldi che manda tutti al riposo.
Triestina davvero sontuosa: decide come giocare, costringe gli ospiti a non capir cosa fare, dispone a piacimento di spazi e corridoi con un Vallocchia essenziale, un Correia che innesca ripartenze D’Urso che sembra divertirsi a cercare assit. Unico rammarico, ancora, la concretezza in area di rigore. Lescano la cerca, Sassi gliela impedisce. Ma bisogna trovarla perchè la superiorità territoriale e d’inventiva purtroppo non basta.

Al ritorno in campo Dossena cerca di dare la scossa i suoi mandando in campo Haoudi e Petrella per Emanuello e Condello mentre un cambio lo fa anche Tesser che lascia in spogliatoio Germano, probabilmente toccato duro nella prima parte di gara, che viene rilevato da Pierobon.
Gli ospiti partono decisamente meglio e costringono gli alabardati a rintanarsi nella propria metà campo per arginare i tentativi che hanno soprattutto in Maggio un buon interprete.

Un tiro da lontanissimo di Haoudi, poi un’iniziativa di Petrella fermata in corner e ancora un siluro di Maggio che Matosevic deve alzare oltre la traversa mandano in affanno gli alabardati che sembrano una brutta e sfocata copia della squadra del primo tempo. Dopo dieci minuti di dominio piemontese, Pierobon ferma lo sgusciante Maggio fuori dall’area: la punizione di Santoro, però, non crea problemi. Un guizzo di Redan che non riesce a coordinarsi per la conclusione interrompe un po’ l’assedio dei bianchi ma la squadra di tesser fa fatica a giocare. Uno spunto di Vallocchia per il lancio su Redan che, fatti due passi, prova a battere dalla distanza ma Sassi e ben piazzata vicino al palo.

Redan, molto attivo, ci prova ancora da dentro l’area ma ancora debolmente.

Non sono minuti tranquilli per la squadra di Tesser che si è schiacciata davanti alla propria area e fa fatica a ripartire anche se, bisogna dire, quando si stende in avanti riesce a trovare buone combinazioni arrivando, quasi facilmente, nell’area avversaria ma mai pericolosamente come dovrebbe.

Il gioco cerca di farlo la Pro Vercelli facendo girare la palla ma gli alabardati sono sempre puntuali a chiudere ogni varco: poco prima che inizi il recupero, una vigorosa ripartenza di Pierobon che apre bene per Lescano: controllo e tiro ma Sassi riesce a stendersi bene vicino al palo.
A metà del recupero, sbaglio clamoroso della Pro Vercelli che regala palla agli alabardati al limite dell’area: Finotto la mette per l’appena entrato El Azrak che mira il palo lontano e, anche lui, va a segno con il suo primo gol italiano.
Non resta che festeggiare.