Al termine del successo alabardato al “Moccagatta” di Alessandria, sono intervenuti in sala stampa Attilio Tesser, Omar Correia e Daishawn Redan. Ecco le loro dichiarazioni raccolte da Emilio Ripari, addetto stampa della società alabardata.
“Parto con un pensiero per Matteo Ciofani – dice l’allenatore Attilio Tesser – lo staff medico mi ha informato che ha avuto un attacco di tachicardia, ora è in ospedale per accertamenti, speriamo non sia nulla e di riaverlo al più presto con noi. Era entrato molto bene con il Fiorenzuola mettendo l’assist a Lescano, oggi era partito altrettanto bene con un altro passaggio per mandare in rete Redan. Un ragazzo che conosco bene, un professionista serio e sempre pronto a mettersi a disposizione.
Nel complesso abbiamo fatto una buona partita su un campo non semplice e contro una squadra che veniva da quattro risultati utili consecutivi, ottenuti in modo convincente. L’abbiamo interpretata bene, concedendo molto poco e creando diverse situazioni pericolose, ecco forse avremmo potuto sfruttarle meglio per chiudere prima la partita. Per me ultima o prima in classifica non fa differenza, si possono fare e perdere punti contro tutti, se quel giorno sei sotto ritmo poi fai fatica. Devi esserci, mentalmente e fisicamente, perché se si abbassa la concentrazione si rischia contro chiunque.
Redan ha spunto in velocità e capacità tecniche, col passare delle settimane sta crescendo anche dal punto di vista del contributo in fase di non possesso. Anche El Azrak ha fatto un’ottima partita, sono ragazzi che arrivano da un altro modo di giocare e pensare il calcio ma hanno qualità, il gruppo in questo senso è unito e li sta aiutando a metterle sul campo. Lescano fa reparto, ha qualità importanti, lavora per la squadra e sa mandare in porta i compagni, è un giocatore importante e sa dare il proprio contributo.
Sicuramente si può crescere sotto tutti i punti di vista, poi può capitare di giocare a volte bene altre volte meno. Conta come si interpreta la partita, la concentrazione, la determinazione, lo spirito di squadra, il fatto di dire oggi ci siamo. Il concetto di miglioramento ci deve essere sempre, ma sono sicuramente soddisfatto dal livello di maturità che stiamo raggiungendo. Oggi non c’era D’Urso, gioca Rayan e lo fa bene, tutti sono entrati in questo spirito ed è quello che dobbiamo mantenere. Non abbiamo fatto nulla, ci sono tantissime partite davanti, l’importante è vedere l’applicazione che questi ragazzi vogliono mettere in campo per fare bene. Piedi per terra e massima umiltà, perché se non c’è la giusta fame poi si fa poco”.
“Iniziamo e finiamo la partita insieme – commenta il centrale Correia – attacchiamo e difendiamo insieme, questo è molto importante, siamo una squadra. Ci alleniamo forte e in partita si vede, in campo abbiamo un obiettivo e lavoriamo per raggiungerlo tutti insieme. Sul terzo gol ho visto Redan tutto solo, quindi non ho pensato a niente se non a dargli il pallone in profondità prima possibile per lanciarlo verso la porta.
Possiamo fare grandi cose perché siamo una squadra forte, tutti sono importanti e grazie alle indicazioni del mister chiunque entri sa cosa fare per dare il proprio contributo alla causa come se giocasse sempre. A Trieste mi sto trovando benissimo, tutti sono stati gentili con me sin dai primi giorni dal mio arrivo, felici di avermi e di grande aiuto nel rendere più facile il mio inserimento in gruppo. C’è una bella atmosfera e credo lo si veda sia in campo sia nell’incitamento costante dei nostri tifosi”
“Siamo partiti aggressivi, di squadra, abbiamo sbloccato presto la partita – racconta Redan – e questo ha reso più facili le cose, è stata una grande gara. L’ho detto anche dopo Legnago, stiamo crescendo costantemente, settimana dopo settimana e le vittorie aiutano ad aumentare la fiducia. Abbiamo un centrocampo forte ma anche una difesa che sta lavorando molto bene, tutti si aiutano e si vede.
Sto crescendo anche in fase difensiva? Credo di si ma è tutta la squadra che sta migliorando partita dopo partita. Il pallone di stasera? Lo porto a casa, non ho ancora in mente un posto dove metterlo ma intanto lo porto con me, è la prima volta che mi succede”.
Credit by Emilio Ripari – Ufficio Stampa Triestina Calcio 1918