Tutto come previsto: Frank Gaines è stato accontentato, e dopo aver trovato un accordo sulla rescissione consensuale del contratto ha posto fine alla sua avventura triestina. Un feeling mai scoccato veramente fra il giocatore e la squadra, i compagni, il coach e l’ambiente in generale, dal quale è apparso fin da subito piuttosto avulso. Il rendimento ondivago e la precisione perfettibile al tiro, unitamente ad una dedizione difensiva spesso approssimativa in un ruolo tutto sommato già coperto rendono questa defezione non particolarmente indigesta, anche considerando il fatto che dona al club la possibilità di coprirsi nello spot di ala senza doversi svenare passando al 6+6.
Questo il comunicato odierno della società, con le dichiarazioni del presidente Richard De Meo:
Pallacanestro Trieste e Frank Gaines hanno rescisso consensualmente il contratto. Da stamani il giocatore non fa più parte del gruppo squadra.
“Auguriamo a Frank il meglio per i suoi futuri impegni sportivi e lo ringraziamo per essere stato parte del nostro team – ha dichiarato il presidente della Pallacanestro Trieste, Richard de Meo – siamo al lavoro insieme al GM, al coach e a tutto lo staff tecnico per trovare la miglior soluzione. La dinamica che ci ha portati alla rescissione del contratto con Gaines non è sicuramente delle migliori ma fa parte del gioco, e non è slegata dal processo di sviluppo ed evoluzione che la squadra sta avendo, allineandosi a nuovi equilibri e obiettivi”.
Il nome che rimbalza da più parti per sostituire Gaines è quello di Jamarr Sanders, probabilmente in uscita da Verona. Sanders, che non sta trovando spazio nelle rotazioni scaligere soprattutto per le sue caratteristiche tecniche più che per le sue qualità, gradirebbe una destinazione che l’ha già visto protagonista nella stagione 2018/2019. Resta da capire se risponda esattamente all’identitikit del giocatore che ora serve a Marco Legovich, che si trova senza un’ala con abilità nel tiro da fuori: Sanders è dotato di un discreto tiro da tre, sebbene non possa certo essere considerato uno specialista, ed inoltre paga in termini di chili e centimetri rispetto a molti avversari nello stesso ruolo. D’altro canto sa fare un po’ tutto (ai tempi di Trieste veniva denominato “coltellino svizzero di Dalmasson”), è estremamente intelligente ed adattabile e soprattutto ha un’esperienza europea infinita. La sua liberazione da parte della Tezenis dipende in gran parte dal possibile arrivo in riva all’Adige di Damyean Dotson, ala classe 1994 di 196 cm in uscita dalla squadra turca di Gaziantep (tra l’altro, la stessa squadra in cui militò proprio Sanders l’anno dopo Trieste). Su Dotson, però potrebbe esserci anche Trieste, con qualche cartuccia in più da sparare. Le novità non dovrebbero tardare molto.